Siti Gusuku e beni associati del reame delle isole Ryukyu
Giappone

PATRIMONIO DELL'UMANITÀ DAL 2000

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Le isole Ryūkyū, dal nome cinese Liuqiu, in giapponese anche isole Nansei, sono un arcipelago di isole collocate nella parte più occidentale dell’Oceano Pacifico nei pressi del confine più orientale del Mar Cinese Orientale. Si collocano tra l’isola di Kyūshū e Taiwan. Le isole sono divise dal punto di vista amministrativo in una parte nord comprendente le isole Satsunan, appartenente alla prefettura di Kagoshima, ed in una parte sud, nota come Ryūkyū shotō, appartenente alla prefettura di Okinawa. Nell’arcipelago si parlano le lingue ryukyuane. Le isole hanno un clima subtropicale con inverni miti ed estati calde. Le precipitazioni sono frequenti e la stagione delle piogge è caratterizzata dalla presenza di tifoni.

Il regno di Ryūkyū era un tempo un regno indipendente che occupava l’arcipelago dall’isola di Yonaguni, nel sud-est, fino a Amami Oshima nel nord. Nel 1372 ottenne lo status di stato tributario dell’impero cinese. Una spedizione nel 1609 dai domini di Satsuma, sull’isola di Kyushu, prese possesso dell’isola. Questo mise i re delle Ryūkyū in una brutta condizione: dovevano pagare il tributo sia allo shogun giapponese, sia all’imperatore cinese. Nel 1879 il governo Meji annunciò l’annessione delle Ryūkyū. I messaggeri del re delle Ryūkyū cercarono di ottenere protezione militare dall’impero cinese. Ma i Qing erano troppo deboli per intervenire militarmente in difesa dei suoi tributari così un arbitrato dell’ex-presidente degli Stati Uniti, Ulysses S. Grant, assegnò le isole al Giappone. Le richieste delle popolazioni indigene furono ignorate e nel processo di annessione i giapponesi uccisero i politici che si opponevano all’occupazione. Il regno di Ryūkyū divenne parte del suo vicino settentrionale: il Satsuma han. Successivamente quando il sistema delle prefetture venne adottato su scala nazionale divenne una prefettura a se stante, nota come Prefettura di Okinawa. Fu imposto l’utilizzo della lingua, della cultura e dell’identità giapponese ai bambini delle Ryūkyū.

Oggi ci sono varie problematiche concernenti le Ryūkyū. Alcuni abitanti delle isole e alcuni giapponesi non considerano le popolazioni autoctone delle Ryūkyū veri giapponesi. Alcuni nativi affermano che il governo centrale porta avanti una politica discriminatoria nei loro confronti, permettendo a molti soldati americani di stazionare prevalentemente sull’isola di Okinawa e lasciando così libere le altre quattro isole principali.

Il Castello Katsuren è un gusuku che si trova nella prefettura di Okinawa, in Giappone. Oggi l'edificio è in rovina (la sua epoca d'oro risale alla metà del XV secolo), ma in questo sito sono state recuperate tramite scavi archeologici delle preziose porcellane cinesi, che testimoniano la magnificenza dell'antica struttura e l'intensa attività commerciale dei secoli passati.

Nel 2000 il castello Katsuren è stato inserito, insieme ad altri gusuku delle Ryu Kyu, nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il Castello Nakijin è un gusuku che si trova nella prefettura di Okinawa, in Giappone. Alla fine del XIV secolo questa struttura (ora in rovina) era la principale fortificazione della parte settentrionale delle isole Ryu Kyu.

Qui sono presenti numerosi boschi sacri, il che riflette l'importanza del luogo dal punto di vista religioso nei secoli passati. Questo sito è famoso anche per la fioritura della ciliegie, che avviene fra gennaio e febbraio.

Nel 2000 il castello Nakijin è stato inserito, insieme ad altri gusuku, fra i Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il Castello Zakimi è un gusuku che si trova nella prefettura di Okinawa, in Giappone. Attualmente esso è in rovina, ma le mura e le fondamenta sono state restaurate.

