Cattedrale di Colonia
Germania

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1996
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Basilica di San Gereone

Basilica di San Gereone (Basilika Sankt Gereon), è la chiesa più antica di Colonia, le cui fondazioni risalgono al IV secolo. La chiesa odierna fu realizzata a più riprese dal 1069 fino al 1227. Presenta una struttura a pianta centrale decagonale, risalente alla costruzione romana, e mescola forme tardo romaniche e primo-gotiche. Dal 1920 è basilica minore.

In origine era un antico martyriumsacello cristiano, legato alla storia di Gereone di Colonia, il Santo a cui è dedicata la chiesa. Le fonti raccontano che Gereone fosse un soldato romano della legione tebana composta da circa 50 uomini. Rifiutandosi di uccidere dei cristiani, e quindi disobbedendo agli ordini dell'imperatore Massimiano, essi furono uccisi.

La leggenda vuole che il sacello, a pianta ovale, venne fondato nel IV secolo da Sant'Elena, madre di Costantino il Grande e che faceva parte del palazzo di Graziano e Valentiniano II.

La chiesa fu voluta dal vescovo Anno nel 1069, che iniziò la trasformazione dell'edificio con la costruzione della parte orientale, terminata con l'abside semicircolare stretta fra due torri, eretta fra il 1156 e li 1191.

Dal 1219 si pose mano al corpo centrale, ampliando e sopraelevando fino ai 48 metri attuali la base decagonale a nove absidiole di epoca romana. Il cantiere fu realizzato a più riprese fino al 1227 e rappresenta un capolavoro dell'architettura tardo-romanica. È considerato il miglior esempio di costruzione a pianta centrale dopo la Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli e prima della Cupola del Brunelleschi.

L'edificio è incentrato sul corpo centrale decagonale dalla copertura conica. È fiancheggiato da quattro torrette cilindriche, probabilmente a sostegno della navata unica, e spessi contrafforti con archi rampanti.

Sul lato est vi è un lungo presbiterio terminante con abside semicircolare decorata da due ordini di arcature cieche e coronata da una galleria. La dominano due torri quadrate gemelle.

Sul lato ovest l'ingresso è preceduto da un nartece.  

L'interno tutto focalizzato sul corpo centrale, è diviso in quattro livelli. Sopra le absidiole romane corre il matroneo con aperture ora a bifore ora a trifore. Più in alto sono due ordini di finestre con vetri policromi, più piccole quelle basse, decisamente più slanciate e gotiche quelle alte. Anche le absidiole al piano terra portano finestre gotiche dalle grate ferree molto elaborate. I pilastri a fascio tra le absidiole formano alti archi ogivali al terzo livello, e salgono fino a raccordarsi ai costoloni della volta.

La grande volta costolonata, dipinta in rosso, presenta la forma decagonale della pianta ed ha le dimensioni di 21 metri per 16,9 ed è alta 34,55 metri. Il colore della pietra è, di base, ocra ma pietre più scure grigie o rosse sono disseminate su tutte le superfici, colonne e lesene.

Il presbiterio, a navata unica coperta da volte a crociera, termina nell'abside a due ordini di arcate cieche. Nel catino è un affresco raffigurante Cristo in Maestà e nelle arcate San Gereone e i Martiri della Legione tabella, della seconda metà del XII secolo.

Sotto il presbiterio, rialzato, si apre la cripta divisa in tre navate e due parti distinte che custodisce le reliquie dei re Magi. Nella parte orientale, dell'XI secolo, è un pregevole pavimento in mosaico del XII secolo con scene della Storia di Sansone e Dalila.  

Nel matroneo del corpo decagonale della chiesa si trova l'organo a canne Josef Weimbs Orgelbau opus 277, costruito nel 2001. A trasmissione mista, meccanica per i manuali e il pedale, elettrica per i registri, ha 36 registri su tre manuali e pedale.

Un secondo strumento è collocato nella terza campata del coro, in due corpi sovrapposti aggettanti, opus 1070 della ditta Klais, risalente al 1954; a trasmissione elettropneumatica, ha 16 registri su due manuali e pedale.

