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Il
Complesso Gola-Tiwai è il
primo sito del patrimonio
mondiale dell'UNESCO della
Sierra Leone, che comprende il
Parco Nazionale della Foresta
Pluviale di Gola e il
Santuario Faunistico
dell'Isola di Tiwai.
Quest'area
è un importante
"hotspot" di
biodiversità, che ospita più
di 1000 specie vegetali (di
cui 113 endemiche), 55 specie
di mammiferi, 448 specie di
uccelli, tra cui il piccione
torraiolo dal collo bianco, in
via di estinzione, pesci
d'acqua dolce, farfalle e
libellule. Tra la fauna vi
sono specie a rischio come
l'elefante di foresta,
l'ippopotamo nano e il
francolino del Djamu

Il parco
nazionale della foresta
pluviale di Gola si trova
nel sud-est della Sierra
Leone, vicino al confine con
la Liberia.
Dal
dicembre 2011, l'area
protetta, già esistente, gode
dello status di parco
nazionale. È considerata una
delle riserve forestali più
importanti dell'Africa
occidentale e una delle ultime foreste
vergini primarie in
Africa. Fa parte della più
ampia regione delle foreste
della Guinea, uno dei punti
caldi di biodiversità del
pianeta.
Il
parco nazionale è costituito
dalle tre aree note come «Gola
Centro» (nota in passato come
«Gola Nord»; circa 460 km²),
«Gola Sud» (precedentemente
«Gola Ovest» e «Gola Est»;
230 km²) e «Gola Nord» (in
passato «Estensione 2»; 60
km²). Si trova nel sud-est
del paese, a circa 330
chilometri dalla capitale Freetown.
 Gola
Centro è dominato da
un paesaggio collinare ad
un'altitudine superiore ai 300
metri. Il suo punto più
elevato raggiunge i 475 metri
circa. La sua area è
attraversata dai fiumi Mogbai,
Woiguwa, Waye, Koadi e Magoli.
Tutti, tranne il Waye,
confluiscono nel Mano, il
fiume che segna il confine con
la Liberia.
Gola
Nord è separato da
Gola Centro dal fiume Komboya
ed è attraversato dal
Magbole. Questo settore del
parco è adiacente alla vicina
Liberia.
Gola
Sud si trova a
sud-ovest di Gola Centro ed è
separato dagli altri due
settori del parco da una
striscia larga circa 12
chilometri (nella quale sorge
il villaggio di Nomo). È
dominato da un ambiente di
tipo paludoso. Questa parte
del parco è delimitata
direttamente dal fiume Mano,
che forma il confine con la
Liberia. Il Bagra, con i suoi
330 metri, costituisce il
punto più alto di questo
settore, che è attraversato
dal fiume Mahoi e dalla strada
statale A015.

La
foresta di Gola è considerata
uno degli ultimi rifugi di
specie animali e vegetali
ormai rare, nonché la più
grande foresta vergine
contigua di tutta la Sierra
Leone.
Nel
parco nazionale sono state
censite finora 899 specie
vegetali, tra cui 232 specie
di alberi. La specie arborea
dominante è Heritiera
utilis, ma sono
particolarmente comuni anche
due specie della famiglia
delle leguminose, Cynometra
leonensis e Brachystegia
leonensis.
La
foresta di Gola è una delle
principali aree protette del
paese e ospita 49 specie di
mammiferi. Vivono qui undici
specie di primati, tra cui lo
scimpanzé, il cercopiteco
diana e il cercocebo moro. La
popolazione di scimpanzé
comprendeva nel 2010, anno nel
quale venne effettuato un
censimento, 270 esemplari.
Tra
gli altri abitanti del parco
ricordiamo l'elefante
africano, l'ippopotamo pigmeo,
il cefalofo di Jentink, il
cefalofo zebra, il cefalofo di
Ogilby, il cefalofo nero e il
cefalofo di Maxwell.
Inoltre,
tra i piccoli mammiferi, sono
presenti 26 specie di roditori
e insettivori. Tra i
pipistrelli, sono state
censite 34 specie, tra cui Rhinolophus
hillorum e Hipposideros
marisae.

La Royal
Society for the Protection of
Birds ha rilevato la
presenza di 274 specie di
uccelli, 14 delle quali
minacciate di estinzione.
Comunque, secondo uno studio
condotto nel 2009, le specie
presenti sarebbero 327, di cui
almeno 18 rare o in pericolo
di estinzione. Tra quelle
maggiormente degne di nota,
ricordiamo il raro, ma
facilmente osservabile nel
parco, picatarte collobianco,
la faraona pettobianco e il
malimbe di Ballmann.
Delle
43 specie di anfibi e
13 di rettili presenti
nel parco, la maggior parte
sono tipici abitanti delle
foreste. Un terzo delle specie
di anfibi è considerato
minacciato dalla IUCN,
compreso il rospo Sclerophrys
taiensis, in via di
estinzione. Tra i rettili,
solamente il coccodrillo nano
(Osteolaemus tetraspis)
è considerato in via di
estinzione.
Nei
fiumi Mahoi e Koye sono state
censite 31 specie di pesci.
Nel
parco sono state segnalate più
di 600 specie di farfalle e
140 di libellule.

Tiwai è un'isola fluviale
che sorge al centro del fiume Moa,
nel sud-est della Sierra
Leone. Il suo nome significa
«grande isola» nella lingua
dei Mende. Insieme al parco
nazionale di Outamba-Kilimi e
al parco nazionale della
foresta pluviale di Gola, il
santuario faunistico di Tiwai
è una delle aree protette e
delle attrazioni turistiche più
famose del paese.
Presenta
una delle più alte densità
di primati al mondo,
appartenenti a ben 11 specie
diverse.
Il
2 ottobre 2015 una tromba
d'aria si è abbattuta
sull'isola, distruggendo gran
parte delle infrastrutture e
della copertura forestale.
Il
santuario naturale è l'unico
della Sierra Leone ad essere
gestito e sostenuto localmente
dalla Environmental Foundation
for Africa.
Alla
fine del XIX secolo, la regina
Nyarroh, sovrana dei Barri,
innamorata del capo di Koya,
donò a quest'ultimo metà
dell'isola, erigendola a
santuario. Tuttavia, il
santuario naturale vero e
proprio venne istituito solo
negli anni '80.
All'estremità
settentrionale dell'isola si
trova una piccola spiaggia di
sabbia fine ed è possibile
nuotare nel fiume, facendo però
attenzione a coccodrilli e
ippopotami.
Nel
santuario vivono più di 135
specie di uccelli, comprese
otto specie di buceri. Le
undici specie di primati fanno
dell'isola uno dei luoghi più
importanti del pianeta per la
loro conservazione. Gli scimpanzé che
vivono qui sono molto
intelligenti e fanno uso di
un'ampia varietà di
strumenti. Sono presenti anche
i rarissimi ippopotami
pigmei.
Sull'isola
sono state registrate più di
700 specie di piante.
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