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Palazzo
di Marmo
Il Palazzo
di Marmo (Marmorpalais) è un
palazzo situato a Potsdam nel
Giardino Nuovo, sulle rive
dell'Heiliger See ("Lago
santo"). Il palazzo fu
commissionato da Federico
Guglielmo II di Prussia e
realizzato in stile neoclassico dagli
architetti Carl von Gontard e
(dal 1789) Carl Gotthard
Langhans.
Fa
parte del complesso dei palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino iscritti
nella lista dei patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO nel
1990. È posto sotto tutela
monumentale (Denkmalschutz).
- Schloss
Cecilienhof
Lo Schloss
Cecilienhof è un palazzo che
si trova a Potsdam, famoso
per aver ospitato i lavori della conferenza
di Potsdam nel 1945. Esso è posto
sotto tutela monumentale
(Denkmalschutz).
Il
palazzo venne costruito tra il
1914 ed il 1917 su ordine del kaiser Guglielmo
II di Germania per l'erede al
trono Guglielmo e la sua
sposa Cecilia di
Meclemburgo-Schwerin, dalla quale
prende il nome. È stata l'ultima
residenza degli Hohenzollern ad
essere costruita. Il progetto
venne affidato a Paul
Schultze-Naumburg, che s'ispirò
ad una residenza di campagna
inglese. L'ampio edificio ha una
forma asimmetrica, con travi di
legno a spina di pesce sui muri.
Gli ingressi che conducono al
cortile interno sono decorati con
motivi barocchi.
Delle
176 stanze complessive del
palazzo, la zona di rappresentanza
si trova al pianoterra al centro
del fabbricato. Qui vi sono camere
da letto, vestiboli e bagni
privati. Un'eleganza semplice con
l'utilizzo di materiali pregiati
contraddistingue gli interni e
rispecchia la cultura abitativa
dei primi anni del XX secolo.
Quasi tutti gli spazi privati sono
stati progettati dall'architetto Paul
Ludwig Troost, che si era fatto un
nome con l'arredamento delle navi
passeggeri. Particolarmente
originale è un locale, che per
desiderio della principessa della
corona fu impostato ed allestito
come una cabina di nave. Gran
parte del mobilio fu fissato ai
muri.
L'intero
inventario, con l'abbandono da
parte della famiglia del principe
ereditario del palazzo all'inizio
del 1945, fu lasciato ai nuovi
occupanti dell'Armata Rossa, che,
per poter procedere
all'adattamento del palazzo per la conferenza
di Potsdam, lo trasportarono nella
Alte
Meierei sulla riva dello Jungfernsee.
Qui il mobilio originale andò
distrutto da un incendio scoppiato
il 25 luglio 1945.
Attualmente
il palazzo ospita un museo, un
hotel e un ristorante. Nel maggio
2004 ha ospitato la regina Elisabetta
II d'Inghilterra in visita.
Il 30 maggio 2007 ha ospitato
l'incontro dei Ministri degli
Esteri del G8.
Nel
1990 il palazzo è stato
riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio
dell'umanità, incluso nei palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino.

- Castello
di Babelsberg
Il castello di Babelsberg è
uno storico palazzo di Babelsberg presso Potsdam nel Brandeburgo,
residenza estiva del principe e
poi imperatore e re di Prussia Guglielmo
I e di sua moglie Augusta
di Sassonia-Weimar-Eisenach, per
oltre 50 anni. Realizzato tra il
1835 e il 1849 in stile neogotico
inglese sotto la direzione degli
architetti Karl Friedrich
Schinkel, Ludwig Persius e
Heinrich Strack, il castello fa
oggi parte del gruppo di edifici patrimonio
UNESCO che ricadono sotto la
dicitura Palazzi e parchi di
Potsdam e Berlino.
