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La
città di Brema è la capitale
dello Stato
di Brema al quale appartiene anche la cittadina di Bremerhaven (55 km circa
a nord di Brema) ed è sede della
maggior parte degli organi
governativi ed amministrativi
dello stato omonimo.
Ufficialmente,
Brema si fregia del titolo di
"comune urbano" (Stadtgemeinde
Bremen), mentre il titolo
"Libera Città Anseatica di
Brema" (in tedesco Freie
Hansestadt Bremen) invece si
associa all'insieme dei due comuni
cioè allo Stato di Brema. Tale
distinzione è tuttavia in gran
parte solo formale, poiché le
autorità del comune e dello Stato
spesso coincidono. Cambiano invece
la composizione del consiglio
comunale e del Parlamento dello
Stato di Brema, in quanto
quest'ultimo comprende anche i
deputati provenienti dal comune di
Bremerhaven. Da quando i cittadini
di paesi UE residenti nello Stato
di Brema hanno diritto di voto
alle elezioni comunali, a loro, a
seconda della loro residenza, è
permesso soltanto l'elezione dei
consiglieri della città-comune di
Brema o di quelli del comune di
Bremerhaven, mentre non possono
eleggere i deputati del parlamento
dello Stato di Brema.
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782: Prima citazione della città su documenti scritti
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787: Carlo Magno fonda
la diocesi di Brema
trasformando la città nel
centro religioso più
importante del Nord Europa
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845: Insediamento dell'arcidiocesi
di Amburgo-Brema
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888: Re Arnolfo concede alla città i diritti di mercato
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1043-1072: Primo periodo di crescita economica sotto l'arcivescovo Adalberto
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1076: Adamo da Brema conclude
la sua storia
dell'arcidiocesi di Amburgo e cita la scoperta dell'America da parte dei Vichinghi
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1300: costruzione delle mura
cittadine
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Nel XIII
secolo indipendenza dal potere arcivescovile
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1358: Brema diventa membro della Lega
Anseatica
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1619: Viene iniziata la costruzione del porto
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1646: Dopo la guerra contro la Svezia nel corso della Guerra dei Trent'anni
Brema diventa libera città
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1783: Inizio dei traffici commerciali con gli USA
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1815: Brema ottiene dal Congresso
di Vienna lo
status di stato sovrano e
diviene parte della
federazione tedesca
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1827: fondazione di Bremerhaven
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1849: apre la Kunsthalle
Bremen
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1871: Fondazione dell'impero tedesco. Brema entra a far parte come stato
dell'impero con il titolo di
"libera città
anseatica".
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1928: Inaugurazione dei Columbuskaje a
Bremerhaven, dai quali più
di sette milioni di
emigranti si sono imbarcati
per l'America
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1945: Brema e Bremerhaven divengono prima zona d'occupazione britannica e poi
americana
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1947: 21 gennaio: costituzione dello Stato di Brema di cui la città di Brema
diventa la capitale
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1949: Lo Stato di Brema (l'unione fra la città di Brema e la città di
Bremerhaven) diventa uno
Stato Membro della
Repubblica Federale di
Germania
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2004: Il municipio storico e il simbolo dell'indipendenza dello stato, la statua
di Rolando, entrano nella
lista dei Patrimoni
dell'Umanità dell'UNESCO

Nel 150 d.C. il geografo Claudio
Tolomeo descrisse Fabiranum o Phabiranum, oggi
conosciuta come Brema. All'epoca,
la regione, oggi chiamata Germania
nord-occidentale o Bassa
Sassonia, era abitata dai Cauci.
Verso la fine del III
secolo, la popolazione si era mischiata con i Sassoni. Durante le guerre
sassoni (772-804), i Sassoni, guidati da Vitichindo, combatterono contro i Franchi della Germania occidentale, i fondatori dell'impero
carolingio,
e persero la guerra.
Carlo
Magno,
re dei Franchi, emanò una nuova legge,
la Lex
Saxonum. Tale legge affermava che ai Sassoni non era permesso venerare Odino (il dio dei Sassoni) e che essi dovevano convertirsi al Cristianesimo, pena la morte. Questo periodo fu chiamato "cristianizzazione". Nel 787 Willehad fu il primo vescovo
di Brema.
Nell'848 l'arcidiocesi di
Amburgo si
fuse con la diocesi di Brema e,
nei secoli successivi, i vescovi
di Brema divennero la forza
primaria nella cristianizzazione
della Germania settentrionale.
Le
prime mura della città furono
erette nel 1032. In quel periodo, iniziarono a crescere i commerci con la Norvegia, l'Inghilterra e
i Paesi
Bassi settentrionali e la città accrebbe, allo stesso modo, la propria
importanza.
Nel 1186,
il Principe Arcivescovo di Brema Hartwig
di
Uthlede e
il suo balivo confermarono il dominio arcivescovile sulla città, che fu
riconosciuta come entità politica
dotata di un sistema legislativo
autonomo.
Le
proprietà all'interno delle mura
non potevano essere soggette al
dominio feudale; ciò era vero
anche per i servi
della gleba che
acquistavano una proprietà, purché
riuscissero a vivere in città per
un anno e un giorno; al termine di
tale periodo, essi venivano
riconosciuti come persone libere.
Il patrimonio veniva ereditato liberamente senza alcun diritto feudale di reversione.
Questo privilegio permise a Brema
di ottenere in seguito lo statuto
di città
libera dell'Impero.
In
realtà, Brema non aveva una
completa autonomia dai principi
arcivescovi, in quanto non c'era
libertà di religione e gli
abitanti erano ancora costretti a
pagare le tasse ai principi
arcivescovi. Brema assunse un
duplice ruolo: partecipò alle
Diete del vicino
principe-arcivescovato come parte
dei territori di Brema e pagò le
tasse per la quota che le
spettava. Giacché la città
rappresentava il maggiore
contribuente, il suo consenso era
molto ricercato.
In
questo modo la città esercitò un
potere fiscale e politico
all'interno del
principe-arcivescovato; essa
infatti non permetteva al principe
arcivescovo di governare senza il
suo consenso.
Nel 1260, Brema aderì alla Lega
Anseatica.
Nel 1350, il numero di abitanti raggiunse quota 20 000. Intorno a quell'anno,
l'Hansekogge divenne una specialità di Brema.
Nel 1362, i rappresentanti della città resero omaggio ad Alberto
II,
principe arcivescovo di Brema a Langwedel.
In segno di riconoscenza, Alberto
confermò alla città i suoi
privilegi e ratificò una pace tra
la città e il conte Gerardo
III di Hoya,
che
dal 1358 teneva prigionieri alcuni cittadini di
Brema. La città riuscì a
ottenerne la liberazione.
Nel 1365, una tassa aggiuntiva,
imposta per pagare il riscatto,
scatenò una rivolta di cittadini
e artigiani, che fu repressa in
modo violento dal consiglio
cittadino.
Nel 1366 Alberto II cercò di trarre vantaggio dalla tensione che si era creata
tra il consiglio di Brema e le
corporazioni, i cui membri
espulsero alcuni consiglieri dalla
città. Quando tali consiglieri si
appellarono ad Alberto II affinché
li aiutasse, molti cittadini
considerarono questo atto come un
tradimento contro la città.
L'appello ai principi li avrebbe
solamente indotti ad abolire
l'autonomia della città.
Nella
notte del 29 maggio 1366, le
truppe di Alberto invasero la città.
In seguito, la città dovette di
nuovo rendergli omaggio;
il Rolando
di Brema,
simbolo della città, fu demolito
e fu istituito un nuovo consiglio,
che concesse ad Alberto un credito
corrispondente all'esorbitante
somma di 20 000 marchi di
Brema.
Tuttavia
i consiglieri dell'assemblea
precedente, che si erano rifugiati
nella Contea
di Oldenburg,
riuscirono ad ottenere il sostegno
dei Conti e riconquistarono la
città il 27 giugno 1366. I membri del consiglio provvisorio furono considerati traditori e
decapitati, mentre la città
recuperava de facto la
propria autonomia.
Nel 1939 vennero aggregati alla città di Brema i comuni di Aumund, Blumenthal, Farge, Grohn, Hemelingen, Lesum, Mahndorf
e Schönbeck, fino ad allora appartenuti alla Prussia, e la città di Vegesack e
i comuni di Büren, Grambkermoor e Lesumbrok,
fino ad allora appartenenti al circondario
di Brema nel Land
di Brema.
Millennium
2 è
il nome dell'attacco aereo su
Brema dato dal capo del Bomber
Command inglese, Arthur
Harris, in quanto replica dell'attacco su Colonia effettuato
un mese prima con 1000
bombardieri. Nella notte del 26
giugno 1942, 1067 velivoli si
alzarono in volo per annientare la
città e il porto di Brema». A
causa delle mutate condizioni
meteorologiche, però, non si
verificò la tempesta di fuoco che
avrebbe dovuto avvolgere il centro
cittadino. Questa si verificò
invece il 19 agosto 1944, durante
il 132º attacco. Oltre 10000
bombe al fosforo e 108000 spezzoni
incendiari provocarono 1054
vittime. L'ultima incursione, la
173ª, ebbe luogo il 24 aprile
1945, appena un giorno prima
dell'irruzione dei carri armati
americani.
In
totale, le 890000 bombe sganciate
su Brema registrarono la
distruzione dell'85% del centro
storico e la morte di 3562
persone.
Piazza
del Mercato
La piazza
del Mercato di Brema si trova
nel centro della città anseatica
ed è una delle piazze pubbliche
più antiche di Brema. Al
giorno d'oggi, non si svolge più
il mercato sulla piazza di 3.484
metri quadrati in cui confluiscono
cinque strade e alla quale sono
adiacenti altre due piazze. Le
eccezioni sono il mercatino
di Natale e il piccolo
Freimarkt. La gente del posto la
indica come il "salotto"
della città. Secondo l'indirizzo
postale è la Am Markt.
Il Weserweg, un sentiero
escursionistico di 193
chilometri che conduce da Porta
Westfalica, lungo il Weser,
termina nella piazza del mercato
di Brema.
La
piazza si trova nella parte
orientale della città vecchia
sulla sponda destra del fiume Weser ed
è orientata a
nord-ovest-sud-est. Langenstrasse e Stintbrücke confluiscono
nel suo angolo occidentale e Obernstrasse e Liebfrauenkirchhof si
uniscono all'estremità
settentrionale. A est la piazza
confina con il Grasmarkt e
a sud con la strada “Am Markt".
La piazza ha la forma di un
trapezio leggermente
frastagliato. Il lato nord-est ha
una lunghezza di 60 metri, il
lato sud-est misura 54 metri,
il lato nord-ovest all'incirca 51
e il lato sud-ovest 74.
L'intera
piazza del mercato, come alcune
delle strade adiacenti, è
un'isola pedonale. Tuttavia i binari
del tram per le linee 2
e 3 partono dal Grasmarkt sul
lato nord-ovest della piazza tra
il municipio e la statua
di Rolando lungo Obernstraße.