Il castello venne costruito fra il 1416 e il 1422 da Gosamaru e si trova nella parte settentrionale dell'isola di Okinawa. La fortezza è costituita da due corti interne, ognuna dotata di una porta ad arco, il primo esempio in pietra di una simile costruzione nell'arcipelago delle Ryu Kyu.

Prima e durante la seconda guerra mondiale il castello venne utilizzato dai giapponesi come una postazione militare contro le truppe nemiche, mentre dopo la fine della guerra gli Stati Uniti vi installarono una postazione radar. A questo scopo alcuni muri sono stati distrutti, ma successivamente essi vennero restaurati.

Nel 2000 il castello Zakimi, insieme ad altri gusuku delle Ryu Kyu, è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il Castello Naka è un gusuku che si trova nella prefettura di Okinawa, in Giappone. Venne costruito nel corso del XV secolo da Gosamaru come difesa contro gli attacchi provenienti da est da parte di Amawari, del castello Katsuren. Attualmente è in rovina.

Nel 2000 il castello Naka è stato inserito, insieme ad altri gusuku delle isole Ryu Kyu, nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il castello di Shuri è un castello medievale situato nella città di Naha (in passato chiamata Shuri), capitale e maggiore città della Prefettura di Okinawa (Giappone). La struttura fu la residenza reale del regno delle Ryukyu, quindi centro di governo, ed inoltre la sede religiosa del paese. Il complesso di edifici fortificati sorge sulle colline ad est del centro urbano, a circa 120- 130 m slm, da cui domina il porto.

La data esatta di costruzione del castello è sconosciuta, sebbene recenti scavi facciano risalire le rovine più antiche alla fine del XIV secolo. Si ritiene pertanto che il maniero sia stato in origine un gusuku (fortezza), completato prima del 1427, come peraltro testimoniato da una lapide celebrativa della creazione dei giardini esterni, custodita nel museo della Prefettura di Okinawa.

In base agli annali storici, il castello di Shuri fu distrutto dalle fiamme per ben quattro volte, compresa la battaglia di Okinawa dell'ultimo conflitto mondiale, e sempre ricostruito. Il primo incendio avvenne nel 1453, in seguito alla lotta tra fazioni per il trono dell'isola (la cosiddetta rivolta di Shiro e Furi). Nel 1660 il castello fu raso al suolo dalle fiamme in maniera accidentale. La ricostruzione fu ritardata a causa di problemi economici. Per merito di Sho Shoken (Haneji Choshu), un nuovo castello fu realizzato dieci anni dopo. Nel 1709 il castello Shurijo fu distrutto da un incendio non doloso ed il suo recupero si protrasse sino al 1715.

In seguito alla creazione della Prefettura di Okinawa, il castello divenne sede di un distaccamento della guarnigione di Kumamoto e fu utilizzato come caserma. Successivamente ospitò le aule di una scuola elementare e di una scuola professionale femminile sino al 1945.

Nel 1923 la forte pressione fiscale spinse l'amministrazione di Naha a decidere la demolizione del castello, a causa delle pessime condizioni in cui versava. Un movimento guidato da Kamakura Yoshitaro e Ito Chuta salvarono la fortezza dal triste destino. Nel 1925 furono emanate delle speciali misure di conservazione e nel 1929 il castello Shurijo fu dichiarato tesoro nazionale. Durante la battaglia di Okinawa, il castello fu ridotto in macerie dai bombardamenti americani, poiché nel suo sottosuolo erano stati allocati il quartier generale ed i rifugi antiaerei della XXXIIª Armata dell'esercito giapponese.

Nel dopoguerra, il governo d'occupazione statunitense decise di insediare l'Università delle Ryukyu sul sito originario del castello. Ciò rese difficoltoso il restauro totale di tutti gli edifici fortificati, si giunse pertanto alla sistemazione dell'ateneo presso un altro sito, con conseguente recupero del monumento, che fu ultimato nel 1992.

