Forte Bahlã
Oman

 PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 1987

    

Cittadina di indicibile fascino situata nella regione di Ad Dakhiliyah, nella parte centro-settentrionale dell’Oman, Bahla è famosa in tutto il paese per le sue rinomate ceramiche e per l’antico Fort Bahla, tutelato dall’UNESCO come Patrimonio mondiale dell’umanità dal 1987. 

La cittadina ha conservato gran parte della sua struttura originaria, ha infatti mantenuto gran parte dei 12 km di mura possenti che la circondavano, lungo i quali si aprivano 15 porte d'ingresso e si innalzavano 132 torrioni. Nell'antichità Bahla era un centro famoso per la magia e per la folta presenza di maghi, e un segno tangibile di questa tradizione è visibile ancora oggi nel vecchio suq, dove i venditori legano il loro bestiame ad un vecchio albero. 

La leggenda racconta che questo albero era utilizzato da degli spiriti, di cui alcuni malvagi, e gli abitanti di Bahla avevano paura che essi lo portassero via; per questo essi decisero di legare l'albero con grosse catene; da qui l'usanza di legarci oggi gli animali. 

Dal punto di vista geografico, la città sorge in un’oasi circondata da un’area desertica caratterizzata dal susseguirsi di basse e spoglie colline una quarantina di chilometri a nord-ovest di Nizwa e circa 200 a sud-ovest della capitale nazionale Muscat. 

Anche grazie alla visibilità garantitagli dai lavori di restauro del forte, compiuti tra il 1988 e il 2004, Bahla sta progressivamente aprendosi al turismo, connotandosi per la presenza delle prime strutture recettive e delle istituzioni indispensabili per i visitatori.

La storia di Bahla è strettamente legata a quella dell’omonimo forte, costruito tra il XIII ed il XIV secolo per volere della tribù di Banu Nebhan, sotto la quale la città prosperò fino a diventare una delle più importanti dell’Oman. 

Nel corso dei secoli, Fort Bahla, insieme alle vicine fortezze di Izki, Nizwa e Rustaq, rappresentò una roccaforte inespugnabile per diverse popolazioni, che dovettero rinunciare alle proprie mire espansionistiche su quest’area dell’Oman. Oltre al forte, l’area di Bahla, comprensiva dell’oasi e del palmeto che la circondano, fu delimitata da 12 chilometri di cinta muraria in adobe.

Visibile fin da molti chilometri prima della città, Fort Bahla è senza dubbio l’attrattiva principale di Bahla, la ragione che ogni anno spinge numerosi turisti ad intraprendere un affascinante viaggio tra montagne desertiche e oasi verdeggianti fino all’insediamento sorto ai piedi del Djebel Akhdar. 

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Le “calde” mura in adobe, le torri alte fino a 55 metri e le fondamenta in arenaria incarnano una delle massime espressioni a livello nazionale e non solo di architettura difensiva del Medioevo, tenendo presente che i recenti lavori di restauro, della durata di poco più di 15 anni, hanno riportato la fortezza al suo antico splendore. 

Forte Bahla  è una delle quattro fortezze storiche situate ai piedi del Djebel Akhdar in Oman. Venne costruito nel XIII e XIV secolo, quando l'oasi di Bahla prosperava sotto il controllo della tribù di Banu Nebhan. Le mura in adobe e le torri si elevano 55 metri sopra alle fondamenta in arenaria. Nell'angolo sud-occidentale si trova la moschea del Venerdì che possiede un mihrab trecentesco. Il forte non venne mai restaurato prima del 1987, e parti delle mura sono collassavano ogni anno durante la stagione delle piogge.

Tra gli elementi maggiormente distinguibili del forte ricordiamo le 132 torri di osservazioni, alcune delle quali di notevoli dimensioni, ma anche le 15 monumentali porte di accesso, accomunate dallo stile e dalla ricercatezza delle decorazioni. All’interno della cinta muraria, nella parte sud-occidentale della città vecchia, troneggia la sfarzosa Moschea del Venerdì, costruita nel XIV secolo e dotata di un meraviglioso Mihrab.

Il forte è diventato un patrimonio dell'umanità nel 1987, e l'anno seguente è stato elencato tra quelli in pericolo. I lavori di restauro iniziarono negli anni novanta, e sono costati oltre sei milioni di sterline spese dal governo dell'Oman tra il 1993 ed il 1999. Venne coperto da un'impalcatura e chiuso al turismo per molti anni. Dal 2004 è considerato fuori pericolo.

Il forte di Bahla, insieme a quelli vicini di Izki e Nizwa, ed a quello a nord di Rustaq, furono il centro della resistenza kharigita alla "normalizzazione" voluta dal califfo Hārūn al-Rashīd. La città di Bahla, comprensiva dell'oasi, del suq e del palmeto, è circondata da mura in adobe lunghe dodici chilometri. La città è nota anche per le proprie ceramiche.