A ovest di Silistra, non lontano
dal Danubio, si trova un paradiso degli uccelli. Sul lago di Srebarna, per ampie
zone ricoperto da alti canneti, fanno tappa ogni anno circa 80 specie di uccelli
migratori, che qui svernano o allevano la prole; fra di essi si trovano anche i
rari pellicani ricci e gli aironi bianchi maggiori. Nella riserva naturale, di
cui fanno parte anche tre isole del Danubio, si sono contate circa 180 specie di
uccelli.
La riserva si estende su di
un'area di 6 chilometri quadrati di zona protetta vera e propria, più altri 5,4
chilometri quadrati di zona cuscinetto. La profondità del lago varia fra 1 e 3
metri. Nella riserva si trova anche un museo che conserva esemplari imbalsamati
delle specie tipiche della regione.
A Srebarna, dichiarata riserva
naturale nel 1948, l'acqua fu drenata in seguito a misure di prevenzione delle
alluvioni e a periodi di siccità verificatisi fra il 1982 e il 1994. Da
quest'ultima data il lago è di nuovo stabilmente collegato al fiume e negli
anni seguenti si è quasi completamente rigenerato grazie a regolari piene.
Benché il Lago Srebarna sia
stato studiato varie volte da biologi stranieri, il primo scienziato bulgaro ad
interessarsi dell'area è stato Aleksi Petrov, che visitò la riserva nel 1911.
Nel 1913 l'intera regione in cui si trova la riserva venne incorporato dalla
Romania, per tornare alla Bulgaria solo nel 1940, anni in cui Petrov ricominciò
a visitare la zona per esaminare le colonie di uccelli che nidificano qui.
Ci sono alcune leggende
relative all'origine del nome del lago. Una parla di un Khan chiamato Srebrist,
che morì nei dintorni del lago mentre era impegnato in una lotta impari con i
Pecenghi. Un'altra parla di un'imbarcazione piena d'argento ungo le rive del
lago.
Secondo una terza leggenda,
ritenuta la più probabile, il nome deriva dai riflessi argentei sulla
superficie del lago durante le notti di luna piena.
Dentro ed intorno al lago vi
sono numerose specie acquatiche, come la cannuccia di palude. La riserva ospita
67 specie di piante, alcune delle quali in pericolo d'estinzione al di fuori
dell'area del lago di Srebarna.
Nell'area esiste una gran
varietà di fauna: 39 mammiferi, 21 rettili ed anfibi e 10 specie di pesci
abitano nella riserva, che è però famosa per le 179 specie di uccelli che
nidificano all'interno dei suoi confini, tra i quali il Pellicano dalmata, il
cigno reale, l'oca selvatica, l'anatra, il falco di palude, la cincia e i
cormorani.
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