Cattedrale di Colonia
Germania

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1996
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Colonia è la città più grande del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. È considerata la capitale economica, culturale e storica della Renania, quasi completamente ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.  

Nel 39 a.C. la tribù degli Ubi si accordò con le autorità romane per insediarsi sulla sponda sinistra del Reno; l'insediamento prese allora il nome di Ara Ubiorum o Oppidum Ubiorum, divenendo poi un'importante base militare romana. Nel 49 Agrippina minore, moglie dell'imperatore Claudio e figlia di Germanico, chiese che il villaggio in cui era nata fosse innalzato al rango di colonia: fu allora istituita Colonia Claudia Ara Agrippinensium ("la colonia di Claudio e l'altare di Agrippina") o, più semplicemente, Colonia Agrippina. Nell'80 fu costruito un acquedotto, l'acquedotto Eifel, uno dei più lunghi dell'Impero romano, con una portata di 20000 m³ di acqua al giorno. Dieci anni dopo la colonia divenne la capitale della provincia romana della Germania inferiore, raggiungendo una popolazione di 45 000 abitanti.

Nel III secolo appena 20 000 persone abitavano nella città e nei suoi dintorni. Nel 260 il generale ribelle Postumo fece di Colonia la capitale del suo Impero delle Gallie, che includeva i territori nord-occidentali dell'Impero romano; lo stato fondato da Postumo durò, però, solo quattordici anni. Nel 310 l'imperatore Costantino I fece costruire un ponte sul Reno, difeso da un forte posto sull'altra sponda e noto come castellum Divitiae (il moderno sobborgo di Deutz).

Fu a Colonia, l'undici agosto del 355, che il magister militum Claudio Silvano (di origini franche) si fece proclamare imperatore dalle sue truppe, venendo ucciso dopo 28 giorni. A seguito dell'omicidio i Franchi assediarono Colonia per 10 mesi: catturata, fu ripresa alcuni mesi dopo dal futuro imperatore Giuliano.

Infine, nel 455 i Franchi Sali conquistarono Colonia definitivamente e ne fecero la propria capitale.

La sua posizione sulle rive del Reno (Rhein in tedesco), in prossimità di uno dei principali itinerari commerciali fra Europa orientale ed occidentale, rese la sua fondazione di importanza capitale. Nel Medioevo, inoltre, crebbe la sua importanza come centro ecclesiastico, d'arte e di cultura. Colonia divenne presto una diocesi e godette di una posizione politicamente privilegiata sul finire dell'Impero romano, anche per la sua vicinanza a Treviri. La continuità come sede episcopale non è certa, a causa della carenza di fonti scritte durante le cosiddette invasioni barbariche. In ogni caso Colonia, prima capitale di un regno franco, poi incorporata nel regno dei Merovingi da Clodoveo I all'inizio del VI secolo, divenne presto una diocesi importante. Verso la fine dell'epoca merovingia Colonia divenne anche una residenza reale.

A partire dall'epoca carolingia è attestata con certezza l'importanza di primo rango a livello imperiale dell'arcivescovo (prima vescovo) di Colonia. Nel 1030 la Città diede i natali a San Bruno, fondatore dell'Ordine dei Certosini. Nel 1164 l'arcivescovo Rainaldo di Dassel si appropriò delle reliquie dei tre magi, che fino ad allora si trovavano a Milano; parte delle reliquie che si trovavano a Milano si trovano tuttora nel nord Italia, sulle Prealpi Varesine nella frazione di Induno Olona, Olona. La costruzione delle mura del 1180 (certificata in documenti del 27 luglio e del 18 agosto), prova che fu (e rimase probabilmente a lungo) la più grande città tedesca. Le mura erano infatti più grandi di quelle fatte costruire da Filippo II di Francia a Parigi. Dal XII secolo infatti Colonia fu definita "Sancta", al pari solo di Gerusalemme, Costantinopoli e Roma: «Sancta Colonia Dei Gratia Romanae Ecclesiae Fidelis Filia». Fu deciso quindi di costruire una chiesa di irraggiunta grandezza per onorare in giusto modo le reliquie dei tre magi: nel 1248 fu posata la prima pietra del duomo di Colonia. 

