Palazzi e parchi di Potsdam a Berlino
Germania

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1990-1992-1999

 

   

Palazzo di Marmo

Il Palazzo di Marmo (Marmorpalais) è un palazzo situato a Potsdam nel Giardino Nuovo, sulle rive dell'Heiliger See ("Lago santo"). Il palazzo fu commissionato da Federico Guglielmo II di Prussia e realizzato in stile neoclassico dagli architetti Carl von Gontard e (dal 1789) Carl Gotthard Langhans.

Fa parte del complesso dei palazzi e parchi di Potsdam e Berlino iscritti nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1990. È posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).

Schloss Cecilienhof

Lo Schloss Cecilienhof è un palazzo che si trova a Potsdam, famoso per aver ospitato i lavori della conferenza di Potsdam nel 1945. Esso è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).

Il palazzo venne costruito tra il 1914 ed il 1917 su ordine del kaiser Guglielmo II di Germania per l'erede al trono Guglielmo e la sua sposa Cecilia di Meclemburgo-Schwerin, dalla quale prende il nome. È stata l'ultima residenza degli Hohenzollern ad essere costruita. Il progetto venne affidato a Paul Schultze-Naumburg, che s'ispirò ad una residenza di campagna inglese. L'ampio edificio ha una forma asimmetrica, con travi di legno a spina di pesce sui muri. Gli ingressi che conducono al cortile interno sono decorati con motivi barocchi.

Delle 176 stanze complessive del palazzo, la zona di rappresentanza si trova al pianoterra al centro del fabbricato. Qui vi sono camere da letto, vestiboli e bagni privati. Un'eleganza semplice con l'utilizzo di materiali pregiati contraddistingue gli interni e rispecchia la cultura abitativa dei primi anni del XX secolo. Quasi tutti gli spazi privati sono stati progettati dall'architetto Paul Ludwig Troost, che si era fatto un nome con l'arredamento delle navi passeggeri. Particolarmente originale è un locale, che per desiderio della principessa della corona fu impostato ed allestito come una cabina di nave. Gran parte del mobilio fu fissato ai muri.

L'intero inventario, con l'abbandono da parte della famiglia del principe ereditario del palazzo all'inizio del 1945, fu lasciato ai nuovi occupanti dell'Armata Rossa, che, per poter procedere all'adattamento del palazzo per la conferenza di Potsdam, lo trasportarono nella Alte Meierei sulla riva dello Jungfernsee. Qui il mobilio originale andò distrutto da un incendio scoppiato il 25 luglio 1945.

Attualmente il palazzo ospita un museo, un hotel e un ristorante. Nel maggio 2004 ha ospitato la regina Elisabetta II d'Inghilterra in visita. Il 30 maggio 2007 ha ospitato l'incontro dei Ministri degli Esteri del G8.

Nel 1990 il palazzo è stato riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio dell'umanità, incluso nei palazzi e parchi di Potsdam e Berlino.

Castello di Babelsberg

Il castello di Babelsberg è uno storico palazzo di Babelsberg presso Potsdam nel Brandeburgo, residenza estiva del principe e poi imperatore e re di Prussia Guglielmo I e di sua moglie Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach, per oltre 50 anni. Realizzato tra il 1835 e il 1849 in stile neogotico inglese sotto la direzione degli architetti Karl Friedrich Schinkel, Ludwig Persius e Heinrich Strack, il castello fa oggi parte del gruppo di edifici patrimonio UNESCO che ricadono sotto la dicitura Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino.

Il principe Guglielmo di Prussia, il quale desiderava da tempo di erigere una sua residenza estiva, ebbe infine il permesso da suo padre, il re Federico Guglielmo III, di procedere coi lavori nel 1833. L'architetto Karl Friedrich Schinkel cominciò a lavorare sul progetto di Babelsberg l'anno stesso, presentando al principe gli schizzi di un castello neogotico, inizialmente ideato da Ludwig Persius nel 1831 per la coppia reale. Questi prevedono un castello che coniuga le forme classiche con lo stile gotico inglese. Da un punto di vista romantico, il pensiero dominante all'epoca, i castelli erano visti come un simbolo dell'unità del popolo tedesco.

La principessa Augusta s'interessò all'arte gotica acquisendone una buona conoscenza. Le sue idee sull'aspetto del castello entravano però continuamente in conflitto con quelle degli architetti: Schinkel voleva infatti un castello massiccio, mentre la principessa desiderava una maggiore attenzione per le decorazioni, soprattutto all'interno. Un altro problema è d'ordine finanziario: il re aveva infatti messo a disposizione dei fondi limitati più appropriati alla costruzione di una casa di campagna che un vero e proprio castello. Il progetto iniziale non vide pertanto un'immediata e completa realizzazione.

