Il parco
nazionale delle montagne di Bale è
una zona protetta situata nella
regione etiope di Oromia.
È stato istituito nel 1969 e
protegge la più vasta area
contigua di paesaggio alpino
dell'Africa.
Il
18 settembre 2023 il parco è
stato iscritto nella Lista
dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dalla
quarantacinquesima sessione del Comitato
del patrimonio mondiale riunito
a Ryadh.
Il
parco nazionale delle montagne
di Bale è sede della seconda
catena montuosa più alta
dell’Etiopia. Il paesaggio è
selvaggio e aspro, e la
vegetazione di montagna africana
magnifica. Ad un’altitudine di
4.000 metri, il Sanetti Plateau
si estende lungo e in largo, con
la seconda montagna più alta in
Etiopia, il Tullo Deemtu
(tradotto letteralmente a ‘Red
Mountain’, con un’altitudine
di 4.377 metri), che sorge
maestoso sopra l’altopiano.
Questa regione merita la visita,
soprattutto in autunno, quando
il paesaggio si riempie con i
colori dei fiori selvatici. A
sud del Sanetti Plateau, ad una
quota leggermente inferiore,
c’è la Foresta Harenna, un
grande bosco densamente fitto.
Le
montagne di Bale originate da
vulcani sono popolari tra gli
amanti del birdwatching per le
decine di specie di uccelli
endemiche che possono essere
trovati qui. Inoltre, il raggio
di distribuzione di molte delle
specie di uccelli è piuttosto
piccolo, anche all’interno dei
Monti Bale. Ma non solo gli
appassionati di birdwatching
possono godere di questo
viaggio. Le montagne di Bale
sono piene di molte specie
animali diverse, tra cui specie
endemiche come lupo etiope,
bushbuck di Menelik o Nyala di
montagna raro, con soli 1.000
animali all’interno del parco.
Anche i leoni, leopardi e gli
african wild dogs possono essere
trovati qui, anche se questi
sono rari e difficili da
individuare.
Le
montagne di Bale sono, finora,
raramente visitate dai turisti,
e quindi offrono molte
possibilità di esplorare
paesaggi indisturbati della
fauna selvatica, sia a piedi che
a cavallo. La sede del parco si
trova a Dinsho, dove possono
essere organizzati percorsi di
trekking di uno o più giorni.
Inoltre, corse di durata diversa
a cavallo o pony sono anche
possibili (anche per diversi
giorni di durata). Una rete ben
sviluppata di sentieri
escursionistici, tra cui capanne
per il pernottamento sono
disponibili anche a Dodola, poco
prima del confini del Parco
Nazionale (vedi sotto).

Il
parco è considerato uno dei
cosiddetti hotspot di
biodiversità, in quanto le
comunità di specie locali si
sono sviluppate nel più
completo isolamento.
Il lupo
etiope, qui diffuso, è
considerato particolarmente raro
e degno di protezione. Il parco
nazionale ospita circa metà
della popolazione totale,
costituita da appena 450
esemplari. La Società zoologica
di Francoforte, così come lo
staff dell'Ethiopian Wolf
Conservation Programm (EWCP) in
collaborazione con l'Università
di Oxford, il governo etiopico e
la National Geographic
Society sono attualmente
all'opera per cercare di
preservare questa specie. Tra le
altre specie degne di nota qui
presenti ricordiamo il nyala
di montagna e il cercopiteco
grigioverde, nonché nove specie endemiche di
roditori, compreso il topo
di Nikolaus e il ratto
talpa gigante. Delle 78 specie
di mammiferi segnalate nel parco
nazionale, 20 sono endemiche
dell'Etiopia.
Nel
parco sono state censite più di
280 specie di uccelli, tra cui
sette delle 17 specie endemiche
dell'Etiopia: l'unghialunga
d'Abissinia, il pappagallo
frontegialla, la pavoncella
pettomacchiato, il lucarino
d'Abissinia, l'uccello gatto
d'Abissinia, il picchio
d'Abissinia e il parisoma
di Bale. Tra le altre specie di
uccelli degne di nota vi sono
molti rapaci, come l'aquila
anatraia maggiore, l'aquila
imperiale, l'aquila di Verreaux,
l'aquila rapace, l'aquila delle
steppe, l'albanella pallida, la poiana
augure, il lanario, il grillaio e
il gipeto. Ma anche la gru
caruncolata e il rallo
di Rouget trovano dimora
nel parco.
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