Nel 2000 il castello Shurijo, insieme ad altri gusuku delle Ryukyu, è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Il castello Shurijo può ritenersi composto da tre aree principali, separate in base alla funzione: l'area amministrativa era concentrata nel piazzale principale e negli edifici prospicienti. I numerosi siti religiosi presenti intorno alla struttura, tra cui spicca il Kyo-no-Uchi, davano corpo all'area religiosa. Infine gli appartamenti della famiglia reale, detti Ouchibara, costituivano l'area privata. Tra gli elementi architettonici significativi insiti nel complesso di edifici, bisogna ricordare:

- la porta Shureimon, costruita intorno al 1527-1555, la quale reca l'iscrizione «Shurei-no-kuni», che significa le Ryukyu sono una proprietà. Nominata tesoro nazionale nel 1933, la porta fu distrutta nella battaglia di Okinawa e fu tra le prime strutture del castello ad essere restaurata (1958);

- la porta Zuisenmon, posizionata nelle mura interne del castello Shurijo, è detta anche Hikawa-ujo, ossia "porta della sorgente splendida e di buon auspicio", a causa dell'acquedotto Ryuhi presente nelle immediate vicinanze. La porta, probabilmente eretta intorno al 1470, consiste in una torretta in legno, realizzata all'interno di un'interruzione delle mura. Zuisenmon divenne tesoro nazionale nel 1933, ma venne distrutta nel corso della seconda guerra mondiale, per poi essere recuperata nel 1992;

- la porta Kankaimon, nota anche come Amae-ujo (nell'antica lingua delle Ryukyu, amae vuol dire gioioso), costituisce l'ingresso principale del castello, costruito durante il regno del re Sho Shin (1477 – 1526). Il nome deriva dal fatto che questa rappresentava il luogo in cui si dava il benvenuto ai dignitari in visita al castello, in particolare agli inviati della cosiddetta investitura Sappushi, provenienti dalla corte imperiale cinese. Nominata tesoro nazionale nel 1933, la porta fu distrutta nel corso della battaglia di Okinawa e quindi ricostruita nel 1974;  

- la porta Roukokumon, denominata anche Kagoise-ujo ovverosia "porta di salita delle portantine", poiché anche gli alti funzionari autorizzati all'uso di tale mezzo, dovevano discendere qui in segno di rispetto al re. Il nome Roukokumon deriva dall'orologio ad acqua, danneggiato dalla guerra ed oggi restaurato, presente sulla torretta;

- l'acquedotto Ryuhi, che erogava acqua fresca e cristallina, noto anche coi nomi onorifici di Shiyori Oyakigawa e Gusuku Oyakigawa. Durante il regno delle Ryukyu, l'acqua di fonte veniva portata agli alloggi nel Tenshikan, alla mattina ed alla sera, per approvvigionare gli inviati imperiali cinesi. Da qui, l'acqua defluiva attraverso la condotta della porta Kyukeimon. La sorgente era comunque importante per i bisogni primari della famiglia reale;

- la porta Koufukumon è un edificio con il tetto spiovente per ogni lato dello stesso. L'anno di costruzione della porta è ignoto. L'ala est dell'edificio ospitava l'Okumiza, l'ufficio deputato ad intervenire nelle dispute tra le famiglie nobili. L'ala ovest invece conteneva il Jishaza, il magistrato incaricato di sovrintendere ai luoghi di culto;

- la porta Kobikimon, all'epoca del regno Ryukyu, veniva utilizzata per far transitare i materiali necessari ai lavori di costruzione e riparazione degli edifici del castello. Nei periodi in cui non si procedeva a tali lavori, la porta veniva bloccata con delle pietre;

- Keizuza/Youmotsuza. Il primo era l'ufficio governativo competente nella genealogia delle famiglie nobili. Il secondo si occupava dei beni e dei materiali in uso all'interno del castello;

- la meridiana, posta vicino il Roukokumon. In passato serviva ad integrare l'orologio ad acqua;