Nella cripta vi è un altro organo, realizzato nel 1967 da Franz Breil e dotato di 8 registri su due manuali e pedale. L'organo è a trasmissione meccanica ed è collocato a pavimento all'inizio della navata laterale destra.

Sulla parete destra del coro si trova un secondo organo, più piccolo di quello maggiore, anch'esso costruito nel 2001 dalla ditta organaria Josef Weimbs Orgelbau. A trasmissione mista, meccanica per i manuali e il pedale, elettrica per i registri, ha tre tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera di 30.

Grande Chiesa di San Martino

La Grande Chiesa di San Martino  (Groß St. Martin) è una delle dodici grandi chiese romaniche di Colonia. Si trova nel centro storico ed è circondato da edifici residenziali e commerciali degli anni '70 e '80. Fino alla secolarizzazione del 1802 la chiesa era la chiesa dell'omonima abbazia benedettina

La Basilica a tre navate con il suo Coro a forma di trifoglio e la Crociera, sormontata da una torre quadrata di con quattro torri angolari è uno dei punti di riferimento più suggestivi nel panorama della città sulla riva sinistra del Reno.

La basilica fu costruita nel XII secolo nella Rheinvorstadt, un'ex isola del Reno, sulle fondamenta di edifici romani. Per diversi secoli è stata la chiesa abbaziale dell'omonimo monastero benedettino; dopo la secolarizzazione del monastero del 1802, nel XIX secolo e poi nel XX secolo, la chiesa venne utilizzata come chiesa parrocchiale.

Gli attacchi aerei, durante la seconda guerra mondiale. hanno devastato la chiesa. La torre è stata ricostruita fino al 1965. I lavori di ricostruzione sono proseguiti fino al 1985

La chiesa fu consacrata 40 anni dopo la fine della guerra.

Dal 2009, la chiesa, aperto ai credenti e ai visitatori, è stata affidata ad un nuovo ordine, la Fraternità monastiche di Gerusalemme, sia maschile che femminile, fondato nel 1975.

La designazione "grande" di San Martino la distingue dalla chiesa del mercato notevolmente più piccola e forse più antica, dedicata anche a San Martino, di cui si è conservata solo la torre e che è conosciuta come "piccola" San Martino.  

Chiesa di San Pantaleone

La chiesa di San Pantaleone (Kirche St. Pantaleon) venne edificata nella parte meridionale del centro storico della città.

ChiesaSanPantaleone2.jpg (331062 byte)La chiesa è una delle dodici grandi basiliche romaniche della Città e venne consacrata al martire greco Pantaleone e ai santi Cosma e Damiano. Essa sorgeva fuori dalla Città antica, in un insediamento di periferia. Resti di edifici romani sono stati trovati sotto il coro e fuori dal complesso. Ricerche stratigrafiche hanno portato alla luce tombe dei secoli V e VII. Sono state ritrovate anche tombe trapezoidali del periodo merovingio.  

Le più antiche testimonianze sulla presenza di una chiesa in quel luogo sono dell'866. Nel 957 il vescovo Bruno di Colonia, fratello dell'Imperatore Ottone I di Sassonia, fondò la chiesa, a croce greca con abside rotonda e un'abbazia benedettina annessa.

Tra il 966 e il 980 venne aggiunto il corpo occidentale, capolavoro dell'Arte ottoniana, anch'esso a croce greca, con westwerk e una possente torre quadrata sulla crociera.

Con l'Imperatrice Teofano, moglie di Ottone II di Sassonia, il westwerk fu ampliato e fu decorato con sculture. Il sarcofago contenente le spoglie dell'Imperatrice è tuttora esposto nella cappella nord del westwerk. La chiesa era terminata nel 1002.

Nel 1237 qua venne composta la Chronica sancti Pantaleonis.

Altri interventi furono effettuati nei secoli successivi. La chiesa che si ammira oggi è il risultato dei recenti restauri effettuati a seguito dei gravi danni subiti durante la Seconda guerra mondiale.  

