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Colonia è
la città più grande
del Land della Renania
Settentrionale-Vestfalia. È
considerata la capitale economica,
culturale e storica della Renania,
quasi completamente ricostruita
dopo i bombardamenti
della seconda guerra
mondiale.
Nel 39
a.C. la tribù
degli Ubi si accordò
con le
autorità romane per
insediarsi sulla sponda sinistra
del Reno; l'insediamento
prese allora il nome di Ara
Ubiorum o Oppidum
Ubiorum, divenendo poi
un'importante base militare
romana. Nel 49 Agrippina
minore, moglie
dell'imperatore Claudio e
figlia di Germanico, chiese che il
villaggio in cui era nata fosse
innalzato al rango
di colonia: fu allora
istituita Colonia Claudia Ara
Agrippinensium ("la
colonia di Claudio e l'altare di
Agrippina") o, più
semplicemente, Colonia
Agrippina. Nell'80 fu
costruito un acquedotto,
l'acquedotto Eifel, uno dei più
lunghi dell'Impero romano, con una
portata di 20000 m³ di
acqua al giorno. Dieci anni dopo
la colonia divenne la capitale
della provincia romana
della Germania inferiore,
raggiungendo una popolazione di
45 000 abitanti.
Nel III
secolo appena 20 000
persone abitavano nella città e
nei suoi dintorni.
Nel 260 il generale
ribelle Postumo fece di
Colonia la capitale del
suo Impero delle Gallie, che
includeva i territori
nord-occidentali dell'Impero
romano; lo stato fondato da
Postumo durò, però, solo
quattordici anni.
Nel 310 l'imperatore Costantino
I fece costruire un ponte sul
Reno, difeso da un forte posto
sull'altra sponda e noto
come castellum
Divitiae (il moderno sobborgo
di Deutz).
Fu
a Colonia, l'undici agosto del
355, che il magister
militum Claudio
Silvano (di origini franche)
si fece proclamare imperatore
dalle sue truppe, venendo ucciso
dopo 28 giorni. A seguito
dell'omicidio
i Franchi assediarono
Colonia per 10 mesi: catturata, fu
ripresa alcuni mesi dopo dal
futuro imperatore Giuliano.
Infine,
nel 455 i Franchi
Sali conquistarono Colonia
definitivamente e ne fecero la
propria capitale.

La
sua posizione sulle rive
del Reno (Rhein in
tedesco), in prossimità di uno
dei principali itinerari
commerciali fra Europa
orientale ed occidentale, rese la
sua fondazione di importanza
capitale. Nel Medioevo,
inoltre, crebbe la sua importanza
come centro ecclesiastico,
d'arte e di cultura. Colonia
divenne presto una diocesi e
godette di una posizione
politicamente privilegiata sul
finire dell'Impero romano, anche
per la sua vicinanza
a Treviri. La continuità
come sede episcopale non è certa,
a causa della carenza di fonti
scritte durante le
cosiddette invasioni
barbariche. In ogni caso Colonia,
prima capitale di un regno franco,
poi incorporata nel regno dei
Merovingi da Clodoveo
I all'inizio del VI secolo,
divenne presto una diocesi
importante. Verso la fine
dell'epoca merovingia Colonia
divenne anche una residenza reale.
A
partire dall'epoca carolingia è
attestata con certezza
l'importanza di primo rango a
livello imperiale dell'arcivescovo
(prima vescovo) di Colonia. Nel
1030 la Città diede i natali
a San Bruno, fondatore
dell'Ordine dei Certosini. Nel
1164 l'arcivescovo Rainaldo di
Dassel si appropriò
delle reliquie dei tre
magi, che fino ad allora si
trovavano a Milano; parte
delle reliquie che si trovavano a
Milano si trovano tuttora nel nord
Italia, sulle Prealpi Varesine
nella frazione di Induno
Olona, Olona. La costruzione delle
mura del 1180 (certificata in
documenti del 27 luglio e del 18
agosto), prova che fu (e rimase
probabilmente a lungo) la più
grande città tedesca. Le mura
erano infatti più grandi di
quelle fatte costruire
da Filippo II di
Francia a Parigi.
Dal XII secolo infatti
Colonia fu definita
"Sancta", al pari solo
di Gerusalemme, Costantinopoli e Roma:
«Sancta Colonia Dei Gratia
Romanae Ecclesiae Fidelis Filia».
