Situato al centro del capoluogo, è il castello più
antico del comune di
Perloz. Fu costruito
dalla nobile famiglia
valdostana nel XVII
secolo con l'intento di
realizzare una vera e
propria dimora signorile
e fu occupato dai baroni
e poi dai conti di
Vallaise fino al 1852.
Ancora ai nostri tempi
viene chiamato l' "Ohtal"
(dal latino "hospitalis"
e dal francese antico
"ostel"), cioè
dimora comoda con tutti
i servizi.
La costruzione è imponente, con cinque piani fuori
terra, e queste
dimensioni dovevano
avere anche un
significato politico:
l'imponenza della
casa-forte doveva
infatti colpire lo
sguardo di quanti
risalivano la Valle del
Lys, dando prova della
potenza della Famiglia
Vallaise.
Si accede all'interno passando dalla torre laterale,
munita di caditoia e di
"viret", una
scala a chiocciola del
1616, con bella
balaustra in pietra. Nei
due piani superiori
della casa-forte i
soffitti sono quelli
originali in legno; una
stanza è munita di
controsoffitto con
vano-nascondiglio. Nella
cucina è presente un
enorme camino con cappa
in legno. Le cantine e
le cosiddette prigioni
poggiano sulla viva
roccia, mentre a picco
sul torrentello vi è
un'apertura che
facilitava la fuga
dall'abitazione in caso
di pericolo. Poco
distante dalla
torretta-ingresso è
presente un altro
accesso al corpo
inferiore del castello,
tramite una scala e una
porta con lo stemma dei
Vallaise-Challant, che
ricorda il matrimonio
tra Pierre di
Vallaise-Challant (ramo
De la Côte) e
Antoinette de Challant
(1400 circa).
Interessanti sono una serie di finestre a bifora,
trilobate, a tutto sesto
e a crociera, bordate di
pietra grigia.
All'interno era dotata
di un pozzo da cui
attingere acqua fresca.
Due camini monumentali
sono ancora visibili: su
uno di essi lo stemma
dei Vallaise, scolpito
nella pietra grigia. Il
castello fu incendiato
durante il
rastrellamento
nazi-fascista del 30
giugno 1944: il tetto è
stato rifatto, ma non è
stato possibile
ripristinare i due piani
di pavimento in legno.



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