Il westwerk si compone di una struttura trasversale, specie di transetto occidentale, con due torri scalarie a base ottagonale e cilindriche nella parte superiore. Al centro, vi è una torre quadrata molto grande, che occupa tutto lo spazio tra le due torri scalarie. I bracci dei transetti si presentano, all'esterno, come cubi compatti, conferendo alla struttura essenzialità e stabilità.

L'interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate. Sono da notare il matroneo o tribuna, del corpo occidentale, in passato utilizzata anche come corte di giustizia e aula imperiale, e il ricco tramezzo in stile gotico fiammeggiante del primo '500 che separa la navata centrale dal coro. Il soffitto è a cassettoni dipinti con colori vivaci. Le pareti spoglie della navata centrale hanno come decorazione archetti abbozzati sono sopra le arcate. Pilastri, semplici verso la navata centrale, e sporgenti con semicolonne verso le navate laterali, reggono gli archi. Le strutture portanti, pilastri ed archi, sono in pietra grigia, il resto intonacato bianco. La tribuna sul lato occidentale è in pietra bicolore beige e rossa con un bellissimo matroneo su tre lati, molto profondo.

Sopra lo jubé gotico, che separa la navata dal presbiterio, si trova l'organo a canne della chiesa, costruito nel 1963 dalla Johannes Klais Orgelbau (opus 1241). Lo strumento ha 35 registri; la sua consolle dispone di tre tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera di 30.

 Chiesa del Corpus Domini

Le suore orsoline giunsero a Colonia, provenienti da Liegi, nel 1639 e nel 1671 acquistarono, nella Machabäerstraße un terreno, sul quale dal 1673 al 1676 eressero il loro convento così come dal 1693 al 1695 fecero erigere una scuola per giovani fanciulle.

La chiesa del convento venne costruita dal 1709 al 1712 su progetto dell'architetto italiano Matteo Alberti e il 16 ottobre 1712 essa fu consacrata dal vescovo di Colonia Johann Werner de Veyder.

La sede delle Orsoline venne distrutta nel corso della seconda guerra mondiale. Convento, pensionato ed edificio scolastico vennero in seguito ricostruiti. 

Nell'interno della chiesa del Corpus Domini dell'iniziale ricco e storico arredo barocco sono rimasti solo i rilevi a stucco dell'arco trionfale, mentre il rimanente è moderno. Una radicale ristrutturazione dell'interno ebbe luogo nel 1997/98

Nel 2003 venne installato nella chiesa l'altare maggiore barocco (1703) dell'antica chiesa di Santa Colomba. Il 19 gennaio 2007 venne consacrato il nuovo altare per le celebrazioni, più semplice, da parte dell'arcivescovo di Colonia, cardinale Joachim Meisner.

La chiesa funge attualmente chiesa delle scuole orsoline di Colonia e come spazio per concerti e per esercitazioni musicali da parte della vicina Scuola di Musica di Colonia.  

L'esterno della chiesa del Corpus Domini è caratterizzato dalla facciata. Essa è affiancata dai due campanili ottagonali, con alta copertura in ardesia terminante con una lanterna sormontata da una croce in ferro battuto. Il prospetto termina con un frontone semicircolare, sorretto idealmente da un cornicione poggiante su quattro lesene ioniche lisce. Al centro, vi è il portale, sormontato da una nicchia all'interno della quale si trova una scultura raffigurante un ostensorio; in ciascuna delle due nicchie laterali, si trova un angelo in adorazione dell'Eucaristia.

All'interno, la chiesa il modello delle chiese veneziane a navata unica del XVII secolo. Esso si compone di una breve navata terminante con un'abside semicircolare di sezione minore. La navata è coperta con volta a botte lunettata e in ciascuna delle due pareti laterali si aprono due grandi monofore a tutto sesto strombate intervallate da coppie di lesene ioniche; a metà della parete di destra si trova il pregevole pulpito ligneo, mentre sulla parete opposta vi è una statua della Madonna col Bambino.

Nell'abside, alle spalle del moderno altare post-conciliare, vi è quello barocco, proveniente dall'antica chiesa di Santa Colomba. Esso, privato della mensa, è in marmo bianco e nero, con ciborio sorretto da otto colonne corinzie con i capitelli dorati. Al centro, vi è il tabernacolo, affiancato da due angeli in adorazione.

Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne Ahrend opus 161, costruito nel 2002. Lo strumento è a trasmissione meccanica ed ha una consolle a finestra con due tastiere di 53 note ciascuna ed una pedaliera di 29 note. L'organo è racchiuso all'interno di una cassa lignea geometrica, con mostra in più campi composta da canne di principale.

Chiesa dell'Assunta

La Chiesa dell'Assunta (St. Mariä Himmelfahrtskirche) è una parrocchiale cattolica di Colonia.

Unico edificio controriformista in città, è la chiesa più importante di Colonia dopo il Duomo. Sorge su Marzellenstraße, nei pressi della Stazione centrale. Il pulpito del 1634.

La chiesa, dedicata all'Assunta venne eretta per l'annesso Collegio gesuitico. La costruzione iniziò a partire dal 1618 su progetto dell'architetto Christoph Wamser, che la concepì in uno stile ancora goticizzante. Nel 1623 gli successe Valentin Boltz che si occuperà dell'interno. Venne consacrata già nel 1629 e terminata solo nel 1678.

Nel 1715 venne rifatto il Collegio gesuitico annesso.

Nel 1794 viene secolarizzata dai rivoluzionari francesi, che la trasformano in Tempio della Decade. Salvata dalla distruzione da un gruppo di cittadini al seguito del consigliere municipale Laurenz Fürth, dopo il Concordato del 1801 la chiesa viene di nuovo consacrata e aperta al culto cattolico; e nel 1803 venne elevata a parrocchiale.

Soffrì molto durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, e venne restaurata fra il 1949 e il 1979. Il Collegio gesuitico è sede del Vicariato generale dell'Arcidiocesi di Colonia.

Pur essendo costruita nel XVII secolo, in piena Controriforma, dove dominava lo stile barocco, la chiesa si presenta in un ibridi stile gotico, con elementi romanici e influssi barocchi. La grande facciata ne è l'esempio: chiusa fra due torri romaniche, aperta da un grande polifora gotica e sormontata da un timpano barocco. All'estremità orientale, addossata all'abside, è il massiccio campanile di stile romanico con copertura barocca.

L'interno è a pianta basilicale con profondo coro, e si presenta diviso in tre navate da alti arconi ogivali su pilastri cilindrici nei quali, a mezz'altezza, sono ricavati i matronei. Chiudono l'ambiente elaborate volte gotiche reticolate.

Se l'architettura ha un carattere gotico, l'arredamento è fastosamente barocco. Ai pilastri della navata centrale sono poste le statue degli Apostoli, e fra esse spicca il ricchissimo pulpito del 1634.

L'altar maggiore, in legno dorato, venne eseguito nel 1628 per volere del principe-arcivescovo Ferdinando di Baviera, e realizzato a Colonia dal laboratorio di Valentin Boltz. Composto su tre livelli, è alto ben 22,5 metri e si ispira a quello della gesuitica Chiesa di San Michele di Monaco di Baviera. Fra statue di Santi, profeti e angeli termina col gruppo della Madonna in Gloria fra Mosè ed Aronne

Dietro l'altare, una struttura su tre piani permette di scambiare le tele in funzione della liturgia. Pregevole anche il tabernacolo, quasi tutto originale, a forma di tempietto con colonne tortili e cupola, dotato dell'Expositorium. A forma di rullo centrale un meccanismo a manovella lo fa ruotare per mostrare il Santissimo Sacramento contenuto all'interno e sormontato dal gruppo di Dio padre fra le nuvole. Contemporaneamente il movimento sposta i due angeli-candelabri frontali.

Sinagoga Roonstrasse di Colonia

Sinagoga Roonstrasse di Colonia. Imponente costruzione in stile neobizantino. Inaugurata nel 1899, è una delle pochissime sinagoghe monumentali della Germania ad essere sopravvissuta alle distruzioni del periodo nazista e il centro della rinata comunità ebraica della città.