Il
principe Guglielmo di Prussia, il
quale desiderava da tempo di
erigere una sua residenza estiva,
ebbe infine il permesso da suo
padre, il re Federico
Guglielmo III, di procedere coi
lavori nel 1833. L'architetto
Karl Friedrich Schinkel cominciò
a lavorare sul progetto di
Babelsberg l'anno stesso,
presentando al principe gli
schizzi di un castello neogotico,
inizialmente ideato da Ludwig
Persius nel 1831 per la
coppia reale. Questi prevedono un
castello che coniuga le forme
classiche con lo stile gotico
inglese. Da un punto di vista
romantico, il pensiero dominante
all'epoca, i castelli erano visti
come un simbolo dell'unità del
popolo tedesco.
La
principessa Augusta s'interessò
all'arte gotica acquisendone una
buona conoscenza. Le sue idee
sull'aspetto del castello
entravano però continuamente in
conflitto con quelle degli
architetti: Schinkel voleva
infatti un castello massiccio,
mentre la principessa desiderava
una maggiore attenzione per le
decorazioni, soprattutto
all'interno. Un altro problema è
d'ordine finanziario: il re aveva
infatti messo a disposizione dei
fondi limitati più appropriati
alla costruzione di una casa di
campagna che un vero e proprio
castello. Il progetto iniziale non
vide pertanto un'immediata e
completa realizzazione.
Si
cominciò quindi a costruire le
parti più piccole del complesso.
Le finestre vennero assemblate con
elementi neogotici lasciando
penetrare parecchia luce. Un
padiglione annesso di forma
ottagonale venne realizzato per
servire da sala da pranzo per poi
essere convertito a sala da the a
lavori conclusi. Le grandi
finestre a ogiva che arrivano fino
al pavimento e che si alternano in
maniera continua permisero fin da
subito di godere delle magnifiche
viste sul paesaggio. La prima
parte del castello venne quindi
inaugurata nell'ottobre del 1835.
Non
avendo il nuovo re Federico
Guglielmo IV, fratello di Federico
Guglielmo III e succedutogli al
potere nel 1840 degli
eredi, Guglielmo divenne quindi il
successore al trono. Il castello
sembrò quindi troppo piccolo e
poco rappresentativo per il nuovo
ruolo del proprietario. Si
ripresero quindi in mano i piani
originali e i lavori
ricominciarono; tuttavia, nel 1841,
nel pieno dei lavori, Schinkel,
padre del progetto, morì.
Il
successore alla direzione dei
lavori, il già menzionato Ludwig
Persius, tentò di conservare i
progetti di Schinkel, ma dovette
anche far fronte alle ingerenze di
Augusta. Si fece quindi il
collegamento tra la parte già
costruita e la sua espansione
realizzando una grande sala da
ballo alta due piani dalla forma
ottagonale come quella della sala
da tè. Venne quindi prevista
un'ulteriore ala che avrebbe
dovuto ospitare le stanze dei
figli della coppia principesca
nonché una sala da pranzo. Ma
proprio quando si erano conclusi i
lavori delle fondamenta di
quest'ala Persius morì a sua
volta nel 1845.
Johann
Heinrich Strack, più in sintonia
con le visioni della principessa
al contrario dei suoi
predecessori, ne prese quindi il
posto. La facciata venne quindi
ingentilita da piccole torri,
angoli e finestre di diverse
forme. La seconda inaugurazione
ebbe luogo nel 1849.
In
seguito alla morte di Guglielmo I,
sopraggiunta nel 1888, il
castello venne trascurato dai suoi
successori, preferendo questi
ultimi altri castelli quali loro
residenza. Il mobilio andò
perduto durante i saccheggi del 1945.
A partire dal 1953 l'Accademia
di scienze politiche e giuridiche
della RDA sfruttò
alcune stanze del castello; negli
stessi anni venne realizzato un
anfiteatro dietro al castello,
oggi utilizzato dall'università
di Potsdam. Nel 1970 il
castello ospitò un museo sulla
preistoria, quindi, in seguito
alla caduta del comunismo, venne
trasformato nel 1992 in
museo di storia. Nel 2012 è
stato chiuso per dei lavori di
rinnovamento, conclusisi nel 2015.
- Castello
di Glienicke

Il castello
di Glienicke (Schloss
Glienicke) è un edificio di Berlino,
già adibito a residenza di
campagna del principe Carlo di
Prussia.