Si cominciò quindi a costruire le parti più piccole del complesso. Le finestre vennero assemblate con elementi neogotici lasciando penetrare parecchia luce. Un padiglione annesso di forma ottagonale venne realizzato per servire da sala da pranzo per poi essere convertito a sala da the a lavori conclusi. Le grandi finestre a ogiva che arrivano fino al pavimento e che si alternano in maniera continua permisero fin da subito di godere delle magnifiche viste sul paesaggio. La prima parte del castello venne quindi inaugurata nell'ottobre del 1835.

Non avendo il nuovo re Federico Guglielmo IV, fratello di Federico Guglielmo III e succedutogli al potere nel 1840 degli eredi, Guglielmo divenne quindi il successore al trono. Il castello sembrò quindi troppo piccolo e poco rappresentativo per il nuovo ruolo del proprietario. Si ripresero quindi in mano i piani originali e i lavori ricominciarono; tuttavia, nel 1841, nel pieno dei lavori, Schinkel, padre del progetto, morì.

Il successore alla direzione dei lavori, il già menzionato Ludwig Persius, tentò di conservare i progetti di Schinkel, ma dovette anche far fronte alle ingerenze di Augusta. Si fece quindi il collegamento tra la parte già costruita e la sua espansione realizzando una grande sala da ballo alta due piani dalla forma ottagonale come quella della sala da tè. Venne quindi prevista un'ulteriore ala che avrebbe dovuto ospitare le stanze dei figli della coppia principesca nonché una sala da pranzo. Ma proprio quando si erano conclusi i lavori delle fondamenta di quest'ala Persius morì a sua volta nel 1845.

Johann Heinrich Strack, più in sintonia con le visioni della principessa al contrario dei suoi predecessori, ne prese quindi il posto. La facciata venne quindi ingentilita da piccole torri, angoli e finestre di diverse forme. La seconda inaugurazione ebbe luogo nel 1849.

In seguito alla morte di Guglielmo I, sopraggiunta nel 1888, il castello venne trascurato dai suoi successori, preferendo questi ultimi altri castelli quali loro residenza. Il mobilio andò perduto durante i saccheggi del 1945. A partire dal 1953 l'Accademia di scienze politiche e giuridiche della RDA sfruttò alcune stanze del castello; negli stessi anni venne realizzato un anfiteatro dietro al castello, oggi utilizzato dall'università di Potsdam. Nel 1970 il castello ospitò un museo sulla preistoria, quindi, in seguito alla caduta del comunismo, venne trasformato nel 1992 in museo di storia. Nel 2012 è stato chiuso per dei lavori di rinnovamento, conclusisi nel 2015.

Castello di Glienicke

Il castello di Glienicke (Schloss Glienicke) è un edificio di Berlino, già adibito a residenza di campagna del principe Carlo di Prussia.

Sito sulla riva della Havel nel quartiere di Wannsee, ai confini con la città di Potsdam, prende il nome dal piccolo centro abitato di Klein Glienicke posto nelle vicinanze.

Il complesso, costituente uno dei più importanti esempi del neoclassicismo berlinese, è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) ed è parte del patrimonio dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino".

Il castello di Glienicke, in origine semplice residenza di campagna di proprietà del cancelliere Hardenberg, fu costruito in stile neoclassico su progetto di Andreas Ludwig Krüger, mentre il parco circostante fu disegnato da Peter Joseph Lenné.

In seguito, il principe Carlo di Prussia acquistò la tenuta e incaricò Karl Friedrich Schinkel di ristrutturare gli edifici, rendendoli più signorili.

I lavori iniziarono nel 1824 con la costruzione del Casino, e proseguirono per molti anni a seguire con il contributo di Ludwig Persius e Ferdinand von Arnim.

Il complesso, sito sul lato settentrionale della strada da Berlino a Potsdam (la Königsstraße) dirimpetto al castello di caccia di Glienicke, è costituito dal castello e da una serie di edifici minori; il parco, un tempo annesso al castello, è oggi adibito a giardino pubblico (Volkspark Glienicke).

