Castelli di Augustusburg e Falkenlust a Brühl
Germania

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1984

 

   

In una cornice idilliaca di grande suggestione, il Castello di Augustusburg, sontuosa residenza dei principi-vescovi di Colonia, e il padiglione di caccia di Falkenlust, sono tra i primi esempi di architettura rococò nella Germania settecentesca. Gli edifici si trovano nella città tedesca di Brühl, nel Nord Reno-Westfalia. 

I due palazzi, divisi da un ampio giardino, vennero costruiti agli inizi del XVIII secolo su ordine di Clemente Augusto di Baviera, membro della famiglia Wittelsbach e principe elettore dell'Arcivescovato di Colonia. Gli architetti furono Johann Conrad Schlaun e François de Cuvilliés, mentre la monumentale scalinata del castello di Augustusburg venne costruita da Johann Balthasar Neumann.

La bellezza e la monumentalità del castello rinascimentale di Augustusburg hanno fatto sì che gli venisse attribuito lo pseudonimo di “Krone des Erzgebirges” (Corona dei Monti Metalliferi). Clemens Augustus, arcivescovo e principe elettore di Cologna, credeva che una posizione di privilegio all’interno della società avesse bisogno di una certa manifestazione esteriore che ne riflettesse l’importanza. Ciò spiega l’imponenza barocca del castello di Augustusburg che l’arcivescovo fece costruire a Bruhl insieme alla residenza di caccia, il castello di Falkenlust, entrambi immersi nella cornice di uno splendido parco. 

Castello e palazzina di caccia, insieme ai giardini a questi annessi, sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dall’UNESCO e rappresentano uno dei complessi barocchi più importanti in Germania.  

Durante la ricerca di uno sito adatto all’edificazione della nuova residenza, Clemens Augustus (1700 – 1761) rimase letteralmente conquistato dalla bellezza di Bruhl, in Renania, e dalla predisposizione di quel territorio all’esercizio della falconeria. L’arcivescovo non amava affatto la residenza di Bonn, già occupata dal suo predecessore, e soprattutto detestava svolgervi le attività di governo. Ciò che desiderava era una corte degna di un principe, dove potesse adempiere al ruolo di sovrano e, allo stesso tempo, dedicarsi alla sua passione per la campagna e la falconeria.  

L’architetto Johann Conrad Schlaun progettò un castello prevedendo un fossato difensivo intorno alla struttura. Nel 1725 si diede il via alla costruzione dell’edificio, durante la quale si decide di includere parte delle rovine di un’antica fortezza. Dopo tre anni, la parte più consistente della residenza era pronta. 

Dal 1728 intervenne nel cantiere l'architetto di corte di Monaco, François de Cuvilliés il Vecchio, che progettò le facciate e l'infilata di stanze in stile rococò e costruì il lato ovest con i tratti della galleria. Tra il 1740 e il 1746, il grande architetto Balthasar Neumann realizzò lo scalone d'onore, considerata una delle principali creazioni del rococò tedesco. Johann Heinrich Roth completò i lavori interni.

Al piano terra dell'ala sud si trovano gli appartamenti del principe-vescovo, che si aprono sul giardino alla francese. Nelle immediate vicinanze sorge la chiesa di Santa Maria degli Angeli, originaria del 1493 e già appartenente a un convento francescano. 

Nel 1735 venne ridisegnata come chiesa di corte da Balthasar Neumann che vi realizzò anche l'imponente altare maggiore, e successivamente collegata al castello da un lungo porticato e aranciera.

Il castello Augustusburg, concepito come un puro castello di caccia e residenza estiva, fu abitato come tale solo dalle quattro alle sei settimane all'anno dal principe elettore. Le residenze principali a quel tempo erano il Palazzo elettorale e il Castello di Poppelsdorf a Bonn.

Tra il 1740 e il 1746, il grande architetto Balthasar Neumann realizzò lo scalone d'onore, considerata una delle principali creazioni del rococò tedesco. Due sale, una al pianterreno e una al primo piano sono collegate da scale e pianerottoli tutti iscritti all'interno di un alto e ampio vano, come nell'esempio del Castello di Schleißheim realizzato da Enrico Zuccalli per Massimiliano II Emanuele di Baviera, padre dell'arcivescovo Clemente Augusto. Tutto lo spazio è ornato da ricchissimi stucchi e marmi gialli e verdi, colonne di diaspro, statue e cariatidi.

L'intera decorazione dello scalone inneggia alla Gloria della casa Wittelsbach, culminante con il grande affresco del soffitto raffigurante Clemente Augusto in Gloria, opera di Carlo Carlone. Gli stucchi si devono a Giuseppe Artario, Carlo Pietro Morsegno e Joseph Anton Brillie. La scala, danneggiata durante la seconda guerra mondiale, è stata restaurata con l'aiuto di restauratori polacchi.

Degno di nota sono anche il busto dorato di Clemens Augustus e le iniziali “CA” incise ovunque. Il soffitto affrescato che sovrasta le scale, una finta cupola a trompe – l’oeil, è opera di Carlo Carlone e rappresenta alcune scene che celebrano la grandezza del principe. Le due rampe di scale, poste ai lati di un ampio spazio, portano al primo piano dove si trovano gli appartamenti residenziali, nell’ala nord, e le stanze destinate all’attività di governo, nell’ala ovest.

