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Parco
Nazionale
di
Þingvellir
(che
potete
trovare
scritto
anche
come
Þingvellir)
è
stato
dichiarato parco
nazionale nel
1930
con
una
legge
speciale
che
recita
"sacrario
nazionale
protetto
per
tutti
gli
Islandesi,
perpetua
proprietà
della
nazione
Islandese
sotto
il
controllo
diretto
del
parlamento,
mai
vendibile
o
ipotecabile".
Nell'area
non
sono
presenti
aree
abitate
e
la
popolazione
può
usufruirne
per
visitarla
ed
approfittare
della
sua
bellezza
ma
non
stabilirsi
o
creare
strutture.
E'
forse
uno
dei
luoghi
maggiormente
visitati
dai
viaggiatori
stranieri,
che
vi
si
recano
solitamente
all'inizio
del
loro
viaggio
per
cominciare
ad
adattarsi
e
a
capire
le
enormi
forze
della
natura
che
regolano
l'intero
territorio.
Grazie
alla
sua
particolare
posizione
geografica
(posizionata
dove
il
fenomeno
dell'unione
delle
faglie
è
sicuramente
più
evidente
e
perfino
"calpestabile"),
alla
sua
vicinanza
dalla
capitale
e
alla
sua
importanza
"storica"
(sede
del
primo
parlamento
islandese
e
primo
parlamento
al
mondo)
è
il
luogo
che
maggiormente
raccoglie
in
se
stesso
le
molteplici
caratteristiche
della
nazione
islandese.
Il
Parco
Nazionale
di
Þingvellir
è
uno
dei
più
conosciuti
parchi
naturali
dell’Islanda,
molto
apprezzato
per
i
suoi
spettacolari
geyser
e
per
la
sua
notevole
bellezza
paesaggistica.
L’istituzione
del
Parco
Nazionale
di
Þingvellir
risale
al
1930:
questo
meraviglioso
Parco
che
sorge
nella
parte
sud-ovest
dell’Islanda
nei
pressi
della
penisola
di
Reykjanes
e
della
zona
vulcanica
di
Hengill
(a
circa
cinquanta
chilometri
di
distanza
dalla
capitale
Reykjavik),
è
un
Parco
di
grande
rilevanza
dal
punto
di
vista
culturale,
storico
e
geologico.
Non
per
nulla
è
una
tappa
di
viaggio
che
solitamente
i
turisti
inseriscono
all’interno
della
loro
vacanza
in
Islanda:
il
Parco
Nazionale
di
Þingvellir
fa
parte
anche
del
famoso
“Circolo
d’Oro”,
insieme
a
due
altre
mete
imperdibili
di
un
viaggio
in
Islanda
come
la
cascata
di
Gullfoss
e
i
geyser
di
Haukadalur.
Il
Parco
Nazionale
di
Þingvellir
sorge
in
un
punto
di
grande
interesse
geologico,
sulla
fossa
tettonica
islandese:
si
tratta
del
punto
in
cui
la
zolla
americana
e
quella
europea
si
allontanano
l’una
dall’altra.
Disteso
lungo
le
rive
settentrionali
del
lago
più
grande
dell’Islanda,
il
Thingvallavatn,
il
Parco
di
Þingvellir
offre
una
bellezza
paesaggistica
davvero
incredibile,
quasi
idilliaca.
Le
tappe
da
non
perdere
nel
parco
sono:
La
faglia
di Almannagja,
la
cascata
di Oxarafoss e
il
lago Thingvallavatn
Il
paesaggio
del
Parco
Nazionale
di
di
Þingvellir
è
di
tipo
vulcanico,
con
parecchie
faglie
e
gole
che
testimoniano
il
fenomeno
naturale
della
deriva
dei
continenti.
Proprio
una
di
queste
faglie,
la
faglia
di
Almannagja
(che
significa
“gola
di
tutti
gli
uomini”)
è
meravigliosa
e
rappresenta
uno
dei
punti
di
maggiore
interesse
naturalistico
del
parco.
Lunga
circa
5
chilometri,
questa
faglia
è
un
vero
e
proprio
canyon
nel
quale
potrete
anche
ammirare
la
stupenda
cascata
di
Oxarafoss,
che
ha
origine
dal
fiume
Oxara
(bellissimo
fiume
il
cui
corso
interessa
tutto
il
Parco
di
Þingvellir
).
Molto
bello
anche
il
lago
Thingvallavatn,
ricco
di
salmerini
artici
dove
è
possibile
la
pratica
dello
Snorkilng,
sia
nel
lago
che
nella
sotterranea
faglia
di
Silfra.
Tra gli
antichi
popoli
germanici
l'assemblea
degli
uomini
liberi
era
chiamata
Thing;
gli
incontri
avvenivano
in
un
posto
stabilito,
all'aperto,
e
si
discuteva
di
leggi
e
di
altre
questioni
pubbliche.
Dal 930 d.C. a Þingvellir, che
significa
letteralmente
"pianura
del
Thing",
si
tenne
l'assemblea
annuale
in
cui
si
riunivano
tutti
gli
uomini
liberi
d'Islanda,
l'Althing.
Fu
in
questo
luogo,
che
nell'anno
930,
venne
fondato
l'Althing,
uno
dei
primi
(se
non
il
primo)
parlamenti
del
mondo.
L'Althing
si
riuniva
una
volta
l'anno
nei
pressi
di
un
«emiciclo»
lavico
delimitato
da
due
dirupi
rocciosi
paralleli:
durante
queste
sessioni
parlamentari
i
Lögsögumenn
(«oratori
della
legge»)
promulgavano
nuove
leggi,
dirimevano
le
dispute
e
organizzavano
persino
feste
e
gare
sportive.