- la porta Houshinmon, nota anche come Kimihokori-ujo, fronteggia il Seiden, diviso dal piazzale Una. Sebbene l'epoca di costruzione dell'edificio sia ignota, le balaustre in pietra furono terminate nel 1562. La porta è larga circa 36 m, alta 7,2 m ed il suo tetto centrale è più alto dei cornicioni laterali.L'ala sinistra, a nord, costituiva il Naden, ossia la stanza in cui si effettuava il resoconto delle medicine, the e tabacco. L'ala destra, a sud, era il Kimihokori, la stanza riservata alla cerimonie che si svolgevano nel castello;

- Suimui-utaki, un luogo sacro, sito di fronte alle mura del castello. Secondo la mitologia delle isole Ryukyu, tale luogo fu creato dalle mani degli dei;

- la porta Uekimon (detta anche Yosoechi-no-ujou), collocata in cima ad un pendio lastricato, ad est della porta Kyukeimon. Fu realizzata ponendo una trave sulle mura del castello, sulla quale fu costruita la torretta a due piani con l'ingresso; questi era utilizzato come entrata di servizio all'Ouchibara;

- la porta Kyukeimon (detta anche Hokoriujo; hokori significa "dilettevole orgoglio"), sita sul lato nord delle mura esterne del castello. Era un ingresso utilizzato in prevalenza dalle donne. Si pensa sia stata realizzata durante il regno del re Sho Shin. La porta si compone di una torretta in legno, munita di un tetto di tegole. La struttura è abbastanza simile a quella della Kankaimon, ma vi si accede mediante una scala abbastanza unica nello stile

- la porta Keisemon, che rappresenta il terzo ingresso nelle mura esterne del castello, dietro il Seiden. È chiamata anche Akata-ujo. Veniva utilizzata quotidianamente come entrata di servizio. Quando il principe ereditario ascendeva al trono in seguito alla morte del sovrano, utilizzava la Keisemon per entrare nel castello ed essere incoronato. Da ciò deriva il nome della stessa: "porta della successione". La porta è stata restaurata nel 1998.

Una, il piazzale racchiuso da Seiden, Nanden, Bandokoro, Hokuden ed Houshinmon. Era lo spiazzo principale ove si svolgevano le principali cerimonie ed investiture del regno. La struttura è sostanzialmente identica al palazzo della Città Proibita di Pechino; ciò evidenzia gli stretti legami che intercorrevano tra le Ryukyu e la Cina. Il corridoio centrale tra Houshinmon e Seiden è chiamato Ukimichi ed era considerato un camminamento sacro. Le piastrelle marroni poste in parallelo su ambo i lati del corridoio Ukimichi, servivano ai dignitari per l'allineamento e per l'allestimento dell'apparato cerimoniale

Nanden e Bandokoro sono posizionati alla destra del palazzo principale (Seiden). I due edifici sono collegati da un corridoio. Bandokoro è una struttura ad un piano, mentre Nanden ne ha due. Entrambi furono costruiti in età Tenkei (1621-1627), tempo dopo l'invasione del clan Satsuma (1609). Gli edifici furono realizzati in legno e mai dipinti. Bandokoro ebbe delle funzioni di accoglienza per i visitatori del castello, mentre Nanden fu utilizzato per lo svolgimento di cerimonie annuali e per ricevere gli ospiti del clan Satsuma

Seiden - Il palazzo principale, Seiden, detto anche palazzo di stato e Momourasoe Udun, era la seconda struttura in legno per dimensioni nel regno delle Ryukyu. Tale edificio simboleggiava la sovranità regale su ogni angolo del paese.

