Quanzhou era
un porto già molto frequentato, anche da navi provenienti
dalla Malaysia fin dal VI secolo, sotto la dinastia
Tang (VII-X secolo) divenne, unitamente
a Canton e Yangzhou, uno dei maggiori porti cinesi per il
commercio estero. Raggiunse la massima prosperità durante le dinastie
successive, tra il X e il XIV secolo. A quell'epoca il
raso locale era commercializzato fino in Europa.
Con il
nome di Zaiton la città è citata da Marco Polo nel
suo Milione: «Di capo di queste 5 giornate si truova una
città ch’à nome Zartom, ch’è molto grande e nobile, ed è porto
ove tutte le navi d’India fanno capo, co molta mercatantia di pietre
preziose e d’altre cose, come di perle grosse e buone. E quest’è
’l porto de li mercatanti de li Mangi, e atorno questo porto à tanti
navi di mercatantie ch’è meraviglia; e di questa città vanno poscia
per tutta la provincia de li Mangi. E per una nave di pepe che viene in
Alesandra per venire in cristentà, sí ne va a questa città 100, ché
questo è l’uno de li due p[o]rti del mondo ove viene piúe
mercatantia.»
Da lì
nel 1292 partì a bordo di una nave per il suo viaggio di
ritorno a Venezia.
Nel
corso del XIV secolo la città fu sede di
una diocesi di rito latino, amministrata da
missionari francescani (ca. 1308-1370).
Nel 1342,
il viaggiatore marocchino Ibn Battuta disse di aver visto nel
porto di Quanzhou migliaia di grandi navi e un numero immenso di barche.
In
quell'epoca, infatti, la città era meta di moltissimi mercanti,
missionari e viaggiatori stranieri e alcuni di essi vi si stabilirono
permanentemente, sposandosi con donne cinesi.
Moschea
della Pace e della Purezza (Qingjing Si)
Si
trova in Tuman Jie, nella parte sudorientale della città.
Costruita
nel 1009 in modo simile alla sala di preghiera
della Grande Moschea di Damasco, venne restaurata
nel 1310 da un certo Ahamed di Gerusalemme. All'interno
vi sono conservati alcuni brani del Corano incisi su pietra
in arabo antico, testimonianza dei fitti traffici e contatti della
città con paesi lontani.
Dato
che si tratta di una delle più antiche moschee della Cina, è sempre
stata trattata con rispetto e protette dalle autorità, sia locali che
centrali. Su una lastra in pietra conservata all'interno è riportata
una ordinanza dell'imperatore Ming Chengzu, datata 1407,
in cui si impone la protezione dell'edificio e il rispetto
dell'islamismo.
Monastero
dell'Inizio della Nuova Era (Kaiyuan Si)
Situato
nella parte nordoccidentale della città, risale al 686 d.C. e
occupa una vasta superficie di oltre 3 ettari. Il principale edificio
(Daxiong Baodiam) fu ricostruito durante il
periodo Ming (1368-1644) sulla precedente costruzione del 686.
È alto circa 20 m e sulle
travi si trovano 24 statue rappresentanti musici buddisti. Il
piedistallo di una colonna è ornato con una sfinge, traccia che collega
la costruzione al mondo Mediterraneo.
Nella
parte posteriore del tempio, su un altare, si può ammirare la statua
della Dea della Misericordia dalle Mille Braccia, dove ogni braccio
è diverso dagli altri.
Davanti
al tempio sorgono due pagode di pietra del XIII secolo:
la Pagoda Zhenguo (Domare il Paese) è alta 48,24 m con
5 piani a pianta ottagonale, mentre la Pagoda
Renshou (Benevolenza e Longevità) è alta 44,06 m ed
ha una struttura simile alla precedente.
Ponte
Luoyang Qiao
Il
ponte, che fu costruito tra il 1053 e il 1059, si trova a
circa 10 km a nord-est della
città. Il ponte è lungo 843 m e
largo 7 m; a metà del ponte vi è
un padiglione, ricoperto di mattonelle, alcune con iscrizioni di oltre
1 000 anni fa. I 46 piloni fanno parte della struttura originale
del ponte, che fu seriamente danneggiato dal terremoto del 1607.