Oltre al castello, ricostruito nel 1826-27 su progetto di Karl Friedrich Schinkel, gli edifici più notevoli sono:

- il Casino posto sulla riva della Havel, costruito in stile neoclassico dal 1824 al 1825, anch’esso su progetto di Schinkel;

- il belvedere detto Große Neugierde (letteralmente “grande curiosità”), costruito all’imbocco del ponte di Glienicke dal 1835 al 1837, sempre su progetto di Schinkel, e ispirato al monumento coregico di Lisicrate di Atene;

- il Klosterhof, costruito nel 1850 in stile neoromanico veneziano-bizantino su progetto di Ferdinand von Arnim.

Il disegno degli edifici e degli spazi verdi crea diversi assi prospettici diretti verso altri monumenti posti nel paesaggio fluviale della Havel, quali il castello di Babelsberg, il ponte di Glienicke, la chiesa di Sacrow e l’Isola dei pavoni.

Pfaueninsel

Pfaueninsel (lett. "Isola dei pavoni"; 98 ha.) è una piccola isola e riserva naturale sul fiume Havel, situata nel quartiere berlinese di Wannsee, quartiere del distretto di Steglitz-Zehlendorf, nella periferia sud-occidentale della città, a pochi chilometri da Potsdam.

L'isola, chiamata anche "perla sull'Havel", prende il nome dalla colonia di pavoni (Pfauen, sing. Pfau) che vive qui dal 1795, quando vi fu trapiantata da Federico Guglielmo II di Prussia (1744 - 1797).

L'area è quasi interamente occupata da un parco con edifici classici, progettato nel 1795 da Johann August Eyserbeck ed ampliato nella prima metà dell'Ottocento da Peter Joseph Lenné (1789 - 1866) e realizzato attorno ad un castello fatto costruire nel 1797 da Federico Guglielmo II di Prussia.

L'isola è area naturale protetta dal 1924 e il complesso è inserito - unitamente ai restanti palazzi e parchi di Potsdam e Berlino - nella lista del Patrimonio dell'umanità stilata dall'UNESCO (dal 1990).

L'isola è raggiungibile dalla terraferma solo tramite un traghetto.

Pfaueninsel si trova ad est di Kladow e Gatow e ad ovest di Wannsee, nonché a sud di Grunewald.

L'isola ha una superficie di 98 ettari, è lunga 1,5 km e larga appena 0,5 km.

In origine l'isola si chiamava Kaninchenwerder, ovvero"isolotto dei conigli", per via dell'allevamento di conigli tenutovi da Federico Guglielmo I di Prussia. 35 pavoni furono introdotti nel 1795 da Federico Guglielmo II di Prussia, che era entrato in possesso dell'isola nel 1793. Per questo motivo, dal 1795, l'isola prese il nome di "Pfaueninsel", ovvero "Isola dei pavoni".

Tra il 1821 e il 1824, il parco fu rimodellato in stile inglese secondo un progetto di Peter Joseph Lenné.

PUNTI DI INTERESSE

Castello - Il castello di Pfaueninsel (Schloss Pfaueninsel) è uno storico edificio di Pfaueninselisola berlinese sul fiume Havel, costruito tra il 1794 e il 1797 per volere di re Federico Guglielmo II di Prussia.

Il castello si trova lungo la Nikolskoer Weg.

Nel 1793, Pfaueninsel ("isola dei pavoni") divenne di proprietà di re Federico Guglielmo II nel 1793.

L'anno seguente, il re ordinò la costruzione di un castello in loco per la moglie Wilhelmine Encke, futura contessa di Lichtenau. Il castello doveva servire come richiamo visivo per il Nuovo Giardino.

La costruzione dell'edificio durò tre anni.

Agli inizi del XIX secolo, il castello fu utilizzato da Federico Guglielmo III di Prussia e dalla moglie Luisa come residenza estiva.

Il castello è realizzato nel tipico stile "rovine", molto in voga nel periodo romantico.

L'edificio, di color bianco, è costituito da due torri rotonde, collegate tra loro da un ponte in ferro battuto.

Le sale interne del castello sono abbellite da parquet e rivestimenti in legno. Nelle sale si possono ammirare oggetti appartenuti alla regina Luisa.

Meierei - La Meierei, situata nella parte settentrionale dell'isola, rappresenta un edificio in rovina.

Jakobsbrunnen - Nel parco si trova anche la Jakobsbrunnen ("Fonte di Giacomo"), una fontana risalente al 1792.

Luisentempel - Il Luisentempel è un tempietto costruito sul modello dei templi greci: eretto nel 1810 nel Castello di Charlottenburg, fu trasferito a Pfaueninsel nel 1829.