Fu deciso quindi di costruire una
chiesa di irraggiunta grandezza
per onorare in giusto modo le
reliquie dei tre magi: nel 1248 fu
posata la prima pietra del duomo
di Colonia.
Ben
presto la città divenne città
imperiale ed immediata, cioè
indipendente e solamente soggetta
all'alta potestà dell'imperatore,
mentre il suo arcivescovo avendo
costituito un principato
elettorale nell'ambito
dell'Arcidiocesi di Colonia, pose
la propria sede
a Bonn non potendo
soggiornare in città per più di
tre giorni senza il permesso del
Magistrato cittadino. Nel 1349, la
notte del 23/24 agosto, avvenne il
pogrom della notte di San
Bartolomeo. Nel 1424 fu proclamato
la espulsione di tutti gli ebrei;
bando che dette inizio alla
diaspora degli ebrei verso l'est
europeo.

Colonia
fu distrutta per oltre il 90%
durante l'ultima guerra mentre
oggi è la sede di
un'importante università e
di un
arcivescovado della Chiesa
cattolica. Il duomo di
Colonia, la più
grande chiesa gotica del
Nord-Europa, che ospita quelle che
secondo la tradizione sono le
reliquie dei Re Magi, e che
è stata indicata
come patrimonio
dell'umanità dall'UNESCO nel 1996,
è il luogo principale e il
simbolo della città.
La
popolazione di Colonia è al 43%
cattolica, al 18% protestante e al
39% aconfessionale o di altra
fede.
Nell'agosto 2005 la
città ha ospitato la XX
Giornata mondiale della
gioventù richiamando oltre
un milione di giovani provenienti
da tutto il mondo.
A
Colonia, i bombardamenti mediante
il maximum use of
fire (ovvero le tempeste di
fuoco) progettate dal Bomber
Command inglese non ebbero effetto
immediato. L'uso delle bombe
dirompenti che penetravano nel
sottosuolo serviva a distruggere
le condutture dell'acqua onde
impedire ai pompieri lo
spegnimento degli incendi, ma nei
primi attacchi del 30 maggio 1942
la vicinanza del Reno impedì lo
scatenarsi di un'unica grande nube
di fuoco. In quell'occasione, 1700
piccoli incendi appiccati da 12000
focolai distrussero solo 3300
edifici. Ci vollero i 261 attacchi
successivi per ottenere lo
sbriciolamento del 90% del centro
cittadino durante tutta la durata
della guerra. In un periodo così
lungo, Colonia divenne anche la
“discarica” delle bombe in
eccesso durante i viaggi di andata
e ritorno dei bombardieri inglesi
sul territorio della Germania.
Durante
gli attacchi avvenuti tra il 16
giugno e il 9 luglio 1944, la
seconda incursione uccise
4 377 persone e distrusse un
patrimonio storico di 1900 anni in
77 minuti. La città venne
conquistata dalle truppe
statunitensi il 6 Marzo del 1945
dopo ore di intensi scontri tra
fanteria e carri armati. La zona
ovest della cattedrale fu luogo di
scontro tra un carro
pesante M26 Pershing e
un Panther, dove quest'ultimo
mise fuori gioco uno Sherman,
prima che fosse distrutto dal
Pershing alcune ore dopo. Questo
scontro venne filmato e il Panther
distrutto venne esposto davanti
alla cattedrale per il resto della
guerra.
Cattedrale

La
Cattedrale di Colonia, il cui nome
ufficiale è chiesa dei Santi
Pietro e Maria, con i suoi 157
metri di altezza è la seconda
chiesa più alta della Germania
(dopo il Duomo di Ulma, completato
nel 1890) e la terza più alta al
mondo.
Dal 1880 fino
almeno
al 1884 questa cattedrale è
stata l'edificio più alto del
mondo. È inoltre una delle
maggiori attrattive
turistiche della Germania:
nel 2004 è stata
visitata da circa 6 milioni di
persone.