Sito
sulla riva della Havel nel
quartiere di Wannsee, ai
confini con la città di Potsdam,
prende il nome dal piccolo centro
abitato di Klein Glienicke posto
nelle vicinanze.
Il
complesso, costituente uno dei più
importanti esempi del neoclassicismo berlinese,
è posto sotto tutela monumentale
(Denkmalschutz) ed è parte
del patrimonio dell'umanità
UNESCO denominato
"Palazzi e parchi di Potsdam
e Berlino".
Il
castello di Glienicke, in origine
semplice residenza di campagna di
proprietà del cancelliere Hardenberg,
fu costruito in stile
neoclassico su progetto di Andreas
Ludwig Krüger, mentre il parco
circostante fu disegnato da Peter
Joseph Lenné.
In
seguito, il principe Carlo di
Prussia acquistò la tenuta e
incaricò Karl Friedrich
Schinkel di ristrutturare gli
edifici, rendendoli più
signorili.
I
lavori iniziarono nel 1824 con
la costruzione del Casino, e
proseguirono per molti anni a
seguire con il contributo di Ludwig
Persius e Ferdinand von
Arnim.
Il
complesso, sito sul lato
settentrionale della strada da Berlino a Potsdam (la
Königsstraße) dirimpetto al castello
di caccia di Glienicke, è
costituito dal castello e da una
serie di edifici minori; il parco,
un tempo annesso al castello, è
oggi adibito a giardino pubblico
(Volkspark Glienicke).
Oltre
al castello, ricostruito nel 1826-27 su
progetto di Karl Friedrich
Schinkel, gli edifici più
notevoli sono:
-
il Casino posto sulla
riva della Havel, costruito
in stile neoclassico dal 1824 al 1825,
anch’esso su progetto di
Schinkel;
-
il belvedere detto Große
Neugierde (letteralmente
“grande curiosità”),
costruito all’imbocco del ponte
di Glienicke dal 1835 al 1837,
sempre su progetto di Schinkel, e
ispirato al monumento
coregico di Lisicrate di Atene;
-
il Klosterhof, costruito nel 1850 in stile
neoromanico veneziano-bizantino su
progetto di Ferdinand von
Arnim.
Il
disegno degli edifici e degli
spazi verdi crea diversi assi
prospettici diretti verso altri
monumenti posti nel paesaggio
fluviale della Havel, quali
il castello di Babelsberg, il ponte
di Glienicke, la chiesa di
Sacrow e l’Isola dei
pavoni.
- Pfaueninsel

Pfaueninsel (lett.
"Isola dei pavoni"; 98 ha.) è una piccola isola e riserva
naturale sul fiume Havel, situata nel quartiere berlinese di Wannsee,
quartiere del distretto di Steglitz-Zehlendorf,
nella periferia sud-occidentale della città, a pochi chilometri da Potsdam.
L'isola, chiamata anche "perla sull'Havel", prende il nome dalla colonia di pavoni (Pfauen,
sing. Pfau)
che vive qui dal 1795, quando vi fu trapiantata da Federico
Guglielmo II di Prussia (1744 - 1797).
L'area è quasi interamente occupata da un parco con edifici classici, progettato nel 1795 da Johann
August Eyserbeck ed
ampliato nella prima metà
dell'Ottocento da Peter
Joseph Lenné (1789 - 1866)
e realizzato attorno ad un castello fatto costruire nel 1797 da Federico
Guglielmo II di Prussia.
L'isola
è area naturale protetta dal 1924 e il complesso è inserito - unitamente ai restanti palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino - nella lista del Patrimonio
dell'umanità stilata
dall'UNESCO (dal 1990).
L'isola è raggiungibile dalla terraferma solo tramite un traghetto.
Pfaueninsel
si trova ad est di Kladow e Gatow e ad ovest di Wannsee, nonché a sud di Grunewald.
L'isola ha
una superficie di 98 ettari, è lunga 1,5 km e
larga appena 0,5 km.
In
origine l'isola si
chiamava Kaninchenwerder,
ovvero"isolotto dei conigli",
per via dell'allevamento di conigli tenutovi da Federico
Guglielmo I di Prussia.