Palmarium - Un'altra delle attrazioni del parco dell'isola è il Palmarium, una serra in stile orientaleggiante.

Voliera - La voliera del parco ospita fagianipappagalli, pavoni bianchi, pavoni verdi, galli e altri uccelli.

Lapide di Johannes Kunckel - Nel parco si trova anche una lapide dedicata a Johannes Kunckel, un alchimista vissuto sull'isola nel XVII secolo.

L'isola è molto frequentata dai berlinesi.

Nel parco, vige il divieto di circolare in bicicletta, di fumare, di introdurre cani e di raccogliere piante.

Kavalierhaus - Il Kavalierhaus presenta una facciata gotica di una casa di Danzica, aggiunta nel 1826 da Karl Friedrich Schinkel.

Castello di caccia di Glienicke

Il castello di caccia di Glienicke (Jagdschloss Glienicke) è un antico edificio di Berlino, risalente alla fine del XVII secolo e più volte trasformato nei secoli.

Sito in un'area boscosa all'estremo limite sud-occidentale della città, nel quartiere di Wannsee, prende il nome dal limitrofo centro abitato di Klein Glienicke, appartenente alla città confinante di Potsdam.

L'edificio è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) ed è parte del patrimonio dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino".

Il primo nucleo del castello venne costruito nel 1693 su progetto di Charles Philippe Dieussart per il principe elettore Federico III del Brandeburgo.

Nel 1860-61 il principe Federico Carlo di Prussia incaricò l'architetto di corte Ferdinand von Arnim di ampliare la costruzione aggiungendovi due ali laterali in stile barocco francese. Un ulteriore ampliamento seguì nel 1889, su progetto di Albert Geyer che sovralzò il corpo centrale e aggiunse una torre coronata da una copertura a cipolla.

Nel 1963-64 l'ingresso principale, posto al centro della facciata nord-occidentale, venne ricostruito in forme funzionaliste su progetto di Max Taut.

Il castello, ornato sul lato nord-occidentale da un parco, è posto nelle vicinanze di altre importanti dimore nobiliari di campagna: immediatamente a nord sorge il castello di Glienicke, mentre a sud, sulla riva opposta del lago, si trova il castello di Babelsberg.

Chiesa del Redentore

La chiesa del Redentore al Porto di Sacrow (Heilandskirche am Port von Sacrow) è un luogo di culto Evangelico situato sulle rive dello Jungfernsee, nei pressi del Castello di Sacrow, a sud di Potsdam.

Nel 1992 fu inclusa nel patrimonio dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino". Essa è posta sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).  

L'edificio, per la sua particolare ubicazione sopra un piedistallo che esce fuori direttamente dall'acqua del lago, inizialmente venne soprannominato la Nave (Das Schiff). In seguito, il suo nome ufficiale in latino Ecclesiae Sanctissimi Salvatoris in portu sacro (Chiesa del Santissimo Salvatore al porto sacro) venne storpiato e l'aggettivo sacro mutò in Sacrow, da za krowje, ovvero dietro ai cespugli.  

Nel 1822 venne demolita la piccola chiesa in legno, fatiscente fin dal 1813, in cui si riuniva per la preghiera la comunità di Sacrow, suburbio di Potsdam. Nel 1840, il re di Prussia Federico Guglielmo IV d'Hohenzollern acquistò sulle rive dello Jungfernsee un terreno sul quale edificare una nuova chiesa dedicata al Redentore. Il progetto fu affidato all'architetto di corte Ludwig Persius, che venne affiancato da uno dei suoi più stretti collaboratori, Ferdinand von Arnim. La costruzione cominciò nel 1841 e, tre anni dopo, il 21 luglio 1844, la nuova chiesa venne inaugurata. Nel 1850 dovette essere ricostruito il tetto, danneggiato dalla pioggia.

La chiesa divenne parrocchiale nel 1859 e sotto la sua giurisdizione entrò a far parte il sobborgo di Bornstedt, fino ad allora appartenente alla Chiesa della Pace. Nel 1870, poi, la parrocchia del Redentore venne unita ad altre due, quella di Neubabelsberg e quella di Nikolskoë.