Mentre
negli anni 1950 si riteneva che
prima della costruzione del
municipio, sull'attuale piazza del
mercato ci fosse solo la chiesa di
San Vito, fondata nel XII secolo
dal vescovo Willerich ed ora la
Liebfrauenkirche, sulla base di
indagini archeologiche condotte a
partire dagli anni 1970, si
presume ora che le aree di mercato
inizialmente si sviluppassero
contemporaneamente sulle rive del
Balge e sul crinale delle dune.
L'area
al confine con il Balge aveva una
forma diversa nel corso del
braccio del Weser: nella parte
occidentale è cresciuta in modo
significativo ed è stata creata
la Langenstrasse con Schiffsländen sul
lato sud e le case dei
commercianti sul pendio delle
dune. Nella parte bassa
dell'odierna piazza del mercato,
l'area era pianeggiante, inadatta
alla costruzione di abitazioni
stabili, ma ben adatta a
bancarelle temporanee. L'angolo
sud fungeva da mercato del pesce,
come dimostrano i numerosi
ritrovamenti di rifiuti. Nella
parte alta della piazza odierna,
il terreno si innalzava più
ripido di quanto non lo sia oggi.
La
piazza chiamata il "sagrato
della chiesa", di San Vito e
poi della Liebfrauenkirche, nota
anche come chiesa del mercato,
ottenne probabilmente il
privilegio di mercato dal re Arnolfo
di Carinzia fino al XIX
secolo, come sito principale del
mercato libero annuale. Tuttavia,
l'area del mercato vicino alla
chiesa rimase, fino al XIII
secolo, in competizione per lo
spazio con il cimitero della
chiesa.
Nelle cronache
di Adamo di Brema viene
menzionata la grande porta
("porta grandis") del Domburg contro
il mercato ("contra
forum"), che fu costruita
intorno al 1030, ma fu demolita un
po' più tardi per utilizzare le
pietre per la costruzione della
nuova cattedrale. Resti di
pavimentazione dalla strada che
conduce al cancello sono stati
trovati nel 2002, a nord di fronte
alle fondamenta della Balleerhaus,
di fronte agli archi più a
sud-est del porticato del
municipio. Entrambi insieme
suggeriscono che il
"forum" fosse già
nell'XI secolo chiamato piazza del
mercato.
A
quel tempo, il suo confine
orientale formava il bordo esterno
che fu riempito quando fu
costruito il muro del
fossato. Tracce di una cantina in
legno del XII secolo sono state
rinvenute sotto il seminterrato
della Balleerhaus e
dimostrano che un centinaio di
anni dopo la grande porta avevano
già iniziato a costruire
sull'area l'anello di
fortificazione. Le case demolite
nel 1860 per la costruzione della
Borsa erano state costruite solo a
metà del XV secolo
(Balleerhaus) o più tardi, ma la
linea di costruzione del frontone
del mercato seguiva quasi
l'esterno del fosso del Domburg.
C'è
la teoria che il bordo occidentale
della piazza del mercato si
estendesse fino all'odierna Hakenstrasse,
il che si tradurrebbe in un'area
contigua dalla chiesa di San Vito
al Belge. Tuttavia, il
ritrovamento archeologico di un
camino indica che già nel IX
secolo era stata iniziata la
costruzione della striscia tra Hakenstrasse e
l'attuale bordo della piazza.
Dalla
fine del XII secolo,
l'estremità inferiore della
piazza fu leggermente rialzata con
dei gradini e nel complesso fu
creata una pendenza uniforme. A
tale scopo veniva utilizzato
principalmente il fango del Balge,
che si cercava di mantenere
navigabile dragandolo. Già alla
fine del XIII secolo, cento
anni prima della costruzione
dell'attuale municipio, fu
realizzato il rilievo del
pavimento odierno e l'intera
piazza fu pavimentata con pietre.

Più
o meno contemporaneamente alla
costruzione del municipio, fu
rinnovata la statua di
Rolando sulla piazza. Negli
anni successivi fu costruito un
muro di pietra alto 110-120
centimetri, che divideva la piazza
in un'area interna e un anello
esterno. Il mercato si teneva
nell'area interna e la regola era
che solo i commercianti potevano
partecipare, i cui carretti
potevano passare attraverso uno
dei sette passaggi nel recinto.
Con questa decisione,
l'amministrazione comunale voleva
offrire ai clienti del mercato più
spazio per passeggiare tra le
singole bancarelle, poiché prima
c'era spesso troppo affollamento.
All'inizio
del XIX secolo il muro fu
smantellato e sostituito con
singoli pilastri di pietra che
formavano un cerchio. A quel tempo
la piazza aveva perso da tempo la
sua straordinaria importanza
economica come punto di scambio e
di trasbordo per Brema, sebbene il
mercato per il consumo locale si
tenesse lì fino agli anni 1930.
Nel 1863 furono posate lastre di
arenaria sulla superficie della
piazza. L'interno del cerchio di
colonne mostrava una ruota a dieci
razze fatta di pietre più scure,
al centro della quale era una Croce
Anseatica formata con pietra
rossastra. La croce, che ha un
diametro di 4,8 metri, doveva
ricordare l'importanza della
Legione Anseatica durante l'era
delle Guerre di Liberazione.
La pavimentazione della piazza del
mercato di Brema è stata
rinnovata dal febbraio al giugno
2002. La storica piazza,
ridisegnata, è stata quindi
aperta al pubblico il 10 ottobre
con una festa di apertura.
Durante
questi restauri, sono stati
trovati reperti archeologici che
vanno dal VI al XVIII
secolo in vari luoghi.
Sebbene le autorità edilizie non
abbiano consentito scavi estesi,
è stato possibile svolgere
indagini selettive. Gli scavi sono
stati eseguiti dall'archeologo
statale. Nel corso degli scavi,
tra l'altro, sono stati rinvenuti
resti della cinta muraria e della
porta del mercato del
castello-cattedrale altomedievale
e sono stati documentati i muri di
fondazione di quelle case che
segnavano il lato est della piazza
del mercato quando fu costruita la
Borsa. Inoltre sono stati
recuperati 5.719 ossa e pezzi di
ossa di esseri umani, nonché di
animali domestici e uccelli. Sono
stati recuperati anche frammenti
di ceramica e altri oggetti di uso
quotidiano come aghi di osso, cubi
di osso, vasi e monete.
Dopo
il completamento del lavoro
archeologico, sono state inserite
delle lastre di vetro ai bordi
delle fosse a livello del suolo
per alcune settimane in modo che i
passanti avessero l'opportunità
di dare un'occhiata al sottosuolo.
Nell'estate del 2002, queste
lastre hanno scatenato un
dibattito pubblico, sul fatto che
le latre di vetro dovessero essere
un elemento fisso o da rimuovere
dopo la ristrutturazione della
piazza. Alla fine, è stata presa
la decisione di togliere le lastre
e pavimentare quel tratto di
piazza.

