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Il Castello
di Schwerin (XIX
secolo) è il simbolo della città di Schwerin, capoluogo
del land Meclemburgo-Pomerania Anteriore, nel nord della Germania. Il castello, in stile rinascimentale francese si trova su un isolotto del Lago
di Schwerin.
È
sede del Parlamento del land Meclemburgo-Pomerania
Anteriore. Un tempo era sede dei duchi (e poi granduchi) del Meclemburgo e
del Meclemburgo-Schwerin.
Il
27 luglio 2024, il palazzo è
stato iscritto nella Lista del
Patrimonio Mondiale dell'UNESCO come parte dell'insieme residenziale. Con circa 200.000 visitatori
all'anno, è una delle attrazioni
più famose della Germania.
Della
presenza di un castello in
loco si ha notizia già dal 965, secondo quanto riferito dal commerciante arabo Ibrahim
ibn Ya'qub, il quale fu tra i
primi personaggi appartenenti al
mondo islamico a viaggiare per i
territori degli Slavi in Europa. Il castello all'epoca era in realtà una città fortificata altomedioevale
(Rocca
di Meclemburgo) come molte altre
nel continente europeo; si trovava
dove ora sorge il comune di Dorf
Mecklenburg ed era di
proprietà della locale tribù
degli Obodriti.
Nel 1160 il forte divenne l'obiettivo di conquista da parte di alcuni nobili
tedeschi che erano intenzionati ad
espandere i loro territori ad est.
Lo scontro avvenne tra i germanici
guidati da Enrico
il Leone (1129-1195) e gli
Obodriti guidati da Niklot.
Il castello finì per essere distrutto ma i tedeschi occuparono l'area e
scacciarono l'antica tribù. Ad
ogni modo, anche i conquistatori
germanici riconobbero l'importanza
strategica e l'interesse estetico
che destava l'isola su cui il
castello era costruito ed
incominciarono quindi la
costruzione di un nuovo
forte.
La fondazione della città di Schwerin ebbe luogo nello stesso anno e divenne poi sede di un vescovato. Nel 1167,
Enrico il Leone cedette la contea
di Schwerin ad uno dei propri
vassalli, Gunzelin von Hagen,
mentre il resto del paese intorno
alla città fu restituito al
figlio di Niklot, Pribislavo,
formando in tal modo il primo
nucleo della casata ducale
regnante sino al 1918.
Nel 1358 l'area di Schwerin (che nel 1348 era stata elevata a ducato) venne acquistata dai discendenti di
Niklot, che trasferirono la loro
sede dalla Rocca di Meclemburgo al
castello di Schwerin, collegando
ad esso i loro possedimenti nel Meclemburgo.
Il periodo vedeva artisticamente
l'ultima fioritura del gotico
classico e come tale anche la
fortezza venne trasformata in
questo periodo in un grande
castello di rappresentanza, grazie
anche alle favorevoli condizioni
economiche della famiglia
regnante. Originale di questa
epoca è la Bischofshaus ("Casa
del vescovo") che si è
conservata intatta sino ai nostri
giorni.

Sotto
il governo del duca Giovanni
Alberto I di Meclemburgo-Schwerin (1525-1576),
il castello subì molte importanti
variazioni strutturali. Il
castello perse ormai ogni forma
difensiva rilevante e venne
trasformato in un palazzo con
eleganti decorazioni in
terracotta, materiale largamente
usato per tutto il rinascimento e
che a Schwerin giungeva da Lubecca.
Alcuni
anni dopo aver risistemato il
castello, dal 1560 al 1563,
Giovanni Alberto ricostruì
completamente anche la cappella
privata che si trovava nella
struttura ed essa divenne anche la
prima chiesa protestante di stato,
data la conversione del principe
alla nuova fede. L'architettura
era ispirata alle chiese di Torgau e Dresda. Il cancello,
in stile rinascimentale veneziano,
venne realizzato in questa stessa
epoca da Hans Walther (1526-1600),
uno scultore fatto pervenire
appositamente da Dresda.