Ben presto la città divenne città imperiale ed immediata, cioè indipendente e solamente soggetta all'alta potestà dell'imperatore, mentre il suo arcivescovo avendo costituito un principato elettorale nell'ambito dell'Arcidiocesi di Colonia, pose la propria sede a Bonn non potendo soggiornare in città per più di tre giorni senza il permesso del Magistrato cittadino. Nel 1349, la notte del 23/24 agosto, avvenne il pogrom della notte di San Bartolomeo. Nel 1424 fu proclamato la espulsione di tutti gli ebrei; bando che dette inizio alla diaspora degli ebrei verso l'est europeo.

Colonia fu distrutta per oltre il 90% durante l'ultima guerra mentre oggi è la sede di un'importante università e di un arcivescovado della Chiesa cattolica. Il duomo di Colonia, la più grande chiesa gotica del Nord-Europa, che ospita quelle che secondo la tradizione sono le reliquie dei Re Magi, e che è stata indicata come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1996, è il luogo principale e il simbolo della città.

La popolazione di Colonia è al 43% cattolica, al 18% protestante e al 39% aconfessionale o di altra fede. Nell'agosto 2005 la città ha ospitato la XX Giornata mondiale della gioventù richiamando oltre un milione di giovani provenienti da tutto il mondo.  

A Colonia, i bombardamenti mediante il maximum use of fire (ovvero le tempeste di fuoco) progettate dal Bomber Command inglese non ebbero effetto immediato. L'uso delle bombe dirompenti che penetravano nel sottosuolo serviva a distruggere le condutture dell'acqua onde impedire ai pompieri lo spegnimento degli incendi, ma nei primi attacchi del 30 maggio 1942 la vicinanza del Reno impedì lo scatenarsi di un'unica grande nube di fuoco. In quell'occasione, 1700 piccoli incendi appiccati da 12000 focolai distrussero solo 3300 edifici. Ci vollero i 261 attacchi successivi per ottenere lo sbriciolamento del 90% del centro cittadino durante tutta la durata della guerra. In un periodo così lungo, Colonia divenne anche la “discarica” delle bombe in eccesso durante i viaggi di andata e ritorno dei bombardieri inglesi sul territorio della Germania.

Durante gli attacchi avvenuti tra il 16 giugno e il 9 luglio 1944, la seconda incursione uccise 4 377 persone e distrusse un patrimonio storico di 1900 anni in 77 minuti. La città venne conquistata dalle truppe statunitensi il 6 Marzo del 1945 dopo ore di intensi scontri tra fanteria e carri armati. La zona ovest della cattedrale fu luogo di scontro tra un carro pesante M26 Pershing e un Panther, dove quest'ultimo mise fuori gioco uno Sherman, prima che fosse distrutto dal Pershing alcune ore dopo. Questo scontro venne filmato e il Panther distrutto venne esposto davanti alla cattedrale per il resto della guerra.

Cattedrale

La Cattedrale di Colonia, il cui nome ufficiale è chiesa dei Santi Pietro e Maria, con i suoi 157 metri di altezza è la seconda chiesa più alta della Germania (dopo il Duomo di Ulma, completato nel 1890) e la terza più alta al mondo.

Dal 1880 fino almeno al 1884 questa cattedrale è stata l'edificio più alto del mondo. È inoltre una delle maggiori attrattive turistiche della Germania: nel 2004 è stata visitata da circa 6 milioni di persone.