35 pavoni furono introdotti nel 1795 da Federico
Guglielmo II di Prussia, che era entrato in possesso dell'isola nel 1793. Per questo motivo, dal 1795, l'isola prese il nome di "Pfaueninsel", ovvero "Isola dei
pavoni".
Tra
il 1821 e il 1824,
il parco fu rimodellato in stile inglese secondo un progetto di Peter
Joseph Lenné.
PUNTI
DI INTERESSE
Castello
- Il castello di Pfaueninsel (Schloss Pfaueninsel) è uno storico edificio di Pfaueninsel, isola berlinese sul fiume Havel, costruito tra il 1794 e il 1797 per volere di re Federico
Guglielmo II di Prussia.
Il
castello si trova lungo la
Nikolskoer Weg.
Nel
1793, Pfaueninsel ("isola dei
pavoni") divenne di proprietà
di re Federico Guglielmo II nel
1793.
L'anno
seguente, il re ordinò la
costruzione di un castello in loco
per la moglie Wilhelmine Encke,
futura contessa di Lichtenau. Il castello doveva servire come richiamo visivo per il Nuovo Giardino.
La
costruzione dell'edificio durò
tre anni.
Agli
inizi del XIX secolo, il castello
fu utilizzato da Federico
Guglielmo III di Prussia e
dalla moglie Luisa come residenza
estiva.
Il
castello è realizzato nel tipico
stile "rovine", molto in
voga nel periodo romantico.
L'edificio,
di color bianco, è costituito da
due torri rotonde, collegate tra
loro da un ponte in ferro battuto.
Le
sale interne del castello sono
abbellite da parquet e
rivestimenti in legno. Nelle sale si possono ammirare oggetti appartenuti alla regina Luisa.
Meierei
- La Meierei,
situata nella parte settentrionale
dell'isola, rappresenta un edificio in rovina.
Jakobsbrunnen
- Nel
parco si trova anche la Jakobsbrunnen ("Fonte
di Giacomo"), una fontana risalente al 1792.
Luisentempel
- Il Luisentempel è
un tempietto costruito sul modello
dei templi greci: eretto nel 1810 nel Castello
di Charlottenburg, fu
trasferito a Pfaueninsel nel 1829.
Palmarium
- Un'altra
delle attrazioni del parco dell'isola è
il Palmarium, una serra in stile orientaleggiante.
Voliera
- La
voliera del parco ospita fagiani, pappagalli, pavoni bianchi, pavoni verdi, galli e altri uccelli.
Lapide
di Johannes Kunckel - Nel
parco si trova anche una lapide dedicata
a Johannes
Kunckel, un alchimista vissuto sull'isola nel XVII secolo.
L'isola è molto frequentata dai berlinesi.
Nel
parco, vige il divieto di
circolare in bicicletta, di fumare, di introdurre cani e di raccogliere piante.
Kavalierhaus
- Il Kavalierhaus presenta
una facciata gotica di una casa di Danzica, aggiunta nel 1826 da Karl
Friedrich Schinkel.

- Castello
di caccia di Glienicke
Il castello
di caccia di Glienicke (Jagdschloss Glienicke) è un antico edificio di Berlino, risalente alla fine del XVII
secolo e più volte trasformato nei secoli.
Sito
in un'area boscosa all'estremo
limite sud-occidentale della città,
nel quartiere di Wannsee, prende il nome dal limitrofo centro abitato di Klein
Glienicke, appartenente alla città confinante di Potsdam.
L'edificio
è posto sotto tutela monumentale
(Denkmalschutz) ed è parte del patrimonio
dell'umanità UNESCO denominato
"Palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino".
Il
primo nucleo del castello venne
costruito nel 1693 su progetto di Charles
Philippe Dieussart per
il principe elettore Federico
III del Brandeburgo.
Nel 1860-61 il
principe Federico
Carlo di Prussia incaricò
l'architetto di corte Ferdinand
von Arnim di ampliare
la costruzione aggiungendovi due
ali laterali in stile
barocco francese. Un
ulteriore ampliamento seguì nel 1889, su progetto di Albert
Geyer che sovralzò il
corpo centrale e aggiunse una torre coronata da una copertura a cipolla.