La comunità ebraica di Colonia, cresciuta rapidamente nell'Ottocento, disponeva nel periodo pre-nazista di 7 sinagoghe. La sinagoga Roonstrasse, completata nel 1899 in stile neoromanico, era la più imponente e monumentale, superando nelle sue dimensioni la Sinagoga Glockengasse, inaugurata nel 1861 in stile moresco.

Sinagoga2.jpg (219720 byte)Tutte le sinagoghe di Colonia e della Germania intera furono devastate e incendiate dalle milizie naziste nella notte dei cristalli del 1938. Anche la Sinagoga Roonstrasse subì danni ingenti, ma non fu demolita. Nel 1945, al termine della guerra, si trovò così ad essere una delle poche sinagoghe monumentali della Germania ad essere sopravvissuta alle distruzioni del periodo nazista, assieme alla Sinagoga Rykestrasse di Berlino, alla Sinagoga Westend o alla Sinagoga di Augusta.

Dopo un lungo periodo di abbandono, la sinagoga Roonstrasse fu ricostruita nelle sue forme originarie tra il 1957 e il 1959. Oggi (conosciuta semplicemente come la sinagoga di Colonia) è il centro della vita della ricostruita comunità ebraica di Colonia, ospitandone anche gli uffici comunitari e un ristorante kosher.

Il 19 agosto 2005, la sinagoga accolse la visita di Papa Benedetto XVI. Fu la seconda sinagoga ad essere visitata da un Papa dopo la storica visita di Papa Giovanni Paolo II al Tempio Maggiore di Roma del 13 aprile 1986.  

Chiesa di Sant'Engelberto  

Vierscheibenhaus

Chiesa di Sant'Andrea, è un esempio di chiesa tardo romanica con vari elementi gotici. Nella chiesa è presente il sarcofago di Sant'Alberto Magno, maestro di San Tommaso d'Aquino.

Chiesa dei Santi Apostoli, è stata fondata nell'XI secolo, la basilica possiede 3 navate ed è stata ampliata nel 1200 a seguito di un incendio. Nella chiesa sono presenti molte opere d'arte dei secoli successivi.

Chiesa di Santa Cecilia risale al IX secolo ed è sede del museo Schnütgen, che ospita un'importante collezione di arte medievale.

Pretorio Romano - Si trova nel centro storico sotto un palazzo spagnolo, fu scoperto dopo la seconda guerra mondiale. Si possono visitare i resti del palazzo del pretorio e un tratto del sistema fognario romano, oltre a vari reperti ritrovati nella zona

Varie rovine romane sono presenti nella città: tratti di mura, pezzi di acquedotti e rovine, una torre del I secolo d.C., i resti della porta davanti al duomo e una palestra sotto la chiesa di Gross St. Martin.  

Municipio

Il municipio di Colonia (Kölner Rathaus) è un edificio storico della città che sorge nel quartiere di Innenstadt, e si affaccia su uno slargo della Bürgerstrasse, la Rathausplatz (Piazza del Comune), vicino all'Alter Markt (Piazza del Mercato Vecchio).

Ospita parte del governo della città, tra cui il consiglio comunale e l'ufficio del sindaco. Costituisce il più antico municipio della Germania, con una storia documentata lungo circa 900 anni. La storia del suo consiglio nel corso dell'XI secolo è un esempio importante per l'acquisizione delle autonomie comunali delle città medievali.

Oggi si presenta come un grande complesso di edifici costituito da varie strutture aggiunte progressivamente in diversi stili architettonici in un lasso di tempo compreso fra il XIV e il XVII secolo, con l'aggiunta moderna dell'ala del XX secolo. Venne in gran parte ricostruito dopo la guerra.

Il municipio si trova sul sito dell'antico Pretorio romano, che fino al 475 fu sede del governatore romano della Germania Inferiore. In seguito il pretorio divenne la residenza dei Re merovingi fino 754, ma l'edificio venne infine distrutto da un terremoto nel tardo VIII secolo. Nel 795, sotto il vescovo Ildeboldo (784-818), Colonia venne elevata ad Arcidiocesi, e nella zona intorno al vecchio pretorio si insediarono ricchi mercanti patrizi e la comunità ebraica di Colonia, molti dei quali sotto immunità del re.