Dimensioni

Lunghezza esterna totale: 144.58 m

Larghezza esterna totale: 86.25 m

Larghezza della facciata occidentale: 61.54 m

Larghezza della facciata del transetto: 39.95 m

Larghezza delle navate: 45.19 m

Altezza della torre meridionale: 157.31 m

Altezza della torre settentrionale: 157.38 m

Altezza delle facciate del transetto: 69.95 m

Altezza del bordo del tetto: 61.10 m

Altezza interna della navata: 43.35 m

Superficie occupata: 7,914 m²

Superficie delle vetrate: 10,000 m²

Superficie del tetto: 12,000 m²

Volume interno (esclusi i contrafforti): 407,000 m³  

Questo grandioso tempio in stile gotico, che si ispira alle grandi chiese di Amiens e di Beauvais, fu iniziato nel 1248: fu allora che l'arcivescovo Konrad von Hochstaden posò la prima pietra. La costruzione dell'edificio richiese tuttavia più di 600 anni, essendo stata ultimata solo nel 1880. Esso venne innalzato nel luogo in cui si trovavano diversi edifici di culto di epoca precedente: un tempio romano risalente al IV secolo, convertito in chiesa cristiana e noto col nome di Antica Cattedrale, e un secondo edificio dell'818, noto col nome di Vecchia Cattedrale, bruciato il 30 aprile 1248.

L'odierna cattedrale venne costruita per ospitare le reliquie dei Re Magi, portate da Milano dall'imperatore Federico Barbarossa e consegnate all'Arcivescovo di Colonia Rainald von Dassel nel 1164. La prima pietra venne posata il 15 agosto 1248 dall'Arcivescovo Konrad von Hochstaden. Nel 1322 venne consacrato il coro della chiesa, ma dopo questi progressi relativamente rapidi i lavori andarono incontro ad un progressivo rallentamento, fino a fermarsi: nel 1560 non si era costruito che lo scheletro principale della struttura.

Duomo Vetrate2.jpg (117479 byte)Duomo Vetrate5.jpg (174352 byte)Fu solo nel XIX secolo, grazie alla riscoperta del Medioevo da parte del Romanticismo, che i lavori ripresero: una commissione della corte prussiana fece infatti ripartire la costruzione nel 1842, basandosi su schemi e progetti originari medievali, portando in meno di 40 anni la cattedrale allo stato che è visibile oggi. Dell'enorme somma necessaria per completare i lavori, solo un terzo venne fornito dallo stato prussiano: la maggior parte fu frutto di una sottoscrizione popolare.

Duomo Vetrate3.jpg (89249 byte)Duomo Vetrate4.jpg (89221 byte)Nel 1880 il completamento di quella che all'epoca era la più grande cattedrale della Germania venne festeggiato come un vero e proprio evento nazionale, 632 anni dopo l'inizio dei lavori. Alla cerimonia presenziò anche l'imperatore Guglielmo I. L'aspetto esteriore della chiesa è rimasto fedele al progetto medievale, mentre il tetto venne realizzato in acciaio. Quando fu ultimata, la Cattedrale di Colonia era l'edificio più alto del mondo, superato in questa classifica solo 4 anni più tardi dal Washington Monument. Ha invece tuttora il primato della più grande facciata del mondo per un edificio religioso.

La Cattedrale venne colpita 14 volte durante i bombardamenti aerei delle seconda guerra mondiale, ma fortunatamente non collassò. I lavori di restauro terminarono nel 1956. Nel 1996 l'edificio è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO; nel 2004, tuttavia, venne inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità in pericolo, unico sito fra tutti quelli dell'Occidente, a causa delle alte costruzioni vicine e dell'impatto visivo da esse causato. La Cattedrale venne rimossa dalla lista solo nel 2006, dopo che le autorità ebbero deciso di limitare per legge l'altezza degli edifici costruiti nei pressi del monumento.  

Il 18 agosto 2005 la Cattedrale venne visitata da Papa Benedetto XVI in occasione delle festività della Giornata Mondiale della Gioventù; in quell'occasione si stima che la Cattedrale sia stata visitata da una folla stimata nell'ordine del milione di persone.

