Castelli della Valle della Loira
Francia 

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2000

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La storia del castello di Villandry inizia nel 1536 con Jean le Bretone, Ministro delle Finanze del Re Francesco I, che acquisì la proprietà di queste terre facendo radere al suolo la fortezza medievale preesistente. Al suo posto fece erigere un castello dallo stile semplice, lineare, simmetrico e rigoroso – il tipico stile francese che divenne poi molto in voga negli anni successivi – circondato da giardini in stile rinascimentale.

Unica testimonianza delle origini medievali di Villandry è la torre principale, il mastio, che Jean le Bretone risparmiò dalla distruzione per il suo valore storico: è proprio in questa torre infatti che, il 4 luglio 1189, fu siglata la “pace di Colombiers” tra il re d’Inghilterra Enrico II Plantageneto e Filippo Augusto, re di Francia.

I suoi discendenti mantennero la proprietà di Villandry fino al 1754 quando la tenuta passò nelle mani del marchese de Castellane. Nell’arco di due secoli la moda e le esigenze erano molto cambiati e fu così che il marchese decise di ammodernare il castello secondo il gusto contemporaneo. I due portici del piano terreno furono chiusi e trasformati rispettivamente nelle cucine e in un corridoio, il taglio delle finestre fu cambiato secondo lo stile Luigi XV, vennero aggiunte delle balconate e delle decorazioni a trompe-l’oeil e, all’interno, fu inserito l’attuale scalone d’onore. Queste modifiche resero il castello più “abitabile” per i tempi ma andarono ad intaccare irrimediabilmente l’eleganza rinascimentale che caratterizzava Villandry.

Al marchese seguirono altri proprietari – persino il fratello di Napoleone Jerome Bonaparte – fino a giungere ai primi del novecento, periodo in cui il castello si trovava in uno stato di abbandono.

A riportare Villandry agli antichi splendori furono Joachim Carvallo e la moglie Ann Coleman, una coppia ispano-americana che si innamorò della tenuta decidendo di farne la propria casa. Medico lui, ricca ereditiera lei, nel 1904 acquistarono il castello ritenendo che potesse essere adatto ad ospitare la loro collezione d’arte. 

I Carvallo decisero di riportare Villandry al suo stato originale, eliminando le modifiche apportate dal marchese e ripristinando la sobrietà dello stile rinascimentale. Si devono a loro anche i meravigliosi giardini che rendono oggi Villandry uno dei castelli più famosi della Loira.

Joachim studiò i progetti dei vecchi giardini rinascimentali e cercò di ricostruirli inserendovi elementi del suo gusto personale; si fece aiutare da noti progettisti del tempo ma fece anche molto in autonomia essendo un grande appassionato di giardinaggio e botanica.

I discendenti dei Carvallo sono ancora oggi proprietari del castello ed è grazie a loro che tutti noi possiamo godere di questo luogo spettacolare.

Le sale interne sono elegantemente arredate con mobili e accessori risalenti agli anni in cui i coniugi Carvallo vissero qui che fanno immaginare come fosse vivere in queste dimore da sogno.

Le sale più particolari sono la sala da pranzo – risalente all’epoca del marchese di Castellane e classificata come Monumento Storico – e il salone orientale caratterizzato da un soffitto in stile Mudejar davvero meraviglioso, proveniente da un palazzo del XV secolo di Toledo. Joachim Carvallo, quando il palazzo fu smantellato nel 1905, fece smontare e rimontare a Villandry i 3.600 pezzi che compongono il soffitto: un lavoro di assemblaggio certosino che richiese oltre un anno di tempo!

Le stanze dei bambini sono poste al secondo piano del castello: i tendaggi morbidi, i colori pastello, i giochi, i libri e i vestitini ricamati sono la perfetta rappresentazione di come l’infanzia di ogni bambino dovrebbe essere.

E poi ci sono le finestre fiorite del castello che offrono delle viste mozzafiato sui giardini

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L'originalità di Villandry non si trova solo nel suo concetto architetturale di avanguardia ma anche nell'utilizzo che è stato fatto del paesaggio per costruirvi, in armonia con la natura e la pietra, dei giardini di una notevole bellezza: una vallata percorsa da un ruscello che discende dall'altopiano verso sud, che ha consentito di disporre in terrazze tre livelli di giardini.  

Situato sopra il livello dei giardini, il bosco copre un'area di circa 3 ettari. Si tratta di un luogo piacevole dove passeggiare ed offre una visione molto diversa dei giardini. Il bosco infatti mette in risalto il contrasto fra la natura selvaggia e l'impostazione dei giardini costruiti.  

Il giardino ornamentale: i giardini di Villandry sono divisi su tre livelli, ciascuno contenente un diverso tipo di giardino: l'orto, il giardino d'acqua ed il giardino ornamentale.

Primo salotto - Con un'estensione dei saloni interni, il giardino ornamentale è a sua volta diviso in stanze verdi.

Il primo salone è quello che si trova più vicino al castello ed è composto da 4 aiuole. Nello stile Andaluso, la struttura d'impianto ricaca le forme geometriche che formano i giardini dell'amore.

L'amore eterno è simboleggiato da cuori separati da fiamme d'amore negli angoli della "stanza".