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Dimensioni
Lunghezza
esterna totale:
144.58
m
Larghezza
esterna totale:
86.25
m
Larghezza
della facciata occidentale:
61.54 m
Larghezza
della facciata del
transetto:
39.95
m
Larghezza
delle navate:
45.19
m
Altezza
della torre meridionale: 157.31 m
Altezza
della torre settentrionale:
157.38
m
Altezza
delle facciate del
transetto:
69.95
m
Altezza
del bordo del tetto:
61.10
m
Altezza
interna della navata:
43.35
m
Superficie
occupata:
7,914
m²
Superficie
delle vetrate:
10,000
m²
Superficie
del tetto:
12,000
m²
Volume
interno (esclusi i
contrafforti):
407,000 m³
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Questo
grandioso tempio in stile gotico,
che si ispira alle grandi chiese
di Amiens e di Beauvais, fu
iniziato nel 1248: fu allora che
l'arcivescovo Konrad von
Hochstaden posò la prima
pietra. La costruzione
dell'edificio richiese tuttavia
più di 600 anni, essendo stata
ultimata solo nel 1880. Esso venne
innalzato nel luogo in cui si
trovavano diversi edifici di culto
di epoca precedente: un tempio
romano risalente al IV secolo,
convertito in chiesa cristiana e
noto col nome di Antica
Cattedrale, e un secondo
edificio dell'818, noto col nome
di Vecchia Cattedrale,
bruciato il 30 aprile 1248.
L'odierna
cattedrale venne costruita per
ospitare le reliquie dei Re Magi,
portate da Milano dall'imperatore
Federico Barbarossa e consegnate
all'Arcivescovo di Colonia Rainald
von Dassel nel 1164. La prima
pietra venne posata il 15 agosto
1248 dall'Arcivescovo Konrad von
Hochstaden. Nel 1322 venne
consacrato il coro della chiesa,
ma dopo questi progressi
relativamente rapidi i lavori
andarono incontro ad un
progressivo rallentamento, fino a
fermarsi: nel 1560 non si era
costruito che lo scheletro
principale della struttura.
 Fu
solo nel XIX secolo, grazie alla
riscoperta del Medioevo da parte
del Romanticismo, che i lavori
ripresero: una commissione della
corte prussiana fece infatti
ripartire la costruzione nel 1842,
basandosi su schemi e progetti
originari medievali, portando in
meno di 40 anni la cattedrale allo
stato che è visibile oggi.
Dell'enorme somma necessaria per
completare i lavori, solo un terzo
venne fornito dallo stato
prussiano: la maggior parte fu
frutto di una sottoscrizione
popolare.
 Nel
1880 il completamento di quella
che all'epoca era la più grande
cattedrale della Germania venne
festeggiato come un vero e proprio
evento nazionale, 632 anni dopo
l'inizio dei lavori. Alla
cerimonia presenziò anche
l'imperatore Guglielmo I.
L'aspetto esteriore della chiesa
è rimasto fedele al progetto
medievale, mentre il tetto venne
realizzato in acciaio. Quando fu
ultimata, la Cattedrale di Colonia
era l'edificio più alto del
mondo, superato in questa
classifica solo 4 anni più tardi
dal Washington Monument. Ha invece
tuttora il primato della più
grande facciata del mondo per un
edificio religioso.
La
Cattedrale venne colpita 14 volte
durante i bombardamenti aerei
delle seconda guerra mondiale, ma
fortunatamente non collassò. I
lavori di restauro terminarono nel
1956. Nel 1996 l'edificio è stato
inserito nell'elenco dei Patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO; nel
2004, tuttavia, venne inserito
nella lista dei Patrimoni
dell'umanità in pericolo, unico
sito fra tutti quelli
dell'Occidente, a causa delle alte
costruzioni vicine e dell'impatto
visivo da esse causato. La
Cattedrale venne rimossa dalla
lista solo nel 2006, dopo che le
autorità ebbero deciso di
limitare per legge l'altezza degli
edifici costruiti nei pressi del
monumento.
Il
18 agosto 2005 la Cattedrale venne
visitata da Papa Benedetto XVI in
occasione delle festività della
Giornata Mondiale della Gioventù;
in quell'occasione si stima che la
Cattedrale sia stata visitata da
una folla stimata nell'ordine del
milione di persone.