ARCHITETTURA - L'architettura della Cattedrale di Colonia si basa molto su quella della cattedrale di Amiens, soprattutto in merito alla pianta, allo stile e alle proporzioni della navata centrale. La pianta è a forma di croce latina, come di consueto nelle cattedrali gotiche. Ha due navate su entrambi i lati, che aiutano a sostenere una delle volte gotiche più alte del mondo, essendo alte quasi quanto quella della sfortunata Cattedrale di Beauvais, in gran parte crollata. Esternamente la spinta verso l'esterno della volta è scaricata su archi rampanti alla maniera francese. L'abside, rivolta verso oriente, è cinta dal deambulatorio con sette cappelle radiali.

Esternamente, anche a distanza, spiccano le due alte torri campanarie della facciata e le molte guglie.

Internamente, il coro medievale è stato più volte rimaneggiato, particolarmente nel XIX secolo. Presenta un forte influsso del gotico francese nella volta altissima e nelle eleganti bifore del triforio. Le bifore del cleristorio sono particolarmente alte per permettere una buona illuminazione di tutto lo spazio interno. Alternati alle finestre vi sono i grandi pilastri a fascio, che sorreggono le volte a crociera quadripartite.

Fra le opere conservate nel coro, molte sono originali e si sono salvati dalle distruzioni dell'occupazione francese. Fra queste, vi è una grande statua di pietra raffigurante San Cristoforo, che guarda in basso verso il luogo dove, fino all'ampliamento del XIX secolo, si trovava l'ingresso principale della chiesa.

La navata centrale è arricchita da un buon numero di vetrate policrome del XIX secolo tra cui cinque, situate nel lato sud, sono denominate Bayernfenster, donate da Ludovico I Re di Baviera.

TESORI - La Cattedrale possiede 12 campane. La prima fu la Dreikönigenglocke (campana dei tre re), del peso di 3,4 tonnellate, fusa nel 1418 ed installata nel 1437, rifusa nuovamente nel 1880. Le campane dette Pretiosa (10 tonnellate, all'epoca la più grande dell'Occidente) e Speciosa (4,3 tonnellate) vennero installate nel 1448 e da allora sono sempre rimaste al loro posto. La più grande delle campane del Duomo è la Petersglocke (Campana di San Pietro), fusa nel 1922 e pesante 24 tonnellate, la più grande del mondo fra quelle installate su torre (la campana della pace di Newport, in Kentucky, è più grande ma è collocata su una struttura monumentale in acciaio e vetro; quella di Gotenba, in Giappone, le supera entrambe, ma è sorretta da pilastri metallici). A sua volta, la Petersglocke è stata fusa in sostituzione della grande Kaiserglocke (Campana dell'imperatore), che era stata realizzata nel 1873 per celebrare la vittoria nella Guerra Franco - Prussiana, pesava 27 tonnellate ed era stata successivamente distrutta nel 1918 per utilizzarne il bronzo per usi bellici.

L'Arca dei Re Magi (Dreikönigenschrein), la più celebre opera d'arte contenuta all'interno della Cattedrale, situata dietro l'altare principale e risalente al XIII secolo: in legno e argento dorato, pesante trecento chili, alta più di un metro e mezzo e lunga più di due metri, è il più grande sarcofago d'Europa. Contiene le reliquie dei Magi, trafugate da Federico I Barbarossa dalla Basilica di Sant'Eustorgio a Milano.

Nel duomo è presente la tomba di Richeza di Lotaringia.

ORGANI A CANNE - L'organo maggiore è situato sull'ampia cantoria della navata laterale destra del braccio settentrionale del transetto; venne realizzato nel 1948 dalla ditta organaria Klais (opus 1000). Originariamente dotato di 68 registri, venne ampliato dai costruttori stessi una prima volta nel 1956 e poi nel 2002, in occasione di un ampio intervento di restauro; nel 2006 furono aggiunti due registri ad ancia en chamade posti sui trifori laterali della prima campata della navata centrale dell'aula. Lo strumento ha un'intonazione neobarocca e dispone di 94 registri dei quali 90 reali; fra di essi figura anche uno dei tre esemplari del registro Vox balenae 64'. La consolle è collocata sulla cantoria e comanda anche l'organo della navata, ed ha quattro tastiere e pedaliera.