Quando
fu costruito il municipio, nel
1405, il tribunale del sindaco
dovette essere trasferito in un
altro luogo, poiché il precedente
era in fase di costruzione. Si
decise di passare sotto il secondo
arco del municipio da ovest. A
differenza del tribunale del
consiglio comunale, questo si
riuniva pubblicamente. Inoltre,
includeva anche assessori civili.
Con il trasferimento, tuttavia, il
tribunale perse la sua importanza
nei confronti del tribunale
consiliare. I conflitti di
proprietà e diritti venivano
discussi principalmente nei tre
giorni di negoziazione annuali.
Inoltre, l'avvocazia doveva
confermare le sentenze del
tribunale consiliare. Con lo
scioglimento del baliato della
città, nel 1802, la corte cessò
di esistere.
Con
una gogna (il cosiddetto Kaak)
e una "vergogna", i
segni esterni della giurisdizione
erano anche sulla piazza del
mercato. La gogna era stata eretta
nel XVI secolo, aveva una
forma ottagonale ed era integrata
nel muro del mercato sul lato est
della piazza. All'interno del
piccolo edificio, una stretta
scala a chiocciola conduceva alla
piattaforma superiore su cui si
trovava il palo. I condannati
venivano legati a questo e
frustati. Tuttavia, a seconda
della natura del crimine, dovevano
semplicemente sopportare la vergogna
pubblica. Il Kaak fu demolito
nel 1786 poiché era in rovina.
Presumibilmente
prima del Kaak era stata allestita
la "vergogna". La sua
posizione era vicina a quella
della gogna, ma fuori dalle mura
del mercato. Era un telaio di
legno con quattro gambe su cui era
montato un corpo a forma di asino.
I delinquenti gli venivano messi
in groppa e talvolta legati, ma
non c'erano fustigazioni sulla
vergogna. Come suggerisce il nome,
serviva a sottolineare la
"vergogna" del crimine.
Fu rimossa tra il 1734 e il 1738.
ARCHITETTURA
- L'insieme
di edifici che incornicia la
piazza del mercato di Brema è
considerato uno dei più belli
della Germania. Con la statua di
Rolando e il municipio, una parte
di essa è stata aggiunta alla lista
del patrimonio mondiale
dell'UNESCO nel luglio 2004.
Il design del mercato è
abbastanza uniformemente
caratterizzato dai
materiali di arenaria (Schütting)
e mattoni scuri o clinker (Municipio).
Lato
nordest
-
Il municipio
di Brema si trova sul lato
nord-est della piazza. Venne
costruito tra il 1405 e il 1410 in
stile gotico. L'edificio
prese la sua forma attuale tra il
1608 e il 1612 sotto la direzione
dell'architetto Lüder von
Bentheim. Ridisegnò l'intera
facciata della piazza del mercato
e la progettò nello stile del Rinascimento
del Weser.
Lato
sud-est
-
Su
questo lato della piazza del
mercato e sull'adiacente mercato
delle erbe di fronte alla Cattedrale
di Brema, verso la fine del XV
secolo furono costruite
delle case a due spioventi in modo
elaborato. La Balleersche
Haus, al 26 angolo di Heu o
Grasmarkt, con un timpano
gotico e sei assi in mattoni,
risale al XV secolo. Accanto ad
essa la casa
Pundsack del Rinascimento,
al n. 25, una magnifica casa a due
spioventi a sei assi con modelli
di pilastri, costruita intorno al
1570 con un portale barocco e
trasformata con due Erker a
un piano intorno al 1770.
Seguirono altre cinque case a
capanna, per lo più in stile
barocco. Le case a capanna furono
demolite nel corso della
costruzione della Nuova Borsa di
Brema dal 1860 al 1863 e la linea
di costruzione arretrò di una
decina di metri. L'edificio
neogotico di nuova creazione
fu inaugurato nel 1864 e, da un
punto di vista architettonico,
all'epoca faceva parte di un
edificio ben progettato a Brema,
ma era ritenuto da gran parte
della popolazione troppo goffo e
inadeguato a questa posizione.
La
borsa venne completamente
distrutta il 20 dicembre 1943 da
un raid aereo alleato durante la seconda
guerra mondiale. Le rovine
rimasero in piedi per molto tempo
e furono demolite solo dopo che la
Camera di Commercio vendette il
sito alla città nel 1957. La
Camera di Commercio aveva già
annunciato un concorso di idee per
lo sviluppo della proprietà nel
1951/1952, tuttavia, le idee non
furono ulteriormente perseguite.
Nel 1956, la Camera di Commercio
costruì Börsenhof C,
un edificio per uffici e
commerciale di sei piani su
progetto di Bernhard Wessel.
Nel
1958 la città annunciò un
concorso di architettura per una
nuova sede del Parlamento di
Brema su quella proprietà, e
furono presentati 71 progetti.
Vennero scelte due bozze, ma
dovettero essere riviste. Una
discussione controversa scoppiò
in pubblico sul progetto
dell'edificio; e così nel 1961 fu
annunciato un nuovo concorso,
vinto da Wassili Luckhardt. I
suoi piani rivisti prevedevano una
struttura verticale in pietra e
vetro della facciata con otto
timpani sul tetto. Sebbene questo
progetto sembrasse troppo moderno
per la piazza del mercato a molti
cittadini di Brema, fu
implementato e nel 1966 fu aperto
il nuovo parlamento.
Lato
sud-ovest
-
Al
n. 13 si trova lo Schütting, sede
della Camera di Commercio di
Brema. I mercanti di Brema
acquistarono una casa sul lato
sud-ovest della piazza del mercato
nel 1444. La fecero demolire nel
1535 e. in soli due anni, dal 1537
al 1538, fu costruito un edificio
simile ai rigidi e delicati
edifici rinascimentali delle Fiandre,
lo Schütting. I mercanti lo
fecero costruire deliberatamente
proprio di fronte al municipio per
dimostrare il loro potere come
gruppo, sebbene sempre più
consiglieri provenissero comunque
dai loro ranghi. L'iscrizione nel
magnifico portale del 1899 buten
un binnen – wagen un winnen ("fuori
e dentro - osa vincere") si
è nel frattempo sviluppata in una
sorta di motto della città di
Brema. Lo Schütting era la sede
dei "genitori a Brema",
in seguito chiamato
anche
Collegium
Seniorum, e dal 1849 la Camera
di Commercio di Brema. L'edificio
fu completamente distrutto dal
fuoco, dopo un bombardamento
aereo, il 6 ottobre 1944 e fu
ricostruito nella sua vecchia
forma entro il 1956.
Ai
n. 14, 15, 16 si trovano i
seguenti edifici;
Bankhaus
Neelmeyer:
originariamente era costituito
dalla casa al n. 14, la Bremische
Hypothekenbank, in seguito
divenuta Neue Sparkasse,
costruita nel 1895 secondo il
progetto di Albert Dunkel.
La
casa al n. 15: Banca della
Bassa Sassonia.
La
casa al n. 16: Casa di
Wilcken del 1650 circa è
stata l'ultima casa di città sul
mercato fino al 1893. Al suo posto
venne costruito un nuovo edificio
per la banca della Bassa Sassonia
secondo il progetto di Fritz
Dunkel e Hermann Meyer. Gli
elementi della facciata della casa
Wilcken, come il timpano tardo
rinascimentale, furono
riutilizzati. Le palazzine
indipendenti n. 15 e 16 furono
fuse in un ristorante e un
edificio per uffici nel 1912
attraverso la ristrutturazione
secondo i progetti dell'architetto
Rudolf Jacobs. Dopo la distruzione
della guerra, i frontoni non
furono restaurati. La
ricostruzione fu eseguita secondo
i progetti dell'architetto Herbert
Anker. Solo
un Erker
della casa di
Wilcken venne conservato.
Al
n.17, nel 1950, venne ricostruita
la grande farmacia secondo i piani
di Fritz Brandt.
Ai
n. 18/19 fu costruito un edificio
commerciale, l'Eduscho House,
dal 1952 al 1953 secondo i piani
di Arthur Bothe.
Casa
al n. 19: la casa d'angolo venne
costruita nel 1960 su progetto di
Gerhard Müller-Menckens. Lo
scultore Renate Albers modellò le
pietre dello stemma sopra
l'architrave della porta.
Lato
nord-ovest
-
Sul
lato nord-ovest, nei secoli XVI e
XVII vennero costruite alcune case
a capanna in stile rinascimentale,
nessuna delle quali è
sopravvissuta. Le facciate
dall'aspetto storico di oggi sono
state costruite nel XX
secolo. Da
destra a sinistra ci sono i
seguenti edifici:
al
n. 1: all'angolo di Am
Markt/Obernstraße si
trova la Rathscafé/Deutsches
Haus, costruita nel 1909,
parzialmente distrutta durante la
guerra e poi ricostruita, secondo
l'aspetto originario, con la
scritta Gedenke der Brüder (ricorda
i fratelli), che si riferiva al
destino della separazione (le
Germania divisa dopo la seconda
guerra mondiale), che fu aggiunto
negli anni 1950 da Wilhelm Kaisen
sulla divisione della Germania. L'edificio
è di proprietà della Fondazione
Körber dal 2007.
al
n. 9: la casa a due spioventi
costruita qui in stile rinascimentale intorno
al 1600 servì in seguito come casa
di consumo e fu distrutta
durante la seconda guerra
mondiale. Il portale del 1620 dal
vecchio edificio, la casa
Zum fu mantenuto nel 1956
quandi l'edificio fu ricostruito
secondo il progetto di Bernhard
Wessel. In cima al timpano c'è
una scultura di una balena,
da cui prende il nome la casa.
al
n. 11: nel 1594, sulla base dei
disegni di Lüder von Bentheim, fu
costruito un insieme di edifici
con due frontoni per la farmacia
Raths e il dipartimento delle
accise. La sua facciata
rinascimentale fu sostituita da
una Biedermeier intorno
al 1830. Nel 1893 i piani
superiori bruciarono e alla casa
fu dato un timpano centrale
secondo i progetti di Max
Salzmann. Anche questa casa rimase
vittima del bombardamento che
distrusse lo Schütting. Fu
ricostruita su progetto di Herbert
Anker nel 1958 con due frontoni in
stile neobarocco.
la
casa al n.12: fu ricostruita tra
il 1957 e il 1958 all'incrocio di Langenstraße con
la piazza del mercato da Eberhard
Gildemeister con il supporto del
conservazionista dei monumenti
Rudolfstein, utilizzando il
materiale originale della facciata
della casa
rococò distrutta.
Sul
mercato
-
Durante
i secoli della sua esistenza,
c'era un solo edificio in muratura
all'interno del perimetro del
mercato: la guardia del mercato.
Fu costruito prima del 1756, era
di forma ottagonale e aveva
una cupola barocca con una lanterna in
cima. La guardia del mercato, che
non era lontana dalla gogna, servì
come guardia principale di Brema
durante la Guerra dei sette
anni. Nel 1810 l'edificio fu
abbattuto.
P ROGETTAZIONE
DELLO SPAZIO - Oltre
alla già citata Croce Anseatica,
come simbolo più caratteristico
della città, e la statua
dominante di Rolando, sulla piazza
ci sono anche caratteristiche
minori e vari punti panoramici che
non attirano immediatamente
ll'attenzione.
Statua
di Rolando
-
La statua
di Rolando si trova
direttamente sulla piazza del
mercato, leggermente a sinistra,
sei metri davanti alla facciata
del municipio. Il primo Rolando in
legno fu bruciato dagli scagnozzi
dell'arcivescovo nel 1366. Quello
attuale risale al 1404 (anno in
cui fu costruita la piazza del
mercato e iniziò la
ristrutturazione del municipio).
È un simbolo della libertà di
Brema e quindi, come vuole la
leggenda, guarda verso il portale
della cattedrale per ricordare al
clero il potere del consiglio
comunale. La figura calcarea è
alta più di cinque metri. Ai suoi
piedi c'è uno storpio che è uno
dei protagonisti della leggenda su Emma
di Lesum.
Leggenda
fondatrice
-
Dal
1612 sul tassello destro della
seconda arcata da sinistra del
porticato del municipio
prospiciente la piazza è
attaccata una piccola gallina di
pietra su una covata di pulcini.
Questa gallina fa parte di una
delle leggende più famose della
città anseatica, la
"Leggenda del Bremer
Gluckhenne". La leggenda
vuole che i pescatori del Weser
dovettero cercare riparo da una
tempesta e videro una gallina con
i suoi pulcini, che andava in
salvo su una duna. Ritennero
questo come un segno dei loro dei
della natura e allestirono il loro
campo in quel punto dando così
inizio alla città di Brema.
Bremer
Loch
-
Dal
2007 c'è una cassetta sotterranea
per le donazioni chiamata
“Bremer Loch” all'angolo del
lato della cattedrale del palazzo
della cittadinanza, che è
incastonata nel pavimento della
piazza del mercato. Si rivolge al
"punto di riferimento
segreto" di Brema. I
musicanti di Brema, riproducendo i
versi degli animali quando viene
inserita una moneta. L'iniziatore
della cassetta delle donazioni e
anche il beneficiario delle
donazioni è il Bremer
Wilhelm-Kaisen-Bürgerhilfe, che,
come organizzazione ombrello di
beneficenza e sotto la presidenza
del sindaco, organizza le
raccolte.
Il
coperchio circolare del barattolo
delle donazione è simile a un
chiusino. È realizzato in bronzo e
ha un diametro di 45 centimetri.
La cassetta delle donazioni,
protetta contro il furto con un
apposito dispositivo, ha una
profondità di 90 centimetri
in su. La copertina reca la
scritta "Wilhelm Kaisen Bürgerhilfe
der Free Hansestadt Bremen"
tutto intorno al bordo in lettere
maiuscole. Al centro del coperchio
c'è una fessura per i soldi e un'iscrizione
in basso tedesco che si
riferisce al liuto dei musicisti
della città di Brema -
Gallo, gatto, cane e asino -
allude a: "Non accovacciarsi,
non urlare, non ringhiare, segg
i-aa, doh wat in't Bremer
Loch" ("Non cantare, non
urlare, non ringhiare, dì di sì,
fai qualcosa nel Bremer Loch ”).
Quando le monete vengono inserite
nella fessura per le donazioni sul
coperchio, riproduce i suoni dei
quattro musicisti della
città di
Brema (Gallo, Gatto, Cane
Asino). I versi
degli
animali sono stati registrati
da Radio Bremen nell'estate
2007 e ora sono attivati da una fotocellula.
Lo
studio di Brema per il design
Haase & Knels ha
progettato questo
"salvadanaio sociale
acustico". Con le donazioni,
fino a 15.000 Euro all'anno,
il Wilhelm Kaisen Bürgerhilfe sostiene
progetti selezionati. Il
"Bremer Loch" è stato
inaugurato il 27 luglio 2007 alla
presenza del sindaco Christian
Weber, anche presidente della
fondazione.
EVENTI
- Oltre
al normale mercato settimanale, la
piazza è stata più volte sede di
sagre e manifestazioni. Nel XIX
secolo, la piazza era un luogo per
feste nazionali (Schillerfeier)
e sfilate (commemorazione della
vittoria su Napoleone nel 1813). Il
15 novembre 1918, il Consiglio dei
lavoratori e dei soldati annunciò
a una grande folla, dal balcone
del municipio, che stava assumendo
il potere politico a Brema e issò
la bandiera rossa. Dal 15 novembre
1918 al 1919, la piazza è stata
una delle numerose sedi del Freimarkt di
Brema. Al giorno d'oggi vi si
svolge il nostalgico "Kleine
Freimarkt". Verso la fine di
ogni anno, dagli ultimi giorni di
novembre alla vigilia di
Natale, la parte principale del
mercatino di Natale di Brema viene
allestita sulla piazza del mercato
e nelle piazze circostanti. Più
recentemente, ad esempio, nella
piazza sono stati organizzati il
festival del vino, la giornata del
caffè e il festival dei
bambini organizzato dallo
"SpielRäume".
Un
altro evento tradizionale è il Turmbläser di
Brema sulla piattaforma panoramica
della torre sud della Cattedrale
di Brema. I trombettieri della
torre esistono a Brema almeno dal
1737. Ogni domenica dopo la
funzione suonano corali,
quartetti, fughe e canti
popolari con le trombe. Durante il
periodo natalizio, non suonano
solo la domenica, ma anche in
altri giorni. La tradizione dei
trombettisti delle torri rischiava
di fallire solo pochi anni fa
perché non ne era garantito il
finanziamento, ma dal 2006 circa i
concerti si sono ripetuti
regolarmente.
Ogni
anno (una settimana prima del
Carnevale renano) si svolge la
messa in scena di apertura della
sfilata di strada
del Carnevale sulla
piazza del mercato. Da qui, il più
grande carnevale di samba d'Europa
con maschere e ritmi si sposta
verso gli altri quartieri della
città.
D INTORNI
- Molti
luoghi storici e turistici sono
raggruppati intorno alla piazza
del mercato. Una selezione è
presentata brevemente di seguito:
Vie
e piazze
-
La Böttcherstraße è
la strada più famosa della città.
Uno stretto ingresso meridionale,
la Schüttingstrasse,
conduce oltre lo Schütting. Lo
scultore Bernhard Hoetger ne
fu responsabile tra il 1922 e il
1931. Il suo lavoro fu finanziato
dal mercante di caffè di Brema
Ludwig Roselius, che a quel tempo
possedeva l'intera strada. È
stato dichiarato edificio storico
dal 1937 e ora ospita laboratori
artigianali, musei e mostre.
-
Alla
fine del vicolo un tunnel conduce
oltre la medievale Martinikirche,
alle rive del Weser e dello
Schlachte.
-
La
storica Langenstrasse conduce,
tra Schütting e Stadtsparkasse,
oltre gli edifici
rinascimentali del Weser, lo Stadtwaage e
l'Essighaus, a ovest dello Stephaniviertel.
-
Obernstrasse,
che porta a ovest, è una delle
vie principali dello shopping
della città.
-
Come
via dello shopping, Sögestraße conduce
a nord verso il muro con i
bastioni e alla stazione
centrale di Brema.
-
La
piazza Unser-Lieben-Frauen-Kirchhof con
la chiesa gotica di Nostra
Signora è direttamente adiacente
alla piazza del mercato e sede del
mercato dei fiori nei giorni
feriali.
-
Durante
la settimana c'è un mercato sul Domshof a
nord, circondato dalle banche.
-
La Domsheide orientale
è un importante nodo di traffico
nella rete di trasporto pubblico
locale.