L'amore appassionato: ancora cuori, ma questa volta sono suddivisi per la passione. I cuori sono intrecciati a formare un labirinto, che evoca la danza ed il turbine della passione.

L'amore capriccioso: i quattro ventagli negli angoli simboleggiano la volubilità dei sentimenti. Fra i ventagli ci sono le corna degli ingannati e le lettere d'amore scambiate fra gli amanti. Il colore dominante in questa piazza è il giallo, il simbolo dell'amore tradito.

Per ultimo l'amore tragico: i designer hanno rappresentato le lame dei pugnali e delle spade utilizzate nei duelli di rivalità amorosa. In estate, i fiori sono rossi per simboleggiare il sangue versato in questi combattimenti.

Sulla sinistra di questi giardini troviamo un'aiuola che contiene un disegno con la croce maltese, la croce di Languedoc e la croce basca; a costeggiare il fossato troviamo la rappresentazione stilizzata dei fiori del giglio. Dal belvedere si può godere della bellissima visione d'insieme dei giardini.

Il padiglione pubblico - Il piccolo padiglione neoclassico è coperto da un tetto di ardesia e venne costruito nel lato sud della tenuta nel 18° secolo dal Marchese di Castellane.

Questo tipo di struttura ornamentale, conosciuto come "fabrique", era uno degli elementi dei giardini formali del XVIII secolo. In questo affascinante edificio, il marchese volle concedere udienza agli agricoltori ed ai contadini che lavoravano le sue terre. Nel 2004 il padiglione venne completamente rinnovato.

Il giardino d'acqua - Sopra il giardino ornamentale, all'estremo sud della tenuta, si trova il giardino d'acqua.

Questo giardino, fiancheggiato da erba, è composto da una vasca centrale simile a quella dei giardini di Versailles ed è impreziosito qua e là da parterre quadrati di prato, una rete di strade perpendicolari e quattro laghetti ornamentali secondari.

Il giardino del sole - Il giardino del sole si trova sulla terrazza del castello, in quello che era un prato circondato da alberi di tiglio.

Esso rispetta i canoni generali della struttura dei giardini di Villandry, formando un chiostri verde composto da tre camere:

- La camera dei bambini, dove ci sono giochi all'aperto e meli ornamentali;

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- La camera del sole, nella parte centrale del giardino, con un laghetto ornamentale a forma di sole, la stella ad otto punte progettata da Joachim Carvallo, ed aiuole di perenni;

- La camera della nube, dove piccoli viali erbosi formano triangoli che si snodano in mezzo ai cespugli di rose ed arbusti.

Il labirinto - Situato sulla seconda terrazza dei giardini, il labirinto di Villandry, composto da siepi di carpino, è il luogo ideale dove rilassarsi.

Nei giardini ornamentali il labirinto era un elemento cruciale, riferito al labirinto che Dedalo aveva ideato per nascondere il Minotauro, nella cultura greca era un posto in cui gli uomini si perdono.

In contrasto, nello spirito cristiano, il labirinto rinascimentale di siepe era un luogo di progressione, dove il percorso seguito simboleggiava il progresso della vita, mentre il centro del labirinto, su un piano elevato, simboleggiava l'incontro con Dio.

L'orto - L'orto ornamentale, con il suo stile prettamente rinascimentale, è il punto saliente dei giardini di Villandry.

Esso è costituito da nove quadrati della stessa grandezza, ma ogni motivo geometrico differisce dall'altro grazie alla miscela di verdure e fiori in esso contenuta.

All'interno dei quadrati le verdure sono state piantumate alternandone i colori - il blu dei porri, il rosso dei cavoli e delle barbabietole, il giada delle cime di carota, etc. - in modo da creare una scacchiera multicolore.

L'orto ha le sue origini nel Medioevo,  dove i monaci amavano tracciare i loro orti in forme geometriche, ravvivandoli aggiungendo le piante di rose, le cui fioriture servivano a decorare le statue della Vergine Maria.

Il giardino delle erbe - Fra l'orto e la Chiesa si trova il Giardino delle Erbe, un tradizionale giardino medievale dedicato alle erbe aromatiche, culinarie e medicinali.

Le piante, che appartengono a circa trenta varietà diverse, vengono coltivate in aiuole circolari, simboli dell'eternità, mentre i  percorsi s'intersecano ad angolo retto per formare delle croci.

Le fragranze che emanano da queste aiuole ricordano i giardini murati dei monasteri in epoca medievale.

Il villaggio e la chiesa - Il villaggio di Villandry non manca di fascino. Con la sua chiesa romanica ed i cottage del 15° secolo su entrambi i lati degli incantevoli giardini, Villandry è un piacevole borgo che merita una visita.

La chiesa del XII secolo dedicata a Santo Stefano ospita un organo a canne, donato nel tardo XIX secolo da Stéphanie Oudinot, moglie del Barone Haiguerlot, l'allora proprietario del castello. E' stato proprio in questa chiesa che Joachim Carvallo è stato sepolto, nel 1936.

Una squadra si dieci giardinieri mantiene quotidianamente i giardini che in ogni stagione regalano un nuovo spettacolo di fioriture.

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