ARCHITETTURA
- L'architettura della
Cattedrale di Colonia si basa
molto su quella
della cattedrale di Amiens,
soprattutto in merito alla pianta,
allo stile e alle proporzioni
della navata centrale. La
pianta è a forma di croce
latina, come di consueto nelle
cattedrali gotiche. Ha due navate
su entrambi i lati, che aiutano a
sostenere una delle volte
gotiche più alte del mondo,
essendo alte quasi quanto quella
della sfortunata Cattedrale
di Beauvais, in gran parte
crollata. Esternamente la spinta
verso l'esterno della volta è
scaricata su archi
rampanti alla maniera
francese. L'abside, rivolta
verso oriente, è cinta
dal deambulatorio con
sette cappelle radiali.
Esternamente,
anche a distanza, spiccano le due
alte torri
campanarie della facciata e
le molte guglie.
Internamente,
il coro medievale è stato più
volte rimaneggiato,
particolarmente nel XIX
secolo. Presenta un forte influsso
del gotico
francese nella volta altissima
e nelle
eleganti bifore del triforio.
Le bifore del cleristorio sono
particolarmente alte per
permettere una buona illuminazione
di tutto lo spazio interno.
Alternati alle finestre vi sono i
grandi pilastri a fascio, che
sorreggono le volte a
crociera quadripartite.
Fra
le opere conservate nel coro,
molte sono originali e si sono
salvati dalle distruzioni
dell'occupazione francese. Fra
queste, vi è una grande statua di
pietra raffigurante San
Cristoforo, che guarda in basso
verso il luogo dove, fino
all'ampliamento del XIX
secolo, si trovava l'ingresso
principale della chiesa.
La
navata centrale è arricchita da
un buon numero di vetrate
policrome del XIX
secolo tra cui cinque,
situate nel lato sud, sono
denominate Bayernfenster,
donate da Ludovico I Re di
Baviera.

TESORI
- La
Cattedrale possiede
12 campane. La prima fu la
Dreikönigenglocke (campana dei
tre re), del peso di
3,4 tonnellate, fusa nel 1418
ed installata nel 1437, rifusa
nuovamente nel 1880. Le campane
dette Pretiosa (10
tonnellate, all'epoca la più
grande dell'Occidente)
e Speciosa (4,3
tonnellate) vennero installate nel
1448 e da allora sono sempre
rimaste al loro posto. La più
grande delle campane del Duomo è
la Petersglocke (Campana di San
Pietro), fusa nel 1922 e pesante
24 tonnellate, la più grande del
mondo fra quelle installate su
torre (la campana della pace
di Newport, in Kentucky,
è più grande ma è collocata su
una struttura monumentale in
acciaio e vetro; quella di
Gotenba, in Giappone, le supera
entrambe, ma è sorretta da
pilastri metallici). A sua volta,
la Petersglocke è stata fusa in
sostituzione della grande
Kaiserglocke (Campana
dell'imperatore), che era stata
realizzata nel 1873 per celebrare
la vittoria nella Guerra Franco -
Prussiana, pesava 27 tonnellate ed
era stata successivamente
distrutta nel 1918 per utilizzarne
il bronzo per usi bellici.
L'Arca
dei Re Magi (Dreikönigenschrein),
la più celebre opera d'arte
contenuta all'interno della
Cattedrale, situata dietro
l'altare principale e risalente
al XIII secolo:
in legno e argento dorato,
pesante trecento chili, alta più
di un metro e mezzo e lunga più
di due metri, è il più
grande sarcofago d'Europa.
Contiene le reliquie dei Magi,
trafugate da Federico I
Barbarossa dalla Basilica
di
Sant'Eustorgio a Milano.
Nel
duomo è presente la tomba
di Richeza di Lotaringia.
ORGANI
A CANNE - L'organo maggiore è
situato
sull'ampia cantoria della
navata laterale destra del braccio
settentrionale del transetto;
venne realizzato
nel 1948 dalla ditta
organaria Klais (opus 1000).
Originariamente dotato di 68
registri, venne ampliato dai
costruttori stessi una prima volta
nel 1956 e poi
nel 2002, in occasione di un
ampio intervento di
restauro; nel 2006 furono
aggiunti due registri ad
ancia en chamade posti
sui trifori laterali
della prima campata della navata
centrale dell'aula. Lo
strumento ha un'intonazione
neobarocca e dispone di
94 registri dei quali 90
reali; fra di essi figura anche
uno dei tre esemplari del
registro Vox balenae
64'. La consolle è
collocata sulla cantoria e comanda
anche l'organo della navata, ed ha
quattro tastiere e pedaliera.