Quando
i
primi
coloni,
divisi
in clan,
ebbero
la
necessità
di
dare
delle
regole
alla
forma
di
vita
sociale
che
si
stava
man
mano
costituendo
in
Islanda,
decisero
di
instituire
l'Alþingi,
il
Parlamento.
Una
riunione
annuale
dove
venivano
emanate
leggi
riguardanti
il
commercio
e
la
vita
sociale.
Venivano
qui
risolte
anche
le
dispute
tra
i clan e
giudicate
le
controversie
tra
singoli.
Questo
avveniva
una
volta
l'anno.
Probabilmente
Þingvellir
fu
scelto
come
luogo
dove
svolgere
l'Alþingi in
virtù
delle
sue
caratteristiche.
La
vasta
pianura
era
infatti
la
più
adatta
ad
ospitare
i
partecipanti
all'Alþingi che
giungevano
da
tutte
le
parti
dell'isola
e
dovevano
trattenersi
per
alcune
settimane.
La
fondazione
del
Thinvellir
risale
al
930,
le
leggi
emanate
dal
Lögsögumaður,
uomo
di
legge,
non
erano
scritte
ma
venivano
promulgate
oralmente.
Nell'anno
mille
il
Lögsögumaður,
Thorgeir
Ljósvetningagoði,
emanò
le
legge
che
stabiliva
la
conversione
dal
Paganesimo
al
Cristianesimo.

Si
dice
che,
al
ritorno
dal Alþingi,
Thorgeir
gettò
le
statue
degli
antichi
dèi
norreni
nella
cascata
che
prese
poi
il
nome
Goðafoss,
cascata
degli
dei.
L'Alþingi governò
le
genti
d'Islanda
dal
930
fino
al
1262,
quando
il
potere
esecutivo
passò
nelle
mani
dei
reggenti
Norvegesi,
per
poi
passare
nel
1662
nelle
mani
della
Monarchia
Danese.
Il
17
Giugno
1944
l'Islanda
proclamò
la
sua
indipendenza
qui
a
Þingvellir.Þingvellir
viene
oggi
menzionato
come
la
più
antica
forma
Parlamentare
Occidentale. Ma
forse
non
è
così.
Secondo
la
Saga
Eyrbyggja
non
è
a
Þingvellir
che
fu
costituito
il
primo
Alþingi.
Secondo
Eyrbyggja
l'Alþingi si
svolgeva
ancor
prima
del
930
sulla
penisola
di
Snaeffell,
sulla
costa
occidentale.
A
sostegno
della
storia
narrata
nella
Saga
di
Eyrbyggja
alcuni
ritrovamenti
archeologici
rinvenuti
durante
degli
scavi
in
una
fattoria
alla
periferia
di
Stykkisholmur.
La
Saga
parla
della
necessità
di
spostare
l'Alþingi in
quanto
il
luogo
era
stato
dissacrato
con
del
sangue
di
innocenti.
Tra
i
ritrovamenti
infatti,
un
muro
circolare
dove
si
suppone
avvennissero
i
processi,
al
centro
del
quale
è
stata
rinvenuta
una
pietra
sacrificale,
Thor
Stone,
dove
sono
ancora
visibili
tracce
di
sangue.
Nell'anno
999
o
1000
Þorgeir
Ljósvetningagoði
decretò
che
il
Cristianesimo
sarebbe
stata
l'unica
religione
islandese.
Secondo
la
leggenda,
dopo
aver
preso
questa
decisione
Þorgeir,
sulla
via
del
ritorno
a
casa,
gettò
le
sue
statuette
raffiguranti
idoli
nordici
nella
cascata
che
oggi
porta
il
nome
di
Goðafoss
("Cascata
degli
dei").
sempre
a
Þingvellir
venne
proclamata
nel
1944
l'indipendenza
del
paese.
Notevole
anche
il
fascino
che
il
parco
ha
esercitato
sulla
letteratura,
che
ha
tributato
omaggio
al
luogo
nei
romanzi La
campana
d'Islanda (1943)
di Halldór
Laxness e
nel
romanzo
poliziesco Hypothermia (2010)
di Arnaldur
Indriðason.
A causa delle epidemie e calamità
naturali,
a
partire
dal
XVII secolo
per
l'Islanda
iniziò
un
periodo
di
decadenza:
si
ritrovò
infatti
sotto
il
dominio
danese
e
l'Althing
cadde
in
disuso
alla
fine
del
XVIII secolo. Tuttavia Þingvellir mantenne il suo
significato
simbolico
e
nel
1944
proprio
in
questa
località
avvenne
la
proclamazione
della
repubblica
con
la
quale
il
paese
riottenne
l'indipendenza.
Dal
punto
di
vista
geografico
Þingvellir
si
trova
su
una
frattura
dovuta
alla deriva
dei
continenti,
che
può
essere
chiaramente
riconosciuta
nelle
gole
e
nelle faglie che
attraversano
la
regione;
la
più
grande
di
esse,
chiamata Almannagjá,
è
un
vero
e
proprio
canyon.
Questo
causa
anche
un
gran
numero
di terremoti in
questa
regione.
La
regione
lambisce
inoltre
la
sponda
settentrionale
di Þingvallavatn,
il
più
grande
lago
d'Islanda.
Il
fiume Öxará scorre
attraverso
il
parco
nazionale
e
forma
una
cascata
in
corrispondenza
dell'Almannagjá,
chiamata Öxaráfoss.
Insieme
alla
cascata Gullfoss e
ai
geyser
di Haukadalur,
Þingvellir
fa
parte
di
uno
dei
percorsi
turistici
più
famosi
d'Islanda,
il Cerchio
d'Oro.

Fonte
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