Monumenti
-
Gli
araldi stanno su entrambi i lati
del portale est del municipio sul
mercato dell'erba nelle immediate
vicinanze della piazza del
mercato. Le figure in lamiera di
rame, progettate da Rudolf Maison
nel 1901, si trovano in questo
luogo solo dal 2001, dopo essere
state trasferite in un altro luogo
dopo la seconda guerra mondiale.
-
Il
monumento a Bismarck di Adolf
von Hildebrand, un monumento
equestre in bronzo su un'alta base
in pietra, inaugurato nel 1910 in
memoria del cancelliere del Reich Otto
von Bismarck, si trova in una
posizione di cerniera felicemente
scelta tra la piazza del mercato e
il sagrato della cattedrale.
-
La
pietra acuminata è una pietra
basaltica poco appariscente
incastonata nel pavimento con una
croce dentellata, vicino al
monumento a Bismarck e intorno a
20 metri a nord del portale
nuziale della cattedrale. Si dice
che il patibolo su cui
l'avvelenatore Gesche Gottfried fu
decapitato durante l'ultima
esecuzione pubblica a Brema, nel
1831, si trovasse in questo punto.
Ancora oggi, alcune persone del
luogo e turisti esprimono il loro
disgusto per questi omicidi
sputando su questa pietra.
-
A
nord della cattedrale in Sandstrasse si
trovano la casa Heineken con
il più antico soffitto in legno
dipinto di Brema (1580) e la casa Vorwärts con
la sua facciata che vale la pena
vedere. Appartiene da oltre 120 anni
all'associazione "Vorwärts"
e risale parzialmente alla fine
del XV secolo.
-
I
musicanti di Brema, che oggi sono
uno degli eventi più fotografati
della città, sono una scultura in
bronzo creata nel 1953 dallo
scultore Gerhard Marcks. Gli
animali si trovano sul lato ovest
del municipio, all'ingresso della
via Schoppensteel.
Molte persone credono che se
afferri o strofini le zampe
anteriori dell'asino ed esprimi un
desiderio, un desiderio diventerà
realtà e per questo la statua è
lucida.
-
Il
giardino delle sculture della città
si trova proprio accanto alla casa
di città. Contiene sei
sculture (realizzate dal 1960 al
1969) di Gerhard Marcks.
-
La
più antica cantina di vini della
Germania, la Bremen
Ratskeller, si trova nel
palazzo del municipio. Si tratta
di un locale di otto vani,
raggiungibile tramite una scala
che scende sul lato nord-ovest del
municipio. Nella Ratskeller sono
conservati oltre 650 vini diversi,
nonché il vino in botte più
antico della Repubblica federale
di Germania. I locali furono
creati intorno al 1404, quando il
consiglio comunale trasferì la
sua enoteca nella cantina del
vecchio municipio. Nel tempo sono
stati continuamente ampliati. Oggi
la Ratskeller ospita una locanda
tradizionale e un ristorante
gourmet.
Fontane
in zona
-
La
Fontana del Nettuno dello scultore
Waldemar Otto è stata costruita
nel 1991 sul vicino Domshof.
-
La
fontana Marcus del 1909 sul Liebfrauenkirchhof era
anche precedentemente conosciuta
come la fontana dei taxi.
-
La fontana
dei cavalli del 1974
dello scultore Manfred Lohrengel,
con tre bacini d'acqua si trova
alla confluenza di Obernstrasse e Sögestrasse.
-
La
fontana del trombettiere della
torre del 1899 con un gruppo di
sculture in bronzo di Max Dennert
nell'angolo sud-occidentale della
cattedrale.
Municipio
Il Municipio
di Brema Bremer Rathaus)
è uno storico edificio che si
affaccia sulla Marktplatz ("Piazza
del Mercato").
Venne
costruito in stile gotico tra
il 1405 e il 1409/1410 e
a cui fu aggiunta, tra il 1608/1609 e
il 1612 una facciata
nello stile del Rinascimento
del Weser (opera di Lüder
von Bentheim).
Il
municipio originario, in stile
romanico, si trovava a 70 metri a
nordovest dell'edificio attuale.
Il municipio originale
fu realizzato in stile gotico tra
il 1405 e il 1410 sulle
fondamenta di due edifici
preesistenti, la casa della gilda
degli conciatori e la
casa di un sindaco esiliato: rappresentava
una manifestazione della forza
municipale.
Fu
posizionato fra il palazzo gotico
arcivescovile un secolo più
vecchio e la piazza del mercato,
che anche era compieto un secolo
prima. Le due sale erano un po' più
lunghe e larghe rispetto alla sala
grande del palazzo arcivescovile.
La sala superiore (Obere
Rathaushalle) è utilizzato
per ceremonie. La sala inferiore (Untere
Rathaushalle), in vecchi tempi
era un mercato coperto, oggi è
una sala d'esposizioni. Il
municipio gotico aveva due cammini
di difesa, il cammino di ronda
alla grondaia era accessibile per
quattro torrini di scala agli
angoli della casa. Il cammino
sopra l'arcata era coperto. Sotto
l'arcata vi era la locazione dei
dibattimenti giudiziari. Il
consiglio comunale si teneva in
una camera chiamata Wittheitsstube dietro
della sala superiore.
Del
1545 al 1550 fu costruito un
annesso fra il municipio ed il
palazzo con la prima facciata di
stile Rinascimiento del municipio.
Un primo torrione fu smontato.