Il palazzo principale, a tre piani, con il tetto a doppio strato, decorato con colonne a forma di drago, rappresenta una peculiarità dell'architettura delle Ryukyu, che non ha eguali in Cina ed in Giappone. Il tetto in particolare, richiama il Gran Palazzo della Pace presso il palazzo imperiale di Pechino ed il palazzo del governo presso palazzo Gyeongbok di Seul, rappresentando un'austera versione di edificio in stile cinese. Il drago, simbolo del re, appariva spesso nelle opere e negli edifici in qualità di tutelare del paese. Il Seiden, secondo i documenti storici, bruciò e fu ricostruito quattro volte. Il palazzo era decorato con draghi in pietra cesellati e con sculture in legno. L'attuale versione è una riproduzione di quella eretta nel 1712, che sopravvisse fino alla seconda guerra mondiale.

Il primo piano del palazzo, chiamato Shichagui, vedeva lo svolgimento di importanti cerimonie e conferenze, tenute dal re e dai funzionari più anziani. In esso si trovavano l'Usasuka (lo scranno reale), l'Hirausasuka (delle piattaforme per i figli ed i nipoti del sovrano) e l'Ochokui (la scala posta dietro il trono, nascosta da una parete scorrevole, utilizzata esclusivamente dal monarca).

Il secondo piano era detto Ufugui. Qui vi si svolgevano delle cerimonie reali. Il piano conteneva l'Usasuka, il trono regale, che richiamava per fattezze lo Shamidan, ossia il piedistallo su cui è posizionata la statua di Buddha nei templi Zen. Il soffitto alto serviva a conferire al luogo un'atmosfera austera. Sempre nel secondo piano si trovava il Karahafu, una stanzetta di fronte al trono, che si apriva sul piazzale principale (Una). Da qui, il primo giorno dell'anno, il re passava in rassegna i funzionari governativi allineati nel cortile.  

Hokuden - L'Hokuden, cioè il palazzo nord, in origine chiamato Nishi-no-udun ovvero Giseiden, fu costruito intorno al 1506-1521. Fu distrutto con gran parte del castello a causa di un incendio nel 1709 e quindi ricostruito nel 1712. Il palazzo fungeva da struttura amministrativa per il governo del paese: qui i ministri (Omote Jugonin-Shu) e funzionari (Hissha e Satunushi) svolgevano le proprie attività. L'Hokuden serviva inoltre per ricevere gli inviati cinesi per la cerimonia dell'investitura. Questa consisteva in una formalità, mediante la quale i re venivano incoronati in nome dell'imperatore cinese. Gli inviati cinesi compivano due cerimonie: il rituale del passaggio (Yusai), in cui veniva reso omaggio al defunto re, e la cerimonia dell'investitura, in cui un nuovo re veniva incoronato. I dignitari cinesi giungevano su un vascello detto ukansin oppure houshu, che vuol dire “nave che porta la corona”. Nella cerimonia infatti era d'uso regalare una corona adornata con oro e gioielli. Il nuovo re inviava delegati e regali all'imperatore cinese per esprimergli lealtà. In questo edificio fu ricevuto lo statunitense commodoro Perry, quando visitò il castello.

Ouchibara - Ouchibara erano gli appartamenti privati del castello Shurijo, ove il re e la sua famiglia vivevano. In questo luogo le antiche usanze e le tradizioni erano strettamente osservate da un'organizzazione composta da personale femminile, dipendente dalla regina. Soltanto il re e pochi privilegiati potevano accedere qui. I trasgressori erano puniti con l'esilio ed alla stessa sorte erano condannate le guardie che non avevano vigilato.

Kugani-udun - Kugani-udun erano gli appartamenti privati del re, di sua madre e della regina. Era l'edificio centrale nell'area dell'Ouchibara, collegato al Seiden ed al Nike-udun. L'edificio a due piani, aveva un tetto spiovente in tegole. Al primo piano vi era la porta Saekimon ed i corridoi, al secondo le stanze principali. Secondo i documenti storici, vi era una stanza chiamata Suzuhiki-no-ma ("stanza della campana che suona"), posta tra il Kugani-udun ed il Kinju-tsumesho (posto della servitù), dove vi era una corda collegata ad una campana, la quale veniva tirata allorquando vi era bisogno di parlare con il re.

