Il
castello di Sully-sur-Loire è
un castello rinascimentale
situato sulla riva sinistra
della Loira, nella città
omonima.
Il
castello è menzionato nel
1102 come "Castrum
Soliacense" e venne
edificato a controllo di un
ponte in pietra sul fiume,
probabilmente di epoca romana,
distrutto nel 1363 da un
alluvione.
A
seguito di contrasti tra
Enrico di Sullly e il vescovo
di Orléans passò brevemente
in possesso del re di Francia
Filippo Augusto, che vi fece
costruire una grande torre
cilindrica, oggi scomparsa. I
resti della torre furono messi
in luce negli anni 1990 nel
cortile. Nel 1218 il castello
era già stato restituito al
suo originario proprietario.
Il
possedimento passò quindi nel
1382 a Guido della Trémoille,
che aveva sposato Maria,
ultima erede dei signori di
Sully. Nel 1395 fu iniziata
una totale ricostruzione del
complesso, progettata da
Raymond du Temple, architetto
del re e del duca di Orléans.
Il
castello fu danneggiato nel
corso delle guerre di
religione e nel 1563 venne
distrutta l'antica cappella.
Nel
1602 venne acquistato da
Massimiliano di Béthune,
detto il Grand Sully,
ministro e consigliere del re
Enrico IV, che nel 1606
ottenne il titolo di duca di
Sully. Vennero intrapresi
importanti lavori di
trasformazione e venne
sistemato un parco.
Durante
la Rivoluzione francese
vennero smantellate alcune
mura di difesa e torri. Il
castello restò in possesso
della famiglia dei duchi di
Sully fino al 1807, passando
poi ad un lontano ramo
collaterale, che lo mantenne
fino al 1962. Nel 1918 l'ala
orientale venne fortemente
danneggiata da un incendio.
Attualmente è di proprietà
del dipartimento del Loiret.
Il
castello è circondato da
fossati, alimentati dalla
Sange, piccolo affluente della
Loira.
Il
Donjon (XIV secolo)
- Sul lato nord sorge un corpo
di fabbrica ("Donjon")
a pianta rettangolare (40 x 15
m), costruito alla fine del
XIV secolo. Presenta torri
cilindriche molto sporgenti
agli angoli (ad ovest le torri
di Nouvion e di Villebon e sul
lato est quelle della Chapelle
d'Anguillon e di Verrines). Le
torri sul lato orientale
conservano ancora i merli e il
tetto a punta.
La
porta di accesso sul lato sud
è fiancheggiata da due torri
cilindriche e in origine era
accessibile da un ponte
levatoio che sorpassava un
piccolo fossato oggi riempito.
Un cammino di ronda munito di
merli correva lungo tutto il
perimetro.
L'edificio
comprende sotterranei coperti
a volta, un piano terra con i
servizi (cucina e dispensa) e
il piano nobile con una grande
sala di ricevimento e gli
appartamenti di residenza. I
diversi piani sono accessibili
da una scala a chiocciola
alloggiata nella torre sud-est
dell'ingresso.
Particolarmente
notevole la copertura
dell'ultimo piano con la
struttura lignea del tetto
(conosciuta come "Grand
Galetas") a forma di
carena rovesciata, ancora
molto ben conservata. Gli
spazi interni sono stati
profondamente rimaneggiati
all'epoca di Massimiliano di Béthune.
Da notare, al primo piano, la
grande sala con le sue porte
il legno del XVII secolo, la
pittura raffigurante il
castello di Rosny-sur-Seine
sopra la cappa del camino, e
infine la porta di ferro che dà
accesso allo studio di Sully.
Vi sono inoltre conservati una
serie di sei arazzi del XVII
secolo della manifattura di
Psyché, acquistati nel 1994.
L'ala
orientale
- Davanti al "Donjon"
si trova una vasta corte
quadrangolare ("basse-cour",
o "corte bassa"),
costeggiata da due torri
rotonde: quella a sud-est
risale al XV secolo, sopra i
resti di una torre più
antica, mentre l'altra (Torre
di Béthune), con diametro di
15 m e mura spesse 5 m, fu
costruita all'epoca di
Massimiliano di Béthune per
ospitare i cannoni, ma
attualmente conserva solo il
piano terra. Vi si trovava
inoltre la chiesa collegiata
di Saint-Ythier, trasferita da
Massimiliano di Béthune
all'interno della città.
Entrando
si visitano alcuni ambienti
con soffitto a volta, la
cucina e la dispensa. Trovano
posto in questi primi ambienti
le tombe del duca di Sully
Maximilien e della sua seconda
moglie Rachel de Cochefilet.




Tra
le stanze del castello vi è
anche quella riservata al re,
arredata in stile Luigi XIV,
con bellissime tappezzerie in
seta blu e oro e arazzi del
XVII secolo.
Nella Torre
di Anguillon i piani sono
collegati da una scala a
chiocciola che conduce sino
all'ultimo piano, dove si
trova una struttura in legno a
forma di carena rovesciata del
XIV secolo, ancora ben
conservata, e il cammino di
ronda.
A
sud-est della corte venne
costruita una residenza più
confortevole, il cosiddetto
"Petit château"
("Castello
piccolo"), che fu la
residenza abituale dei signori
di Sully. Gli interni vennero
sistemati (decoro e
arredamento) nel XIX secolo.
Una
porta inserita in una torre
quadrata costituisce l'accesso
principale al castello
. Il fabbricato che collega il
Petit château all'ala
settentrionale venne aggiunto
nel XVIII secolo e ricostruito
dopo l'incendio del 1918.
Del
parco resta oggi la vasta
superficie, circondata da
canali che vennero sistemati
sotto Massimiliano di Béthune,
allo scopo di riparare il
castello dalle alluvioni della
Loira.
L'edificio
centrale di Sully offre un
notevole esempio di
costruzione con torri
circolari della fine del XIV
secolo. Interamente dedicato a
funzioni di rappresentanza, fu
raddoppiato da un alloggio
privato, che conserva la
medesima struttura interna, ma
dal carattere più intimo,
dando la misura della
dicotomia tra pubblico e
privato delle grandi corti
principesche.
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