Nel
1596 Lüder von Bentheim fece il
primo passo nella modernizzazione
della facciata lunga verso la
piazza del mercato. Le dieci
finestre gotiche furono
rimpiazzate per grande finestre
rettangolari.
Del
1608 al 1612 fu costruito il gran
avancorpo, dui torrioni furono
smontati, ed il camino coperto fu
ricostruito in due balconi con
balaustrate decorative. Anche il
muro difensivo alla grondaia fu
cambiato in una balaustrata
decorativa.
Nel
1818/19 il palazzo arcivescovile
fu ricostruito secondo lo stile classicista tipico
degli uffici municipali. Nel 1912,
lo stesso edificio fu demolito per
realizzare una nuova ala, nota
come "municipio nuovo" (Neues
Rathaus).
Nel
1888 la cantina fu ingrandita
sotto il Kirchhof Unser
Lieben Frauen (piazza
Nostra Signora).
Facciata
- Le
statue tra le finestre sono del
Quattrocento, ma furono
ricollocate con la ricostruzione rinascimentale.
Le statue raffigurano un
imperatore e i sette principi
elettori, i quattro profeti
maggiori, i quattro saggi e San
Pietro.
Quelle
che si vedono ora sono tuttavia
soltanto delle copie, in quanto
gli originali sono stati
trasferiti al Focke-Museum.
La
facciata del municipio nella
Piazza del Mercato fu ricostruita
tra il 1608 e il 1612 da Lüder
von Bentheim nello stile del
Rinascimento del Weser. L'innovazione
maggiore di stessa ricostruzione
fu l'avancorpo centrale.
Cantina
del municipio
- Sotto
la sala inferiore, è la Ratskeller ("Cantina
del municipio"),
un'enoteca-ristorante risalente
agli inizi del XV secolo.
Una
sala, la Hauff-Keller,
è decorata con affreschi di Max
Slevogt, risalenti al 1927 ed
ispirati alle novelle di Wilhelm
Hauff.
Nell'enoteca vengono
serviti oltre 600 tipi di vini. Vi
si trovano botti riccamente
decorate: la più antica risale al 1723.

Sala
Superiore
- La Obere
Rathaushalle ("Sala
Superiore del Municipio"),
della lunghezza di 40 m e
della larghezza di 15 m,
è la sala dove venivano eletti i
consiglieri. Il consiglio
municipale teneva le proprie
sedute in una sala adiacente,
chiamata Wittheitsstube.
Quest'ala
dell'edificio è decorata con due affreschi attribuiti
a Bartholomäus Bruyn il
Vecchio (Il Giudizio di
Salomone del 1537 e L'imperatore Carlo
Magno e il vescovo primo di
Brema, san Villeado) e
con dei modellini di navi,
risalenti al XVI secolo-XVIII
secolo, che pendono dal soffitto.
Tra
le stanze di quest'ala
dell'edificio, vi è la Güldenkammer (Camera
dorata), che dopo tra 1903 e
1905 è stata rinnovata
da Heinrich
Vogeler in puro Jugendstil.
Sala
inferiore
- La Untere
Rathaushalle ("Sala
inferiore del Municipio") si
compone di tre navate. È
collegata alla Obere Halle da una
scala in legno del 1620.
Statua
dei Musicanti di Brema
- All'esterno
del municipio si trova la celebre Statua
dei Musicanti di Brema, opera
moderna, realizzata Gerhardt
Marcks nel 1961 ed
ispirata alla fiaba dei Fratelli
Grimm.
Sono
raffigurati, dall'alto verso il
basso, un gallo, un gatto,
un cane e un asino.

Statua
di Rolando
Il Bremer
Roland ("Rolando di
Brema") è una gigantesca statua raffigurante
il paladino Rolando/Orlando,
posta nella Marktplatz è
risalente al 1404.
Simboleggia la libertà e la
giustizia, oltre che
l'indipendenza dello Stato di
Brema.
Il monumento,
il più antico e il più grande
del genere in Germania, è
annoverato, insieme al vicino municipio
cittadino, nella lista dei
patrimoni dell'umanità stilata
dall'UNESCO (dal 2004).
La
statua è stata costruita in pietra
calcarea.
Complessivamente,
il monumento misura 10,21 metri in
altezza, mentre la sola statua è
alta 5,74 metri. La statua
poggia su un piedistallo alto 60 centimetri ed
è posta sotto un baldacchino in
stile gotico.
Rolando/Orlando è
raffigurato con mantello, spada (simbolo
di giustizia) e scudo con aquila a
due teste. Lo scudo reca il motto
che fa riferimento all'editto che
conferì a Brema lo status di
città-stato e che recita: vryheit
do ik ju openbar / d' karl vnd mēnich
vorst vorwar / desser stede
ghegheuen hat / des danket god' is
mī radt, ovvero "Vi comunico
la libertà / che in verità Carlo e
qualche principe/ ha dato a questo
luogo/ di questo siate grati a Dio,
è il mio consiglio".
La
statua del "Bremer
Roland" è rivolta verso il Duomo
di Brema, circostanza non casuale,
in quanto il duomo era sede
dell'Arcivescovato di Brema, una
delle autorità che ostacolarono
l'indipendenza della città.
Ai
piedi della statua è raffigurato
uno storpio-mendicante, figura che
fa riferimento a delle leggende
locali.
Il
monumento fu costruito nel e
sostituì una preesistente statua
di Rolando in legno,
risalente al X secolo e
distrutta nel 1366. La
costruzione costò intorno ai 70
marchi di Brema.
Nel
corso del XVIII secolo, la
statua venne dipinta di grigio,
secondo il gusto del periodo.
La statua è
stata più volte sottoposta ad
opere di restauro. La testa
originale è stata sostituita nel 1983 ed
è conservata nel Focke-Museum.
Il
"Bremer Roland" viene
"festeggiato" una volta
l'anno ed addobbato per
l'occasione con la bandiera dell'UNESCO.
Secondo
la leggenda, si dice che la visita
al monumento sia garanzia per il
buon proseguimento di un viaggio
Cattedrale
di San Pietro
Il Duomo
di San Pietro (Bremer Dom o St.
Petri Dom zu Bremen), dedicato a san
Pietro, ed è una chiesa situata
nel centro di Brema.
Si
presenta come una chiesa romanica in
arenaria e mattoni, che fu
costruita nell'XI secolo sulle
fondamenta di edifici precedenti
più antichi e convertita in stile gotico nel
XIII secolo. Nel XIV secolo è
stata ampliata con cappelle
laterali. Nel 1502 iniziò la
trasformazione in chiesa a sala
tardogodica, ma non era ancora
stata terminata navata Nord,
quando la Riforma fermò
tutti i lavori di costruzione. Nel
tardo XIX secolo ci fu una grande
ristrutturazione dell'edificio,
pesantemente trascurato e in parte
distrutto, che comportò una
facciata a due torri ad ovest e
una torre centrale in stile
neoromanico (in precedenza,
probabilmente non esistente). Dal
1973 è un Bene Culturale
tutelato.