Decorazioni vennero applicate
anche sulle finestre della
facciata a nord che illustrano
scene bibliche del noto artista Willem
van den Broecke (1530-1580).
Malgrado
tutto si sentì comunque la
necessità di difendere il
castello e, oltre alla naturale
locazione, venne decisa la
costruzione di alcuni bastioni
nella parte nord-occidentale,
sud-occidentale e sud-orientale i
quali vennero realizzati da
architetti italiani e, pur dopo
tante modifiche, permangono sino
ai nostri giorni.
Prima
dello scoppio della guerra
dei trent'anni, l'architetto Ghert
Evert Piloot, che era entrato al
servizio dei duchi di Meclemburgo
nel 1612, realizzò alcuni
progetti per una completa
ricostruzione del castello in
stile rinascimentale olandese. I
lavori iniziarono nel 1617 sotto
la sua supervisione, ma presto
dovettero fermarsi a causa della
guerra incombente e vennero
ripresi tra il 1635 ed
il 1643 ed oggi di questo stile si conservano la casa sopra le cucine del
castello e la sezione sopra la
cappella.
Durante
questo stesso periodo venne
costruito, non lontano dalla
cappella, un locale per accogliere
la collezione di dipinti posseduta
dal duca, che fu ampliata nei
secoli successivi. Altra
costruzione ascrivibile a questo
periodo fu il Teepavillon (Padiglione
del tè).
Con
il cambio dell'assetto politico la
corte si spostò al castello
di Ludwigslust nel 1756.

Nel 1837 la residenza ducale venne portata nuovamente al Castello di Schwerin, ma la struttura si trovava in condizioni pessime. Il risultato di secoli
di rimaneggiamento era una
struttura poliedrica negli stili,
affatto incongruente e quasi
antiestetica.
Il
granduca Federico di Meclemburgo-Schwerin (1800-1842) decise la ricostruzione
del castello e ne affidò il
progetto al proprio architetto, Georg
Adolph Demmler (1804-1886).
In seguito la costruzione venne
portata avanti dal suo successore, Federico
Francesco II (1823-1883), che
decise di far realizzare una
completa ricostruzione del sito.
Solo alcune parti del XVI e del
XVII secolo vennero mantenute nel
progetto.
L'architetto
di Dresda, Gottfried
Semper (1803-1879), ed il
berlinese Friedrich August Stüler (1800-1865)
non riuscirono a convincere il
duca con i loro progetti, anche se
Demmler trovò una nuova
ispirazione nello stile
rinascimentale francese, che
piacque molto al sovrano, che non
disdegnò di riprendere lo stile
del castello di Chambord e
la costruzione iniziò nel 1843 terminando
nel 1851.
Il
suo successore ai progetti, Stüler
cambiò nuovamente alcune cose nel
progetto includendo sulla facciata
una nicchia con la statua di
Niklot a cavallo sotto una pomposa
cupola. Per il disegno degli
interni venne scelto il berlinese Heinrich
Strack (1805-1880).
Nel
dicembre del 1913 un
pericoloso incendio scoppiò nel
castello e lo danneggiò in gran
parte. La rivoluzione del 1918 portò all'abdicazione del granduca, ma all'epoca solo la parte
esteriore della struttura era già
stata completata. Non più
residenza principesca, il castello
divenne successivamente un museo e
dal 1948 fu sede del parlamento. La Repubblica Democratica Tedesca rese l'area
una scuola di agraria dal 1952 al
1981 e l'Orangerie divenne un
museo tecnico dal 1961. Dal 1981
al 1993 la struttura divenne
nuovamente un museo per poi
divenire nuovamente sede del
parlamento del Meclemburgo-Pomerania
Anteriore, che tuttora qui si
riunisce.
Il
27 luglio 2024 il complesso della
Residenza è stato inserito nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO durante
la 46a sessione del comitato del patrimonio mondiale.
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