Davanti alla parete di sinistra della settima campata della navata maggiore, sospeso su una propria cantoria posta all'altezza del triforio vi è l'organo Klais opus 1770, risalente al 1998; esso ha un peso complessivo di 30 t ed è sorretto da quattro funi in acciaio che pendono dalla sovrastante volta. Lo strumento è a trasmissione mista, con 53 registri su tre manuali e pedale per un totale di 3963 canne.

La cattedrale è dotata anche di un organo positivo a cassapanca, di 3 registri.

Furono realizzati da Romanus Seifert i due strumenti a trasmissione meccanica con due manuali e pedale, rispettivamente della Marienkapelle e della Sakramentskapelle. Il primo risale al 1963 e reimpiega la cassa di un organo di Peter Weidtman, e il materiale fonico di uno del 1874 di Daniel Roetzel; ha 12 registri. Il secondo, invece, è del 1962 ed ha 15 registri.

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Basilica di Santa Maria in Campidoglio

Basilica di Santa Maria in Campidoglio (Basilika Sankt Maria im Kapitol), consacrata nel 1049, è una delle più interessanti tra le dodici chiese romaniche di Colonia. Per secoli fu la chiesa più importante della città dopo il duomo.

Per secoli fu la chiesa più importante della città dopo il duomo e nel 1965 è stata insignita del titolo di basilica minore.

La chiesa venne eretta nel 690 sulle fondazioni del Tempio della Triade Capitolina (da cui il nome attuale), e nel 717 Plectrude vi fondò un monastero femminile, passato nell'XI secolo all'Ordine Nobili Dame di Santa Maria in Campidoglio.

Nel 1040 la chiesa venne ricostruita su iniziativa dell'arcivescovo di Colonia Ermanno II e di sua sorella, la badessa Ida. Fu uno dei cantieri più importanti dell'epoca ottoniana e venne consacrata nel 1049 da Bruno von Worms, neoeletto Papa Leone IX. Tuttavia la sua costruzione continuò fino al 1065, cui prese parte anche l'Imperatore Enrico III il Nero. Anticamente la chiesa presentava anche un westwerk con due torri scalari, ma in seguito alla distruzione nel XVIII secolo non venne mai ricostruito.

Venne parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita in seguito secondo l'aspetto dell'XI secolo. I lavori di restauro continuarono fino al 1979.

L'interno, preceduto da nartece, si presenta a pianta a croce latina trilobata, diviso a tre navate da regolari arcate su pilastri dai capitelli cubici. Il presbiterio e il transetto sono chiusi, inconsuetamente per l'epoca, da tre maestose absidi gemelle a due ordini di arcate su colonne e cinte da un deambulatorio. Quest'ultimo è impostato come prosecuzione delle navate laterali, già coperte da volte a crociera, anticipando le caratteristiche dello stile romanico.

La razionalità della pianta garantisce equilibrio e grandiosità.

All'interno si conservano importanti opere d'arte:

Porta lignea del transetto sinistro. A due battenti, presentano 26 scene della Vita di Cristo. Risalgono al 1060 circa e sono fra le porte più antiche della cristianità.

Madonna di Limburgo, della fine del XIII e inizio del XIV secolo;

Gabelkreuz, crocifisso coevo;

Crux miraculosa, croce smaltata del 1304;

Sarcofago di Plectrude, fondatrice del monastero, con rilievi romanici del XII secolo e statua giacente del '300;

Jubé rinascimentale, eseguito in alabastro e marmo nero nel 1523 da Jan Van Roome da Mechelen;

Morte della Vergine, tavola del 1521 della Scuola di Hans Baldung Grien.

Deposizione di Cristo policroma a bassorilievo del XVI secolo.

Sullo jubé, che divide la navata centrale dal capocroce, si trova l'organo a canne, costruito nel 1991 dalla ditta originaria Johannes Klais Orgelbau. Lo strumento ha 35 registri su tre manuali e pedale.

 

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