Nel 1961, con l'erezione del Muro di Berlino, che inglobò al suo interno il campanile, la chiesa del Redentore si trovò nella Germania Ovest e venne chiusa al culto dopo il Natale dello stesso anno per ragioni di sicurezza e il suo interno devastato. L'edificio, da allora, cadde in un progressivo stato di degrado e, fra il 1984 e il 1985, il suo esterno venne restaurato su interessamento di Richard von Weizsäcker. La chiesa fu riaperta al culto in occasione del Natale 1989 e, dopo la caduta del Muro di Berlino (1990), l'edificio è stato sottoposto ad un necessario restauro conservativo fra il 1993 e il 1995. È stata utilizzata, tra il 2005 e il 2009, per alcune riprese della soap opera La strada per la felicità (Wege zum Glück). Nel 2009 è stato installato il nuovo organo a canne.

Dopo la soppressione della parrocchia di Sacrow nel 1977, nel 1995 la chiesa del Redentore è stata affidata alla Chiesa Evangelica Pentecostale di Potsdam.  

La chiesa del Redentore, che sarà poi modello per la Chiesa della Pace, si ispira alle grandi aule palatine di epoca romana e all'architettura paleocristiana, rivedute in forma neoromanica.

L'edificio sporge sul lago, come fosse una nave ancorata, con un piedistallo che ne ricalca la forma. All'esterno, è circondato da un porticato sorretto da colonne doriche che fa sembrare la chiesa a tre navate, mentre ne ha una sola. Il paramento murario è in mattoni color arancione inframmezzati da strisce di piastrelle in porcellana smaltata blu con decorazioni floreali. La facciata principale, a capanna, è sormontata da una croce in ferro battuto e presenta, al centro, un rosone circolare di derivazione romanica.

Il sagrato, delimitato da un basso muretto in mattoni, ha orientamento opposto rispetto alla chiesa e, lungo i due lati corti, due anse semicircolari. In quella di destra, che è un belvedere sul lago, si trova una croce in marmo chiaro; in quella di sinistra, invece, vi è il campanile.

Quest'ultimo, alto più di 20 metri, è costituito da cinque ordini sovrapposti inframmezzati da cornicioni; l'ultimo ordine, quello più in alto, costituisce la cella campanaria ed accoglie una campana del XVII secolo. Il campanile è stato utilizzato, nel 1897, da Adolf Slaby e Georg Graf von Arco per perfezionare la tecnologia del telegrafo senza fili, inventato nel 1896 dall'italiano Guglielmo Marconi.  

L'interno della chiesa, ripristinato durante i restauri del 1993-1995, è a navata unica coperta con soffitto a cassettoni sorretto da capriate lignee. Lungo le due pareti della navata, alternate alle sette monofore per lato, si trovano le dodici statue lignee degli Apostoli, realizzate in sostituzione di quelle originali di Jacob Alberty (1844-1845), andate perdute nel periodo del Muro di Berlino.

L'abside semicircolare è dominata dal grande affresco ispirato allo stile bizantino. Questo, opera di Adolph Eybel che lo dipinse nel 1845 su progetto di Karl Begas, raffigura al centro Cristo in trono fra due angeli. Ai suoi lati trovano posto i quattro Evangelisti, con il seguente ordine: da sinistra a destra, LucaMatteoGiovanni e Marco. In alto, circondata da angeli, vi è la colomba dello Spirito Santo.

Il presbiterio, che occupa tutta l'abside e l'ultima parte della navata, è costituito dai due pulpiti, dal fonte battesimale in marmo e dall'altare in legno. Quest'ultimo, molto semplice, sostituisce l'originario altare ligneo, distrutto nel 1961.  

Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito dalla ditta organaria Orgelwerkstatt Wegscheider nel 2009 ed inaugurato nel giugno dello stesso anno. Il primo organo della chiesa, costruito nel 1844 da Gottlieb Heise ed ampliato nel 1907 da Alexander Schuke, aveva un'unica tastiera e pedaliera con 6 registri totali. Venne derubato di quasi tutte le sue parti nel 1961 e, dal 1990 al 2009, al suo posto c'è stato un suo modello a grandezza naturale.

Lo strumento attuale è a sistema di trasmissione integralmente meccanico e dispone di 22 registri; questi sono distribuiti tra il pedale e i due manuali, ciascuno dei quali è configurato secondo la maniera organaria brandeburghese (primo manuale) o italiana (secondo manuale), con diversi registri in comune fra i due.

Castello di Sacrow
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Il castello di Sacrow (Schloss Sacrow) è un edificio situato a Potsdam, nel Brandeburgo. Esso è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).

Il suo interno è barocco. È situato vicino al lago di Petzow e alla chiesa del Redentore. Nel suo parco vi è una quercia secolare.