Queste sono splendidamente arricchite di stucchi, marmi, soffitti affrescati, enormi candelieri, arazzi, pezzi pregiati d’arredamento e pavimenti a parquet di estrema finezza. Ovunque fanno bella mostra di sé oggetti e particolari che dovevano ricreare un ambiente sontuoso, degno della presenza del principe.

Nell’ampia sala per i ricevimenti, l’arcivescovo viene celebrato dal dio Apollo e dalle Muse, e viene elevato al sommo della creazione.

Osservando gli splendidi giardini barocchi dalle forme simmetriche e geometriche, si ha l’impressione che, attraverso una grandiosa opera di razionalizzazione, l’uomo imprima ordine ed eleganza alla natura. Progettati da Dominique Girare, allievo del famoso architetto André Le Nòtre, furono riadattati nel XIX secolo al nuovo modello del giardino all’inglese, da Peter Josef Lenné, modello che rifletteva senz’altro il gusto imperante all’epoca. Tuttavia, in tempi recenti, sono stati restaurati e riportati alla loro originaria struttura rococò che risale al 1750 (solo i padiglioni estivi non sono stati ricostruiti). Il lungo viale nel giardino del castello di Augustusburg conduce direttamente a quello di Falkenlust.  

Oggi lo Schloss Augustusburg è sede di cinque musei e numerose mostre permanenti, tra le quali il Motorradmuseum (il più grande museo di motociclette presente in Europa), il Kutschenmuseum (museo delle carrozze) e il Jagdtier - und Vogelkundemuseum (museo della selvaggina da caccia e da piuma). Dalla torre panoramica (la quale ospita una galleria d’arte) è possibile ammirare un’inebriante vista sul paesaggio dei Monti Metalliferi, mentre una visita guidata vi svelerà tutti gli affascinanti segreti che si celano dietro le porte situate lungo i misteriosi corridoi del castello. Degne di nota sono anche la Schlosskirche , la chiesa del castello con un famoso altare di Lucas Cranach, e la fontana del castello, profonda 130,6 metri .   

Il castello di Falkenlust venne costruito come casino di caccia col falcone, fra il 1729 e il 1740 da François de Cuvilliés il Vecchio in contemporanea dell'Amalienburg di Monaco di Baviera, con il quale presenta diverse affinità fra cui la planimetria.

Il padiglione si erge su due piani con tetto mansardato al di sopra del quale si apre una terrazza di osservazione. Sulla facciata verso il viale che lo unisce a Augustusburg, è fiancheggiato da due annessi più bassi. Una griglia di ferro battuto separa il complesso dal paesaggio aperto. La facciata posteriore, con erker centrale, dava sull'area di caccia originariamente non ordinata. Oggi, questa visione è cambiata a causa delle costruzione e dalla coltura dei seminativi.

All'interno lo spazio è incentrato sull'asse centrale, ove si trova un'anticamera che conduce a un salone. Nella parte meridionale del castello c'è la tromba delle scale, decorata con maioliche olandesi; al soffitto è l'affresco con Scene di Falconeria opera del francese Stephan Laurent Delarocque (1645-1742). Nella sala da pranzo sopra il camino si trova il ritratto a grandezza naturale del principe elettore Carlo VII di Baviera, il fratello di Clemente Augusto e futuro imperatore del Sacro Romano Impero.

Non meno interessante è il Museo della Falconeria, situato in una delle ali laterali del castello.

Nel 1735, il principe elettore fece riadattare completamente l’antica chiesa conventuale dei Francescani, risalente al 1493. Per collegare l’edificio a navata singola con il palazzo, furono costruiti un oratorio a due piani e un coro tripartito. Splendidamente decorato, quest’ultimo è affiancato da cappelle laterali e archi a sesto acuto al di sotto di volte a costoloni.

L’altare in stucco dall’effetto marmoreo è un capolavoro di Balthazar Neumann (1745) e occupa tutta l’altezza del coro fino alla volta. Le sculture sono opera di Johann Wolfgang von der Auvera.

Il castello appartenne dal 1832 al 1960 alla famiglia imprenditoriale locale dei Giesler. Successivamente, divenne proprietà dello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia.

Il giardino barocco venne progettato nel 1728 da Dominique Girard, allievo del grande André Le Nôtre, sui modelli classici del giardino alla francese. Grazie ad un accurato restauro e cura oggi è uno dei giardini più autentici del XVIII secolo in Europa.

Tuttavia i giardini non si sviluppano, come sovente, nel senso assiale della facciata principale est-ovest, ma perpendicolare, davanti al fronte sud. Qui la prospettiva inizia con due parterre simmetrici attraversano un grande specchio d'acqua, un bacino e terminano verso la foresta. Tutt'intorno si aprono diversi boschetti triangolari e di fronte all'orangerie, un Giardino Segreto.

Nella zona della foresta del parco del castello, c'era un esotico padiglione cinese eretto nel 1747; dovette essere demolito nel 1822, quando il giardino barocco venne ridisegnato in un giardino all'inglese da Peter Joseph Lenné.

I tentativi di ricostruzione della pianta originale furono difficili ma il parterre principale venne ricostruito negli anni 1933-35 sotto la direzione di Georg Potente che si rifece ai piani originali del 1728. Ulteriori restauri e lavori di ricostruzione si sono attuati dopo la seconda guerra mondiale, in particolare a partire dal 1983.