Davanti
alla parete di sinistra della
settima campata della navata
maggiore, sospeso su una propria
cantoria posta all'altezza del
triforio vi è l'organo
Klais opus 1770, risalente
al 1998; esso ha un peso
complessivo di 30 t ed è
sorretto da quattro funi in
acciaio che pendono dalla
sovrastante volta. Lo
strumento è a trasmissione
mista, con 53 registri su tre
manuali e pedale per un totale
di 3963 canne.
La
cattedrale è dotata anche di
un organo positivo a
cassapanca, di 3 registri.
Furono
realizzati da Romanus Seifert i
due strumenti a trasmissione
meccanica con due manuali e
pedale, rispettivamente della
Marienkapelle e della
Sakramentskapelle. Il primo risale
al 1963 e reimpiega la
cassa di un organo di Peter
Weidtman, e il materiale fonico di
uno del 1874 di Daniel
Roetzel; ha 12 registri. Il
secondo, invece, è
del 1962 ed ha 15
registri.

Basilica
di Santa Maria in Campidoglio
Basilica
di Santa Maria in Campidoglio (Basilika Sankt Maria im Kapitol), consacrata nel 1049, è una delle
più interessanti tra le dodici
chiese romaniche di
Colonia. Per secoli fu la chiesa
più importante della città dopo
il duomo.
Per
secoli fu la chiesa più
importante della città dopo
il duomo e nel 1965 è stata insignita del titolo di basilica
minore.
La
chiesa venne eretta nel 690 sulle
fondazioni del Tempio
della Triade
Capitolina (da
cui il nome attuale), e nel
717 Plectrude vi fondò un monastero femminile, passato nell'XI secolo all'Ordine
Nobili Dame di Santa Maria in
Campidoglio.
Nel
1040 la chiesa venne ricostruita
su iniziativa dell'arcivescovo
di Colonia Ermanno
II e
di sua sorella, la badessa Ida. Fu
uno dei cantieri più importanti
dell'epoca ottoniana e venne consacrata nel 1049 da Bruno von Worms, neoeletto Papa
Leone IX. Tuttavia la sua costruzione continuò fino al 1065, cui prese parte anche
l'Imperatore Enrico
III il Nero.
Anticamente la chiesa presentava
anche un westwerk con
due torri
scalari, ma in seguito alla distruzione nel XVIII secolo non venne mai ricostruito.
Venne
parzialmente distrutta durante la
seconda guerra mondiale e
ricostruita in seguito secondo
l'aspetto dell'XI secolo. I lavori
di restauro continuarono fino al
1979.
L'interno,
preceduto da nartece, si presenta a pianta a croce latina trilobata, diviso a tre navate da
regolari arcate su pilastri dai
capitelli cubici. Il presbiterio e
il transetto sono chiusi,
inconsuetamente per l'epoca, da
tre maestose absidi gemelle a due
ordini di arcate su colonne e
cinte da un deambulatorio. Quest'ultimo è impostato come prosecuzione delle navate laterali, già
coperte da volte
a crociera, anticipando le
caratteristiche dello stile romanico.
La
razionalità della pianta
garantisce equilibrio e
grandiosità.
All'interno
si conservano importanti opere
d'arte:
Porta
lignea del
transetto sinistro. A due
battenti, presentano 26 scene
della Vita di Cristo.
Risalgono al 1060 circa e sono fra
le porte più antiche della
cristianità.
Madonna
di Limburgo,
della fine del XIII e inizio del
XIV secolo;
Gabelkreuz,
crocifisso coevo;
Crux
miraculosa,
croce smaltata del 1304;
Sarcofago
di Plectrude,
fondatrice del monastero, con
rilievi romanici del XII secolo e
statua giacente del '300;
Jubé rinascimentale,
eseguito in alabastro e marmo nero nel 1523 da Jan Van Roome da Mechelen;
Morte
della Vergine,
tavola del 1521 della Scuola
di Hans
Baldung Grien.
Deposizione
di Cristo policroma
a bassorilievo del XVI
secolo.
Sullo jubé, che divide la navata
centrale dal
capocroce, si trova l'organo
a canne, costruito nel 1991 dalla ditta
originaria Johannes
Klais Orgelbau. Lo
strumento ha 35 registri su tre
manuali e pedale.
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