Il luogo in cui è situata
l'attuale cattedrale, in un
punto elevato che predomina il
fiume Weser, si trova
direttamente sopra una costruzione
preesistente (la cui effettiva
esistenza pare accertata), in cui
si riconosce la chiesa costruita
per volontà del missionario
anglicano Willehad. L'edificazione
avvenne intorno all'anno 789,
unitamente alla creazione della Diocesi
di Brema di cui Willehad fu
il primo vescovo. Nel 792, appena
tre anni dopo il suo
completamento, la costruzione in
legno venne completamente bruciata
e distrutta nel corso delle guerre
sassoni. Dopo la morte di Willehad
(789), per 13 anni non si ebbero a
Brema né un vescovo, né una
cattedrale. Nel 805, sotto la
direzione del nuovo vescovo
Willerich, iniziarono i lavori per
la costruzione di una nuova
struttura in pietra. I resti di
questo edificio sono stati
scoperti durante gli scavi nella
navata della cattedrale attuale e
permettono di rilevare
approssimativamente la forma di
questa seconda Cattedrale di
Brema, in cui risiedette il famoso
Anscario dall'845 all'865, che fu vescovo di
Brema e arcivescovo di
Amburgo, quando la città divenne
la sede combinata delle
Arcidiocesi di Brema e Amburgo. Si
ritiene che la cattedrale dell'860
circa fosse una chiesa a sala a
tre navate. Nell'attuale cripta occidentale
possiamo trovare, in alcune parti
delle pareti, plinti e
pietre angolari in blocchi
lavorati, ora inglobati nel parete
Nord. Questo ci permette di
supporre che, probabilmente, la chiesa fosse
dotata di un campanile a sé
stante.
Nei
primi anni del mandato del vescovo
Adalbrand (1035-1043), iniziò la
ricostruzione della cattedrale in
stile carolingio, che
corrisponde al nucleo centrale
della costruzione attuale.
Tuttavia, prima del completamento
dei lavori di ristrutturazione, la
chiesa venne distrutta - così
come la maggior parte del resto
degli edifici della città - dal
vasto incendio scoppiato a Brema
il 11 settembre 1041. Le fiamme
danneggiarono irrimediabilmente
anche parte della biblioteca della
cattedrale. Questo avvenimento è
noto come "erste
Dombrand" (primo incendio del
Duomo). Il vescovo Adalbrand
dispose l'immediata ricostruzione
del duomo, ma a causa dell'elevato
grado di distruzione
dell'edificio, i lavori si
protrassero a lungo e ricaddero
sull'arcivescovo Adalbert
(1043-1072), successore di
Adalbrand. Adalbert, che aveva
trascorso molti anni in Italia,
era molto impressionato dalla
cultura mediterranea e prese il Duomo
di Benevento, in Campania,
come modello. Egli ordinò,
addirittura, di usare maestranze
lombarde per i lavori del Duomo di
Brema, cosa che causò
risentimento e incomprensione fra
gli artigiani cittadini.
Adalbaert
era così ansioso di completare i
lavori di costruzione della
cattedrale, che li portò avanti
con poco riguardo per gli
interessi della città. Così, su
ordine di Adalbert parti delle
mura della città vennero
abbattute per fornire pietra a
basso costo per il duomo; come, ad
esempio, il muro di Domburg.
La miopia di Adalbert portò la
città e il duomo ad essere
saccheggiate dai Sassoni nel
1064. La nuova cattedrale di Brema
era una basilica a tetto
piatto bicefala, con due cori,
quello orientale dedicato a Maria
e quello occidentale all'apostolo Simon
Pietro. La chiesa, probabilmente,
aveva sulla facciata ovest due torri.
Due cripte, presenti ancora oggi,
furono costruite sotto la parte
occidentale della navata,
decorate da scalpellini italiani.
La cripta occidentale fu
consacrata nel 1066, data intorno
alla quale si presume fossero
stati completati i lavori di
ristrutturazione. Antica di 1000
anni, è la più antica stanza di
Brema.
Sotto
il principe-arcivescovo Gebhard II
(1219-1258) la chiesa venne
ristrutturata per riflettere la
nuova architettura gotica che
si diffuse in tutta l'Europa. A
causa della scarsità di pietra da
costruzione, la chiesa fu
costruita in mattoni, così come
molti altri grandi edifici
ecclesiastici e pubblici nel nord
Europa. Il soffitto piatto della
basilica venne rifatto con volte
a crociera, che erano il segno
distintivo dell'architettura
gotica. Le torri e la parete
anteriore della facciata ovest
furono combinate insieme e venne
aggiunto un rosone. Le torri
furono elevate fin sopra il tetto
della navata, sebbene lasciate con
cime piatte. San Pietro è una dei
più grandi edifici storici in
mattoni dell'Europa.
Nella
Pasqua del 1334, il
principe-arcivescovo Burchard
Grelle dichiarò di aver trovato
le reliquie dei Santi
Cosma e Damiano, che sarebbero
state murate e dimenticate nel
coro del Duomo di Brema. In
occasione del ritrovamento,
l'arcivescovo e il capitolo della
cattedrale organizzarono una festa
per la Pentecoste del
1335, quando le reliquie vennero
estratte dal muro e poste in un
luogo più dignitoso.
Intorno
al 1400 il capomastro della
cattedrale, Johann Hemeling,
commissionò un reliquiario, che
venne ultimato dopo il 1420. Il
reliquiario di legno di quercia
intagliato, ricoperto in argento
dorato laminato, è considerato un
importante testimonianza
dell'oreficeria medievale.
Nel
1649 il collegio dei canonici
della cattedrale, nel frattempo
luterana, vendette il reliquiario
al Principe elettore Massimiliano
I di Baviera. Le reliquie sono
oggi esposte nella chiesa dei
Gesuiti di San Michele a Monaco di
Baviera.
Sotto
il principe-arcivescovo Johann
Rode, officiante tra il 1497 e il
1511, lo stile della costruzione
venne ulteriormente cambiato,
trasformando la basilica in una
chiesa in stile Tardo gotico tedesco,
con una nuova navata
settentrionale. Diverse cappelle vennero
aggiunte. La cattedrale venne
utilizzata principalmente per
celebrazioni religiose ed eventi
speciali, ma non per le funzioni
parrocchiali quotidiane, che
venivano svolte da altre chiese
vicine.
Quando
la Riforma protestante travolse
il nord della Germania, il
territorio della chiesa di San
Pietro era sotto l'immunità
sovrana. L'ancora cattolico
consiglio dei canonici della
Cattedrale chiuse la chiesa nel
1532, dopo che una folla di
cittadini aveva forzatamente
interrotto una messa cattolica e
chiese ad un pastore di tenere una
funzione luterana. La Chiesa
cattolica venne condannata
dagli abitanti locali, come
simbolo degli abusi di un lungo
passato cattolico. L'edificio
cadde in disuso e poi in rovina.
Nel 1547 il consiglio
presbiteriale, prevalentemente
luterano, nominò l'olandese
Albert Hardenberg, chiamato
Rizaeus, come il primo Pastore
protestante del duomo. Rizaeus
invece si rivelò un fautore dello zwinglianesimo,
dottrina respinta dai cittadini
luterani, dal consiglio cittadino,
e dal capitolo. Così nel 1561
Rizaeus venne deposto e bandito
dalla città e la cattedrale
richiuse le sue porte.
Mentre
la maggior parte dei cittadini e
dei consiglio cittadino di Brema
adottò il Calvinismo fino
al 1590, il consiglio
presbiteriale, essendo allo stesso
tempo il corpo di governo laico
nel vicino principato
arcivescovile, rimase aggrappato
al luteranesimo. Nel 1638,
l'amministratore luterano del
principato arcivescovile, Federico
II, riaprì San Pietro come un
luogo di culto luterano, mentre
nel frattempo tutte le altre
chiese della città erano
diventate calviniste. Il 27
gennaio dello stesso anno, la
torre sud crollò provocando gravi
danni agli edifici circostanti e
uccidendo otto persone. Nel 1642,
una scuola luterana di latino
venne aperta a San Pietro. Soli
diciotto anni più tardi, un
fulmine colpì la torre nord
bruciando il tetto, che crollò
sulla navata. La torre nord fu
rapidamente ricostruita, una
struttura tozza dal tetto piatto.
La torre sud rimase in stato di
rovina.
Nel
1803, il distretto cattedrale con
San Pietro che godeva di immunità
sovrana, nel frattempo divenuto
una enclave extraterritoriale di Brema-Verden,
succeduta al
principato-arcivescovile nel 1648,
fu incorporata nella libera città
imperiale di Brema. Il borgomastro Johann
Smidt, membro devoto della chiesa
calvinista, confiscò le notevoli
proprietà della congregazione
luterana, sostenendo la sua legale
inesistenza. I rappresentanti
della congregazione luterana,
guidati dal pastore della
cattedrale Johann David Nicolai,
iniziarono a lottare per il
diritto di esistere. La lotta durò
fino al riconoscimento ufficiale
della congregazione nel 1830,
sostenuto da una maggioranza di
senatori calvinisti di Brema
(membri del governo) contro la
volontà espressa da Smidt. Smidt
abusò il suo potere governativo
per sopprimere la congregazione
luterana attraverso ordinanze,
confische e screditandoli
pubblicamente.

L'atteggiamento
dell'opinione pubblica,
prevalentemente calvinista, verso
la cattedrale luterana di San
Pietro rimase distaccato. I
cittadini non trovarono motivo di
spendere denaro per la
ristrutturazione della cattedrale
in rovina. Nel 1873 la
congregazione calvinista e
luterana di Brema si
riconciliarono e fondarono
un'unica unità amministrativa:
l'ancora esistente Chiesa
Evangelica di Brema, che comprende
la maggior parte dei cittadini di
Brema. Nel 1880, i cittadini di
Brema decisero che il duomo doveva
essere riportato al suo splendore
medievale. Denaro venne raccolto
per la ristrutturazione
dell'edificio e i lavori
iniziarono nel 1888. La
ricostruzione continuò fino al
1901, quando la cattedrale venne
riaperta. Il restauro venne fatto
secondo lo stile neoromanico,
una allora moderna interpretazione
dell'antico stile creato da Max
Salzmann. Le torri furono
innalzate alla loro altezza
attuale e completate nel 1892.
L'interno della chiesa fu
restaurato in stile gotico, cosa
che rende difficile vedere i
cambiamenti di stile che si sono
verificati nel corso del tempo.
La
facciata occidentale della
cattedrale riflette le origini romaniche dell'edificio,
tuttavia la facciata moderna, che
include la vetrata ovest, fu
interessata dalla ricostruzione
della cattedrale del 1880. I
livelli inferiori furono
restaurati per mostrare le origini
arenarie della cattedrale, mentre
il resto dell'edificio fu
costruito seguendo lo stile gotico
baltico, caratteristico della
Germania settentrionale. Si
ritiene che la facciata ovest, una
volta avesse un portico a due
piani, con una galleria superiore
e una inferiore.
La
chiesa fu colpita da una bomba
durante un raid aereo degli
Alleati nel 1943, e danneggiata più
volte fino al 1945, quando una
grossa bomba causò il crollo
della volta del tetto. La
struttura fu così gravemente
danneggiata che si temette il
crollo dell'intero edificio.
Tuttavia le rovine vennero
stabilizzate e la cattedrale
ricostruita intorno al 1950. Dal
1972 al 1981, l'edificio fu
nuovamente ricostruito nella forma
tardo gotica del restauro del
1901.