Nel 1963-64 l'ingresso
principale, posto al centro della
facciata nord-occidentale, venne
ricostruito in forme
funzionaliste su
progetto di Max
Taut.
Il
castello, ornato sul lato
nord-occidentale da un parco, è posto nelle vicinanze di altre importanti dimore nobiliari di campagna:
immediatamente a nord sorge il castello
di Glienicke, mentre a sud,
sulla riva opposta del lago, si
trova il castello
di Babelsberg.

- Chiesa
del Redentore
La chiesa
del Redentore al Porto di Sacrow (Heilandskirche am Port von Sacrow) è un luogo
di culto Evangelico situato sulle rive dello Jungfernsee,
nei pressi del Castello
di Sacrow, a sud di Potsdam.
Nel 1992 fu inclusa nel patrimonio
dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino". Essa è posta sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).
L'edificio,
per la sua particolare ubicazione
sopra un piedistallo che esce
fuori direttamente dall'acqua del lago, inizialmente venne soprannominato la Nave (Das Schiff).
In seguito, il suo nome ufficiale
in latino Ecclesiae Sanctissimi Salvatoris in portu sacro (Chiesa
del Santissimo Salvatore al porto
sacro) venne storpiato e
l'aggettivo sacro mutò
in Sacrow, da za
krowje, ovvero dietro
ai cespugli.
Nel 1822 venne demolita la piccola chiesa in legno, fatiscente fin dal 1813, in cui si riuniva per la preghiera la comunità di Sacrow, suburbio di Potsdam. Nel 1840, il re di Prussia Federico
Guglielmo IV d'Hohenzollern acquistò sulle rive dello Jungfernsee un terreno sul quale
edificare una nuova chiesa
dedicata al Redentore. Il progetto fu affidato all'architetto
di corte Ludwig
Persius, che venne affiancato da uno dei suoi più stretti collaboratori, Ferdinand
von Arnim. La costruzione
cominciò nel 1841 e, tre anni dopo, il 21 luglio 1844, la nuova chiesa venne inaugurata. Nel 1850 dovette essere ricostruito il tetto, danneggiato dalla pioggia.
La
chiesa divenne parrocchiale nel 1859 e sotto la sua giurisdizione entrò a far parte il sobborgo di Bornstedt,
fino ad allora appartenente alla Chiesa
della Pace. Nel 1870, poi, la parrocchia del Redentore venne unita ad altre due, quella
di Neubabelsberg e
quella di Nikolskoë.
Nel 1961, con l'erezione del Muro
di Berlino, che inglobò al suo interno il campanile, la chiesa del Redentore si trovò
nella Germania
Ovest e venne chiusa al culto dopo il Natale dello stesso anno per ragioni di sicurezza e il suo interno devastato.
L'edificio, da allora, cadde in un
progressivo stato di degrado e,
fra il 1984 e il 1985,
il suo esterno venne restaurato su
interessamento di Richard
von Weizsäcker. La chiesa
fu riaperta al culto in occasione
del Natale 1989 e, dopo la caduta
del Muro di Berlino (1990), l'edificio è stato sottoposto ad un necessario restauro conservativo fra
il 1993 e il 1995.
È stata utilizzata, tra il 2005 e il 2009,
per alcune riprese della soap
opera La
strada per la felicità (Wege
zum Glück). Nel 2009 è
stato installato il nuovo organo
a canne.
Dopo
la soppressione della parrocchia di Sacrow nel 1977,
nel 1995 la chiesa del Redentore è stata affidata alla Chiesa
Evangelica Pentecostale di Potsdam.
La
chiesa del Redentore, che sarà
poi modello per la Chiesa
della Pace, si ispira alle
grandi aule palatine di epoca
romana e all'architettura
paleocristiana, rivedute in
forma neoromanica.
L'edificio
sporge sul lago, come fosse una nave ancorata,
con un piedistallo che ne ricalca
la forma. All'esterno, è
circondato da un porticato
sorretto da colonne doriche che
fa sembrare la chiesa a tre navate, mentre ne ha una sola. Il paramento murario è in mattoni color arancione inframmezzati
da strisce di piastrelle in porcellana smaltata blu con decorazioni floreali. La facciata principale, a capanna,
è sormontata da una croce in ferro battuto e presenta, al centro, un rosone circolare di
derivazione romanica.