Nel 953 Bruno il Grande (poi San Bruno), fratello minore dell'imperatore Ottone I di Sassonia diventa arcivescovo di Colonia. Con lui, la dinastia ottoniana mise a capo del governo laico cittadino un ecclesiastico. Ma questo potere entrò in diretto conflitto con la classe borghese emergente: i conflitti armati nel 1074 e del 1096 portarono alla formazione di un Comune e delle prime strutture comunali, base per l'autonomia urbana. Al fine di consolidare i loro diritti economici e politici, i borghesi di Colonia si costituirono in Corporazioni, in particolare il Richerzeche. Nella guerra di successione del 1106 tra l'imperatore Enrico V di Franconia e suo padre l'imperatore Enrico IV, questi ultimi si opposero deliberatamente all'arcivescovo, guadagnando vantaggi sull'espansione territoriale della città nel corso degli anni successivi. Colonia era all'epoca una delle maggiori città commerciali d'Europa e la più grande città della Germania, la sua popolazione passò gradualmente da una società prevalentemente feudale a quella di liberi cittadini. I documenti degli anni 1135 e 1152, hanno registrato una domus in quam cives conveniunt, "una casa in cui i cittadini si riuniscono", riferendosi alla prima sala del consiglio istituito, presso la sede odierna del municipio.

Entro il 1180, i cittadini di Colonia vinsero un'altra battaglia legale contro l'arcivescovo Filippo von Heinsberg, per un'ulteriore estensione delle mura civiche. Inoltre con la Battaglia di Worringen del 1288, Colonia divenne indipendente dagli arcivescovi elettori guadagnandosi l'Immediatezza imperiale, e si resse ufficialmente a città libera dell'Impero il 9 settembre 1475. 

Nel 1388 Papa Urbano VI, firmò la Carta per la fondazione dell'Università di Colonia, la prima università d'Europa stabilita dalla cittadinanza. Il 14 settembre 1396 entrò in vigore la Costituzione di Colonia dove le corporazioni cittadine (Gaffeln e Zünfte) assunsero il potere nel consiglio. Seguendo la tradizione di consoli romani, il Consiglio era guidato da due borgomastri eletti (sindaci). Questa forma governativa continuò fino al 1797, quando il Consiglio e la costituzione vennero sostituiti col Codice Napoleonico prima, e il codice civile poi. Dal 1815 il consiglio comunale è guidato da un Oberbürgermeister.  

Il primo municipio venne eretto nel 1135 in stile romanico. A partire dal 1330 l'edificio venne interamente rifatto in stile gotico, poi ampliato, modificato e ricostruito dopo la Seconda guerra mondiale.

La parte più antica dell'odierno municipio è il cosiddetto Saalbau, "edificio della sala", risalente all'epoca gotica. Prende il nome dalla Hansasaal, il grande salone che occupa l'intero piano superiore.

Il Salone dell'Ansa (Hansasaal), con volta lignea a carena di nave misura 30 metri di lunghezza, 7,6 di larghezza e 9,58 di altezza. In origine detta "Langer Saal" (Sala lunga), venne ribattezzata "Hansasaal" in occasione di un'importante riunione delle città confederate della Lega Anseatica, che vi si tenne il 19 novembre 1367. In quell'occasione si prese la decisione di ribellarsi ed entrare in guerra contro le mire espansionistiche del re danese Valdemaro IV. La guerra portò alla vittoria del 1370 e al conseguente Trattato di Stralsund che sancì la fine del predominio danese sulle regioni del Baltico. Si accede alla Hansassal attraverso un bel portale intarsiato del 1600 opera di Melchior von Reidt. All'interno della sala, notevoli sono le statue di pietra dei Nove Prodi poste sulla parete di fondo nord; opera del 1410. Originariamente, alla parete di fondo sud, erano poste le otto statue dei Profeti, coeve ai prodi, oggi conservate nell'adiacente Ratskapelle, cappella del 1426. Il salone e la cappella andarono completamente bruciati durante la guerra e ricostruiti fedelmente.