Fu costruito, nel 1773, dal tenente svedese Johann Ludwig von Hördt, al posto di una fortezza costruita nel XIV secolo. Nel corso del tempo cambiò diversi proprietari e fu ampliato. Durante il Terzo Reich fu quartiere residenziale e ufficio della guardia forestale. Nel periodo della divisione tra Germania Est e Germania Ovest, l'edificio fu utilizzato come casa di riposo per le vittime del Nazismo e per i bambini. Nel 1993, dopo la riunificazione, viene a far parte di una fondazione per i parchi e per i castelli prussiani. Nel 2003 è stato utilizzato temporaneamente come museo "estivo". Tra l'agosto 2008 e il gennaio 2009 l'esterno del castello e le adiacenze sono stati utilizzati per alcune riprese della soap opera La strada per la felicità (villa Van Weyden).

Nel 1992 fu incluso nel patrimonio dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino"

Belvedere

Il Belvedere sul Pfingstberg (Belvedere auf dem Pfingstberg) è un palazzo sito sulla collina del Pfingstberg, alla periferia della città di Potsdam.

Costruito in posizione panoramica come palazzo di delizia per il principe ereditario Federico Guglielmo, domina il paesaggio lacustre della Havel in rapporto visivo con altri palazzi e castelli. In considerazione della sua importanza architettonica e culturale, è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) ed è parte del patrimonio dell'umanità UNESCO denominato "Palazzi e parchi di Potsdam e Berlino".

La costruzione di un belvedere sulla cima del Pfingstberg era già stata ipotizzata nel 1793 da Georg Friedrich Boumann il Giovane, che aveva progettato un edificio in stile neogotico che dominasse il Neuer Garten e il paesaggio fluviale della Havel. A causa delle guerre napoleoniche il progetto non fu realizzato, ma comunque il Pfingstberg iniziò ad essere sistemato a giardino agli inizi dell'Ottocento, con la costruzione del Tempio di Pomona progettato da Karl Friedrich Schinkel.

L'idea del Belvedere fu ripresa negli anni trenta dell'Ottocento su impulso del principe ereditario Federico Guglielmo, il quale dal 1836 al 1838 aveva redatto uno schizzo del progetto. L'idea del principe si ispirava alle ville del Rinascimento italiano, in particolare alla Villa Farnese di Caprarola e alla Villa Aldobrandini di Frascati, con una grande scalinata a terrazze ornata da cascate.

L'idea venne trasformata in un progetto architettonico da Ludwig Persius nel 1844 e ulteriormente sviluppata nel 1847 da Ludwig Ferdinand Hesse e Friedrich August Stüler. La costruzione iniziò nello stesso 1847 con l'erezione delle due torri panoramiche e delle due ali laterali, ma si interruppe nel 1852; venne ripresa dal 1860 al 1863 con l'erezione del corpo di fabbrica anteriore. Ampie parti del progetto, a partire dalla grande scalinata a terrazze, rimasero irrealizzate.

Parzialmente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, il belvedere fu chiuso nel dopoguerra dalle autorità della Repubblica Democratica Tedesca e lasciato in abbandono per motivi di sicurezza militare. Infatti la sua posizione elevata consentiva un'ottima visuale sulle attrezzature confinarie poste lungo la riva della Havel e sul quartiere della Nauener Vorstadt, all'epoca residenza degli ufficiali dell'Armata Rossa. Venne restaurato dopo la riunificazione, dal 1996 al 2005, e aperto al pubblico.

L'edificio ha pianta quadrata ed è posto sulla sommità della collina del Pfingstberg.

La facciata principale è posta sul lato sud-orientale ed è costituita da un semplice muro in cui si apre centralmente un portico a tre arcate che dà accesso al cortile interno.

Attraverso due scale si accede alle due ali laterali, loggiate, che conducono al corpo di fabbrica principale, anch'esso loggiato e coronato da due torri laterali, di aspetto molto simile alla coeva Neue Orangerie nel parco di Sanssouci.

Gli ambienti interni, trattandosi di un edificio destinato principalmente all'utilizzo estivo, sono molto ridotti: gli unici degni di nota sono la "Stanza romana" (Römisches Zimmer) e la "Stanza moresca" (Maurisches Zimmer), poste all'interno delle due torri e ornate da pitture esotiche.

Il giardino circostante, disegnato nel 1849 da Peter Joseph Lenné, contiene diverse prospettive dirette ai parchi e ai palazzi circostanti.

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