Il sagrato, delimitato da un basso muretto in mattoni, ha orientamento opposto
rispetto alla chiesa e, lungo i
due lati corti, due anse
semicircolari. In quella di
destra, che è un belvedere sul lago, si trova una croce in marmo
chiaro; in quella di sinistra, invece, vi è il campanile.
Quest'ultimo,
alto più di 20 metri, è
costituito da cinque ordini
sovrapposti inframmezzati da
cornicioni; l'ultimo ordine,
quello più in alto, costituisce
la cella campanaria ed accoglie
una campana del XVII
secolo. Il campanile è stato utilizzato, nel 1897,
da Adolf Slaby e Georg
Graf von Arco per
perfezionare la tecnologia del telegrafo
senza fili, inventato nel 1896 dall'italiano Guglielmo
Marconi.
L'interno
della chiesa, ripristinato durante
i restauri del 1993-1995, è a navata
unica coperta con soffitto
a cassettoni sorretto
da capriate lignee. Lungo le due pareti della navata, alternate alle sette monofore per lato, si trovano le dodici
statue lignee degli Apostoli, realizzate in sostituzione di quelle originali di Jacob
Alberty (1844-1845), andate perdute nel periodo del Muro
di Berlino.
L'abside semicircolare è dominata dal grande affresco ispirato allo stile
bizantino. Questo, opera di Adolph
Eybel che lo dipinse
nel 1845 su progetto di Karl
Begas, raffigura al centro Cristo
in trono fra due angeli.
Ai suoi lati trovano posto i quattro
Evangelisti, con il
seguente ordine: da sinistra a
destra, Luca, Matteo, Giovanni e Marco. In alto, circondata da angeli, vi è
la colomba
dello Spirito Santo.
Il presbiterio, che occupa tutta l'abside e l'ultima parte della navata, è costituito dai due pulpiti, dal fonte
battesimale in marmo e dall'altare in legno. Quest'ultimo, molto semplice, sostituisce l'originario altare ligneo,
distrutto nel 1961.
Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo
a canne, costruito dalla ditta
organaria Orgelwerkstatt
Wegscheider nel 2009 ed inaugurato nel giugno dello stesso anno. Il primo organo della chiesa,
costruito nel 1844 da Gottlieb
Heise ed ampliato nel
1907 da Alexander
Schuke, aveva un'unica
tastiera e pedaliera con 6 registri totali. Venne derubato di quasi tutte le sue parti nel 1961 e, dal 1990 al 2009, al suo posto c'è stato un suo modello a grandezza naturale.
Lo
strumento attuale è a sistema
di trasmissione integralmente
meccanico e dispone di 22 registri; questi sono distribuiti tra il pedale e i due manuali, ciascuno dei quali
è configurato secondo la maniera
organaria brandeburghese (primo
manuale) o italiana (secondo
manuale), con diversi registri in
comune fra i due.
- Castello
di Sacrow
Il castello
di Sacrow (Schloss Sacrow) è un edificio situato a Potsdam, nel Brandeburgo.
Esso è posto sotto tutela
monumentale (Denkmalschutz).
Il
suo interno è barocco. È situato
vicino al lago
di Petzow e alla chiesa
del Redentore. Nel suo
parco vi è una quercia secolare.
Fu
costruito, nel 1773, dal tenente svedese Johann
Ludwig von Hördt, al posto
di una fortezza costruita nel XIV
secolo. Nel corso del tempo cambiò diversi proprietari e fu ampliato. Durante il Terzo
Reich fu quartiere
residenziale e ufficio della
guardia forestale. Nel periodo
della divisione tra Germania
Est e Germania
Ovest, l'edificio fu
utilizzato come casa di riposo per
le vittime del Nazismo e
per i bambini. Nel 1993, dopo la riunificazione, viene a far parte di una fondazione per i parchi e
per i
castelli prussiani.