Sotto la torre civica si apre la Senatssaal (Sala del Senato) dal soffitto ligneo seicentesco. Pregevoli sono un portale e i banconi lignei, opere a intarsio eseguite fra la fine del XVI secolo e il 1602 dal mastro scultore Melchior von Reidt (o Raedt) da Magonza.

Fra il lato posteriore (orientale) del municipio e la torre civica si apre il grazioso Löwenhof, "Cortile del Leone", costruito nel 1540-41 da Laurenz von Kronenberg. Il nome ricorda la leggendaria battaglia del sindaco Gryn contro un leone, manifestazione allegorica della Forza del Consiglio che simbolicamente fa riferimento agli scontri tra le parti rivali del governo cittadino: Curia/Arcivescovo e cittadinanza/Consiglio. Le logge presentano volte crociate gotico-rinascimentali e i parapetti sono ornati da altorilievi in pietra con teste di imperatori e figure mitiche fra fogliami. Sotto il portico del lato occidentale è la Petersbrunnen, fontana in alabastro del 1622.  

La costruzione della Ratsturm, (Torre del Consiglio) venne commissionata dalle corporazioni di Colonia il 19 agosto 1406, e venne eretta in stile gotico fra il 1407 e il 1414. Si compone di cinque piani, di cui i primi tre a pianta quadrata e gli ultimi due ottagonali. Con l'appuntito tetto raggiunge un'altezza di 61 metri, e all'ultimo piano vi era il Kure, il posto di guardia della sentinella del fuoco. Nelle sue fondamenta è ricavata la cosiddetta Ratskeller (cantina del Consiglio). Aveva principalmente lo scopo di archivio, ma in uno dei piani più bassi ospita anche la Senatssaal (Sala del Senato).

La ricca decorazione esterna presenta belle finestre gotiche, pinnacoli e una serie di 124 statue di personaggi storici. Esposte per secoli agli agenti atmosferici, nel 1800 gran parte della statuaria era andata quasi completamente perduta. Circa un'ottantina vennero sostituite nei primi anni del '900; ma ancora una volta andarono distrutte in gran parte dai bombardamenti della guerra. Tra il 1988 e il 1995 la torre civica venne completamente restaurata. Dal 1958 la torre del municipio è stata dotata di un carillon di 45 campane che suona quattro volte al giorno.

La Rathauslaube (Loggia rinascimentale) venne eretta in stile rinascimentale, a sostituzione del precedente portico medievale, tra il 1569 e il 1573. Il progetto si deve a Wilhelm Vernukken da Kalkar, che si ispirò al celebre architetto e scultore Cornelis Floris de Vriendt di Anversa

È alta 15 metri e si erge su due piani composti in cinque campate. Il livello inferiore funge da ingresso e scalone al municipio, e la loggia come balcone per la sala principale del Consiglio (Hansasaal), al piano superiore. 

Dal balcone il Consiglio annunciava quotidianamente le sue decisioni nel cosiddetto Morgenansprachen, il "Discorso del mattino".

Addossate ai pilastri dei cinque archi, sia nel portico terreno che nella loggia superiore, vi sono delle colonne corinzie. Sopra il portico un fregio porta i medaglioni con teste di imperatori romani. Le decorazioni del parapetto del primo piano mostrano riferimenti alla leggendaria battaglia del sindaco Hermann Gryn contro un leone.

Nell'edicola dell'attico vi è la statua della Giustizia.

La loggia venne fedelmente ricostruita dopo i gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale.

Di fronte al palazzo comunale, sul lato nord-occidentale della Rathausplatz, il consiglio comunale volle erigere un edificio in stile rinascimentale olandese destinato a riunioni e feste. I lavori si svolsero fra il 1608 e il 1615. Assunse il nome odierno di Spanischer Bau (Edificio spagnolo) nel 1623, quando divenne sede della Lega spagnola durante il periodo della guerra dei Trent'anni. Dopo essere stato pesantemente danneggiato nel 1942, l'edificio è stato completamente ricostruito nel 1953.  

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