L'imponente
facciata della cattedrale domina
il paesaggio urbano e la sua
storia è strettamente legata a
quella della città da oltre un
millennio. Le magnifiche torri
della cattedrale sono visibili da
qualsiasi punto dell'Altstadt
(centro storico). Percorrendo la
spaziosa navata centrale avrete
l'opportunità di ammirare le
navate laterali riccamente
decorate e con soffitti ad arco.
Entrando
nella struttura dal cortile, il
Domshof, è possibile apprezzare
tutta la bellezza dello stile
romanico e primo gotico. Si
ritiene che nell'anno 805 in
questo sito sia stata costruita
una chiesa in arenaria. La maggior
parte della cattedrale attuale è
stata realizzata nel XIII secolo,
come la navata centrale, il coro,
il transetto e la crociera in
stile primo gotico.
Dall'interno
della chiesa è possibile
osservare questo capolavoro
architettonico da un altro punto
di vista. Durante il periodo della
Riforma, nel XVI secolo, la chiesa
venne abbandonata e non riaprì
fino al 1638, quando divenne un
luogo di culto luterano.
Il
coro e i suoi stalli in legno sono
decorati da incisioni che
raffigurano scene della Bibbia.
Dopo
essere saliti sulla torre
meridionale della chiesa, dalla
cui guglia si gode di un
meraviglioso panorama della città,
si scende nelle cripte, che
appartengono ancora alla struttura
originale dell'XI secolo. Qui sono
conservati non solo l'antico
altare e il fonte battesimale in
bronzo, ma anche sculture,
reliquie ed epitaffi.

Si
procede quindi fino alla
Bleikellar, una cripta utilizzata
per immagazzinare il piombo. Nel
Medioevo si scoprì che questo
metallo conservava i corpi dei
defunti che venivano qui sepolti.
Oggi vi sono esposte otto mummie
in sarcofaghi con coperchio in
vetro trasparente, tra
gli altri, si trovano presenti una
contessa svedese ed un soldato che
in modo raccapricciante ma reale
tiene la bocca aperta come se
stesse urlando.
Nel
piccolo museo presente in una
delle cappelle laterali potrete
scoprire di più sulla storia e
sul restauro della struttura. Di
giovedì la chiesa ospita
esibizioni e concerti gratuiti.
Due
tradizioni interessanti sono
collegate alla cattedrale. Quando
un uomo raggiunge l'età di 30
anni e non è ancora sposato, deve
spazzare i gradini della
cattedrale fino a quando una
giovane donna non gli dia un bacio
e così lo liberi da quel compito.
A loro volta, le donne che
raggiungono il loro trentesimo
compleanno non sposate, vanno a
lucidare le maniglie della
cattedrale in compagnia di amici e
familiari fino a quando non
vengono liberate dal bacio di un
giovane uomo.
Un'ultima
nota, se vedete più di qualcuno
sputare per terra, sempre nello
stesso luogo, non pensate che sia
un atto rude e da maleducati, si
tratta infatti di una vera e
propria tradizione: sputtano ad
una pietra del pavimento
lastricato di piazza del Duomo, a
ricordo dell'esecuzione pubblica
(l'ultima) della famigerata
avvelenatrice di Brema, Gesche
Gottfried, vissuta tra il 1785 ed
il 1831; costei era nientemeno che
un serial killer di altri tempi,
che in 14 anni ha ucciso con
l'arsenico ben 15 persone, tra
genitori, due mariti, fidanzato e
figli. La sua storia è raccontata
in dettaglio nella Casa della
storia di Brema, nel quartiere di
Schnoor.
Böttcherstraße

La Böttcherstraße (via/strada
dei bottai) è una celebre via
della città, convertita in
via-museo tra il 1922 e
il 1931 su progetto
dell'architetto e scultore Bernhard
Hoetger (1874 - 1949)
e per volere del commerciante di caffè Ludwig
Roselius (1874 - 1943).
La via è una delle principali
attrazioni turistiche della città anseatica.
La
via rappresenta un caratteristico
esempio di espressionismo del
mattone.
La
via, che misura circa 110 metri,
è caratterizzata da edifici in laterizio,
in gran parte risalenti alla
ricostruzione del XX secolo,
ma che rispecchiano lo stile delle
città anseatiche A
questo va aggiunto lo stile espressionistico di Bernhard
Hoetger.
Gli
edifici lungo la via ospitano
piccoli negozi, un casinò,
un museo dedicato alla
pittrice Paula
Modersohn-Becker e altre
esposizioni.
L'ingresso
alla via è "segnato" da
un bassorilievo raffigurante
l'arcangelo Michele che
uccide il drago, opera di Bernhard
Hoetger.
La
via acquisì una notevole
importanza già nel Medioevo,
in quanto rappresentava il punto
di collegamento tra il centro
storico e il porto sul fiume Weser.
All'epoca, era la strada degli
artigiani, soprattutto dei
fabbricanti di botti, da cui il
nome.
Nel 1902 (o 1906),
un magazzino della via, risalente
al XIV secolo venne
acquistato da Ludwig
Roselius, proprietario di una
ditta di caffè (la
futura Hag).
Lo
stesso Roselius acquistò
in seguito anche tutti gli altri
edifici, che fece però demolire
per affidare all'architetto e
scultore Bernhard Hoetger un
progetto di ricostruzione, che fu
realizzato tra il 1922 e
il 1933 e che conferì
alla via l'aspetto che conosciamo
oggi.
Il
governo nazista decise
di conservare la via come esempio
di "arte degenerata".
Nel
corso della seconda guerra
mondiale, segnatamente nel 1944,
molti edifici furono distrutti o
gravemente danneggiati dai
bombardamenti. La
ricostruzione, almeno delle
facciate, avvenne nove anni dopo.
Nel 1989,
la via fu acquistata dalla Sparkasse
Bremen ("Cassa di
risparmio di Brema"), che
diede inizio ad un'opera di
restauro terminata nel 1999.
PUNTI
D'INTERESSE
Haus
des Glockenspiels
- La Haus des Glockenspiels ("Casa
del carillon"), opera di Bernhard
Hoetger, è una delle principali
attrattive turistiche della via,
in particolar modo alle ore 12, 15
e 18 quando risuona il carillon costituito
da numerose campane in ceramica
di Meissen.

Roselius
Haus
- Nella Roselius Haus, la
casa di Ludwig Roselius,
risalente al 1520 e
costruita secondo lo stile
chiamato "Jugendstil",
si trova una collezione di mobili
e dipinti appartenuta al
commerciante.
Il museo fu
inaugurato dallo stesso Roselius
nel 1928.
Paula-Modersohn-Becker-Haus
- La Paula-Modersohn-Becker-Haus
("casa di Paula
Modersohn-Becker), costruita tra
il 1926 e il 1927 secondo
lo stile Jugendstil, ospita
il Paula Modersohn-Becker
Museum, un museo dedicato
alle opere della pittrice
espressionista Paula
Modersohn-Becker (1876 - 1907),
artista attiva a Worpswede.
Haus
der 7 Faulen
Haus
Atlantis
- La "Haus Atlantis"
("Casa Atlantide") è
uno degli ultimi edifici eretti
nella via: risale infatti al 1930-1931.
Il nome dell'edificio fa
riferimento ad un gruppo di
utopisti che mettevano in
collegamento Atlantide con
l'isola tedesca di Helgoland.
Robison
Crusoe Haus
Haus
St. Petrus
Schnoor
Lo Schnoor
è un famoso quartiere storico del
centro città, composto da piccoli
edifici (molti dei quali a graticcio)
del XVI – XIX
secolo, miracolosamente scampati
alle distruzioni della seconda
guerra mondiale e restaurati
a partire dal 1958: si tratta
del più antico nucleo abitativo
della città.
Il
quartiere, in origine abitato da pescatori e
che, all'inizio del XX
secolo, era una delle zone più
povere della città, ha oggi un
carattere prettamente turistico e
gli edifici situati nelle strette
viuzze dello Schnoor ospitano
negozi (soprattutto di souvenir),
bar, alberghi e ristoranti.
Il
quartiere è caratterizzato da
strette viuzze, sulle quali si
affacciano degli edifici risalenti
per lo più al Classicismo (1800-1850)
e all'Istoricismo (1850 – 1890);
solo alcuni risalgono al Barocco (1700 – 1770)
e pochi al Rinascimento del
Weser (1550 e 1630).
Molte
denominazioni delle vie dello
Schnoor fanno riferimento ad un
uso passato, come ad esempio la Stavendamm,
il cui nome deriva dalla parola basso
tedesco Stave, che significa
“stanza” e si deve alla
presenza in loco di un bagno (ted. Badestube)
pubblico.
Tra
gli edifici più famosi e curiosi,
figura quello che ora ospita un
albergo con una sola stanza.
Lo
Schnoor si trova nella zona sud-orientale della
città, vicino al corso del fiume Weser e
nei pressi del Wilhelm-Kaisen-Brücke,
tra le vie Tiefer Osterdeich (la
strada lungo il Weser, con la
quale lo Schnoor è collegato da
un sottopassaggio chiamato
“Tunnel Schnoor-Tiefer”),
Altenwall e Balgebrückstraße.
Il
nome deriva dalla parola Schnoor o Snoor,
che significa “filo” e che fa
riferimento ad antichi lavori
manuali che si svolgevano in loco.
Le
prime notizie sul quartiere di
Schnoor si hanno nel XIII
secolo, quando ai margini dello
stesso venne costruito un convento
francescano, di cui rimane la chiesa.
Il
quartiere si sviluppò soprattutto
tra i secoli XVI e XVIII.
All'inizio
del XX secolo, lo Schnoor fu
abitato quasi esclusivamente dalle
persone povere della città e fu
quindi a rischio demolizione,
perché considerato alla stregua
di una “baraccopoli”.
Infine,
a partire dal 1958 – 1959,
iniziò un'opera di restauro.
PUNTI
D'INTERESSE
-
Bremer Gechichtenhaus
-
Schifferhaus
-
Spielzeugmuseum (“Museo del giocattolo”)
EDIFICI
PROTETTI
- Tra
gli edifici dello Schnoor
posti sotto tutela, vi sono:
- Schnoor
1 - 43
- Am
Landherrnamt 1 - 10
- Dechanatstraße
11, 13, 15
- Franziskanerstrasse
5 e 6
- Hinter
der Balge 1, 2, 5, 6, 9, 10
e 12
- Hinter
der Holzpforte 1 - 4, 8 e 20
- Hohe
Straße 1, 2, 3 e 15
- Kolpingstraße
2 - 4, 6, 7 e 9
- Lange
Wieren 12 e 13
- Marterburg
26 - 29b e 45 e i resti
delle mura cittadine
- Spiekerbartstraße
1 e 2
- Stavendamm
15
- Stavenstraße
7 - 12, 14 - 19
- Wüstestätte
1 - 11
Schütting