Yuinchi, Yosoe-udun, Yohokoriden - Yuinchi era il luogo dove veniva preparato quotidianamente il cibo per il sovrano e la sua famiglia. L'edificio, stretto e lungo, era collegato al Kugani-udun. Yosoe-udun era l'edificio che sovrintendeva all'intera area Ouchibara ed era inoltre la residenza della consorte del re. Si trovava dietro il Seiden e comunicava tramite un corridoio al Yuinchi ed al Yohokoriden. Quest'ultimo era il luogo ove si svolgeva la cerimonia di insediamento del nuovo sovrano. Secondo le usanze, il principe ereditario entrava nel castello attraverso la porta Keisemon, oltrepassava la Bifukomon e quindi giungeva all'edificio. Nello Yohokoriden vi erano inoltre gli appartamenti delle principesse ancora nubili.  

Shinbyouden - L'edificio si trova al lato est dei giardini interni del castello ed era considerato il più sacro di tutta l'area. Circondato da barriere di pietra, la struttura fungeva da camera ardente per il corpo del sovrano. Un fitto boschetto tutto intorno allo Shinbyouden, filtrava la luce nelle ore diurne.

Nike-udun - Noto anche come Usume-udun, il Nike-udun in origine era la residenza del monarca. Costruito nel 1765, fu in seguito allargato verso sud nel 1874. L 'edificio sorge su di un declivio, è composto da due piani ed ha un tetto in tegole. Il primo piano ospitava i magazzini ed il personale femminile, mentre al piano superiore si trovavano le stanze principali.

La cerimonia dell'investitura - I contatti tra le isole Ryukyu e la Cina iniziarono nel 1372 e si protrassero per 5 secoli fino al 1879, quando fu istituita la Prefettura di Okinawa. Quando stava per insediarsi un nuovo re, l'imperatore cinese inviava dei funzionari, i quali partecipavano alla cerimonia di investitura presso il castello Shurijo. Attraverso quest'ultima, il regno delle Ryukyu rinsaldava il suo legame con la Cina , sia sotto l'aspetto commerciale che culturale. Tale usanza conferiva al sovrano delle isole una sorta di riconoscimento internazionale tra i paesi dell'Asia dell'est.

La delegazione cinese prevedeva circa 500 persone, compreso un capo ed un rappresentante, entrambi nominati dall'imperatore cinese tra i funzionari più anziani. Gli inviati lasciavano Pechino e si dirigevano via terra verso Fuzhou, nella provincia del Fujian, da dove si preparavano a salpare verso le isole Ryukyu. Il viaggio per mare avveniva su dei vascelli detti Ukanshin ("navi della corona"). Tra i primi doveri della delegazione cinese vi era quello di presiedere ad una funzione religiosa (Yusai) in memoria del defunto re. Nel tempio Sogenji venivano pronunciate parole di cordoglio da parte dell'imperatore cinese. Nel cortile Una del castello si svolgeva poi la cerimonia di investitura. In tal frangente si erigevano due piattaforme, dette Kettei (riservata ai funzionari dell'imperatore) e Sendokudai, rispettivamente davanti al Seiden ed al Nanden. Il funzionario imperiale recitava la formula di nomina del nuovo re delle Ryukyu e questi si inchinava profondamente al suo cospetto. In seguito, dentro il castello, si teneva un "banchetto dell'investitura", a cui poi si accodava un "banchetto di metà autunno", accompagnato da canti e balli; questi ultimi erano allestiti su di una piattaforma temporanea davanti al palazzo nord (Hokuden), da dove assistevano gli inviati imperiali. Il 9 settembre del calendario lunare veniva organizzato presso il lago Ryutan e nel castello il "banchetto Choyo", nel corso del quale si svolgevano una gara di barche e delle esibizioni musicali, sempre in presenza della delegazione cinese. Venivano quindi organizzati in successione due banchetti di commiato presso il castello, davanti l'Hokuden, ed infine un banchetto nel Tenshikan, in cui il re donava alla delegazione cinese un ventaglio d'oro, segno di buon auspicio per il rientro.