Nel 2003 è stato utilizzato
temporaneamente come museo
"estivo". Tra l'agosto 2008 e il gennaio 2009 l'esterno
del castello e le adiacenze sono
stati utilizzati per alcune
riprese della soap opera La
strada per la felicità (villa
Van Weyden).
Nel 1992 fu incluso nel patrimonio
dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino"
- Belvedere
Il Belvedere sul Pfingstberg (Belvedere auf dem Pfingstberg) è un palazzo sito sulla collina del
Pfingstberg, alla periferia
della città di Potsdam.
Costruito
in posizione panoramica come palazzo
di delizia per il
principe ereditario Federico
Guglielmo, domina il
paesaggio lacustre
della
Havel in rapporto visivo con altri palazzi e castelli. In considerazione
della sua importanza
architettonica e culturale, è
posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) ed
è parte del patrimonio
dell'umanità UNESCO denominato
"Palazzi
e parchi di Potsdam e Berlino".
La
costruzione di un belvedere sulla
cima del Pfingstberg era già
stata ipotizzata nel 1793 da Georg
Friedrich Boumann il Giovane,
che aveva progettato un edificio
in stile
neogotico che
dominasse il Neuer
Garten e il paesaggio
fluviale della Havel. A causa delle guerre
napoleoniche il
progetto non fu realizzato, ma
comunque il Pfingstberg iniziò ad
essere sistemato a giardino agli inizi dell'Ottocento, con la costruzione del Tempio
di Pomona progettato
da Karl
Friedrich Schinkel.
L'idea
del Belvedere fu ripresa negli anni
trenta dell'Ottocento su
impulso del principe ereditario Federico
Guglielmo, il quale
dal 1836 al 1838 aveva
redatto uno schizzo del progetto.
L'idea del principe si ispirava
alle ville del Rinascimento
italiano, in particolare
alla Villa
Farnese di Caprarola e alla Villa
Aldobrandini di Frascati, con una grande scalinata a terrazze ornata da
cascate.
L'idea
venne trasformata in un progetto
architettonico da Ludwig
Persius nel 1844 e
ulteriormente sviluppata nel 1847 da Ludwig
Ferdinand Hesse e Friedrich
August Stüler. La
costruzione iniziò nello stesso
1847 con l'erezione delle due torri panoramiche e delle due ali laterali, ma si interruppe nel 1852; venne ripresa dal 1860 al 1863 con l'erezione del corpo
di fabbrica anteriore.
Ampie parti del progetto, a
partire dalla grande scalinata a
terrazze, rimasero irrealizzate.
Parzialmente
danneggiato durante la seconda
guerra mondiale, il
belvedere fu chiuso nel dopoguerra
dalle autorità
della Repubblica
Democratica Tedesca e
lasciato in abbandono per motivi
di sicurezza militare. Infatti la
sua posizione elevata consentiva
un'ottima visuale sulle attrezzature
confinarie poste lungo
la riva della Havel e sul quartiere della Nauener
Vorstadt, all'epoca
residenza degli ufficiali dell'Armata
Rossa. Venne restaurato dopo la riunificazione,
dal 1996 al 2005,
e aperto al pubblico.
L'edificio
ha pianta quadrata ed è posto
sulla sommità della collina del
Pfingstberg.
La facciata principale è posta sul lato sud-orientale ed è costituita da un
semplice muro in
cui si apre centralmente un portico a
tre arcate che
dà accesso al cortile interno.
Attraverso
due scale si
accede alle due ali laterali, loggiate,
che conducono al corpo
di fabbrica principale,
anch'esso loggiato e coronato da
due torri laterali, di aspetto molto simile alla coeva Neue
Orangerie nel parco
di Sanssouci.
Gli
ambienti interni, trattandosi di
un edificio destinato
principalmente all'utilizzo estivo, sono molto ridotti: gli unici degni di nota sono la "Stanza
romana" (Römisches Zimmer)
e la "Stanza moresca" (Maurisches
Zimmer), poste all'interno
delle due torri e ornate
da pitture esotiche.
Il giardino circostante, disegnato nel 1849 da Peter
Joseph Lenné, contiene
diverse prospettive dirette ai
parchi e ai palazzi circostanti.

Pag.
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