Lo Schütting è
l'edificio dei mercanti di
Brema, un tempo sede della
corporazione e negozio di
alimentari dei mercanti e dal 1849
sede della Camera di Commercio di
Brema. È stato dichiarato
edificio storico nel 1973.
Si
trova sul lato sud della piazza
del mercato di Brema, di fronte al municipio.
Le case
delle corporazioni denominate
Schütting esistono o esistevano
nel Bergen norvegese
(Scotting) così come a Lubecca, Lüneburg, Oldenburg (dal
1604), Osnabrück e Rostock.
Erano utilizzate non solo per
eventi e funzioni amministrative,
ma anche come alloggio per
mercanti stranieri. Il nome è
probabilmente correlato al verbo
del basso tedesco schütten,
inschütten =
"proteggere".
Prima
della costruzione dell'attuale Schütting,
i mercanti di Brema usarono, una
dopo l'altra, due case private
come sede delle corporazioni.
Acquistarono la prima nel 1425.
Era all'angolo tra Langenstrasse e
Hakenstrasse. Tuttavia, il municipio sulla
piazza del mercato era stato
costruito 15 anni prima. Gli Elterleute
des Kaufmanns ("genitori
di Brema") volevano essere
presenti sulla piazza del
municipio, che comprendeva sempre
più commercianti, ma per lungo
tempo principalmente proprietari
terrieri. Questo fu il motivo per
cui vendettero nuovamente la casa
in Langenstrasse, nel 1444, e
nello stesso anno acquistarono una
casa sulla proprietà dell'odierno
Schütting, che in precedenza era
appartenuta alla famiglia
Hemeling, rappresentata nel
consiglio, che possedeva altre
case sulla piazza del mercato. Si
trovava di fronte all'allora nuovo
municipio tra piazza del
Mercato e Balge. Si chiamava Schütting già
nel 1444.
Nel
1451 i "genitori" si
dotarono di nuovi statuti e
poterono quindi partecipare più
intensamente alla politica. La
proprietà dello Schütting fu
ampliata nel 1513 con l'acquisto
di cinque botteghe confinanti.
Durante la rivolta dei 104 uomini,
i "genitori" dovettero
cedere lo Schütting alla città.
I Centoquattro assunsero anche la
gestione delle boe nel basso
Weser. Dalla sconfitta dei
Centoquattro, i genitori ne
uscirono rafforzati.
Ora
i mercanti di Brema avevano la
loro sede della corporazione, più
moderna e più grande, costruita
dal costruttore di Anversa Johann
den Buschener dal 1537 al 1538. Ci
furono speculazioni sul motivo del
contratto fatto con un artigiano
esterno, che non dovrebbe essere
stato un personaggio famoso nella
sua professione, poiché ricevette
solo circa un terzo di quanto
normalmente percepito dai
costruttori di Brema.
Il
design artistico delle facciate
andò alle lunghe per motivi
finanziari. Solo il frontone a
gradini sul lato ovest venne
creato dallo stesso Buschener,
stilisticamente al confine tra il tardo
gotico e il rinascimentale. Tre
porte al centro del piano e una
quarta al di sopra, da cui pendeva
la gru, ricordano l'uso dei tre
piani sottotetto come deposito.
Anche
il portale sulla piazza del
mercato fu completato nel 1538.
Non era ancora al centro, ma nel
secondo asse della finestra da
sinistra, e aveva una rampa di
scale diritta che scendeva verso
la piazza. Su entrambi i lati
c'era un basso porticato
antistante il seminterrato,
probabilmente utilizzato per le
bancarelle. Il frontone est venne
creato dallo scalpellino di Brema
Karsten Husmann nel 1565. Incarna
il più puro stile rinascimentale.
Il
progetto della facciata sulla
piazza del mercato, tramandato in
illustrazioni, risale agli anni
novanta del Cinquecento. Lüder
von Bentheim fu almeno coinvolto
come fornitore dell'arenaria.
Lievi irregolarità nella
spaziatura degli assi delle
finestre lasciano aperta la misura
dell'edificio precedente demolito.
Dal 1595 la facciata sulla
piazza del mercato aveva sette
cornici continue, una delle quali
divideva orizzontalmente le
aperture delle finestre dei due
piani principali. C'era un medaglione sopra
ogni finestra che dava sulla
piazza.
Al
di sopra dell'asse centrale della
finestra, che all'epoca era ancora
privo di porte, il tetto era
provvisto dell'abitazione ancora
esistente (o restaurata), il cui
timpano riprende la forma
tardogotica dell'arco inflesso.
Anche i sei abbaini distribuiti su
due altezze sul tetto spiovente
hanno questa forma. Quando vennero
creati, formarono la controparte
di sei abbaini distribuiti in modo
simile a forma di arco inflesso
sul pendio del tetto del
municipio.
Nel XVIII
secolo, Teofilo Wilhelm Freese
spostò l'ingresso al centro nel
1756. All'inizio era semplicemente
incorniciato e di nuovo aveva solo
una singola rampa di scale. I
medaglioni sopra le finestre
scomparvero e rimasero solo tre
delle cornici continue, sotto ogni
fila di finestre e sotto la
grondaia.
A
metà del XIX secolo le
botteghe in cui era stata
trasformata la galleria furono
rimosse. Questo creò lo spazio
per una doppia rampa di scale.
Nel
complesso, il semplice design
della facciata, che è stato
creato in epoca barocca, è stato
mantenuto fino alla fine del XIX
secolo. La Camera di Commercio,
come ente successore della
corporazione dei mercanti, voleva
un maggiore splendore.
L'ingresso,
con un pomposo portale
neobarocco, fu progettato da Max
Salzmann ed eseguito da Ernst
Ehrhardt. La piattaforma
antistante venne allargata alla
larghezza dell'asse di una
finestra a tre e le due ali della
scala vennero spostate di
conseguenza. Gran parte del
rivestimento in arenaria venne
rinnovato. Vennero poi restaurate
le cornici che dividevano le cavità
delle finestre fino al 1756. Come
innovazione, vennero inseriti
cartigli cesellati sopra le
finestre al piano terra e frontoni
ornamentali sopra quelle al primo
piano.
Sul
portale principale venne inserita
una iscrizione in basso tedesco
sopra l'arco a tutto sesto nel
1899:

Nella
città anseatica di Brema e oltre,
i mercanti dovevano osare e
vincere. Questo motto ("fuori
e dentro - sfida e vinci ”)
dei mercanti di Brema proviene dal
sindaco Otto Gildemeister (1823–1902).
L'edificio
con i suoi splendidi interni e
preziosi arredi andò distrutto
dal fuoco, innescato da un
bombardamento, il 6 ottobre 1944
lasciando in piedi soltanto i muri
perimetrali. Quando la
ricostruzione fu completata, nel
1956, il frontone fu ripristinato
nella sua vecchia forma,
eliminando gli abbaini sul lato
della piazza del mercato, mentre
l'interno fu ridisegnato. Già nel
1951 la Camera di Commercio poté
riprendere l'attività al
pianterreno dello Schütting. Nei
successivi cinque anni, una
seconda fase costruttiva provvide
al rifacimento delle stanze del
primo piano. Nel 2009 la
facciata e il tetto in rame sono
stati restaurati assieme agli
abbaini. L'azienda Johann Osmers
è stata premiata per questo
lavoro nel contesto del Premio per
la conservazione dei monumenti di
Brema 2010.
Dal
1451, con l'ordinanza del 10
gennaio 1451, entrò in vigore un
regolamento sui rapporti tra i
mercanti e la municipalità.
Questa data è considerata quella
di nascita della Camera di
Commercio di Brema, che fino al
1849 era conosciuta come
"Collegium Seniorum". Da
allora la Camera di Commercio ha
assunto la rappresentanza dei
commercianti.
La
prima caffetteria nell'area di
lingua tedesca fu costruita a
Brema nel 1673, anche se in quale
luogo esattamente non è
documentato. Potrebbe essere stata
nello Schütting o in una delle
case circostanti sulla piazza del
mercato. Dal 1679 c'era una
caffetteria documentata sulla
facciata principale dello Schütting.
Lo
Schütting è ancora la sede dei
mercanti e della Camera di
Commercio di Brema. Il
tradizionale Club zu Bremen ha
le sue stanze nel seminterrato.
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